Gerarchia dei simboli Volta/8va

• Aug 7, 2016 - 16:09

Nella conversazione: https://musescore.org/en/node/120636#new ci sono le immagini delle possibili combinazioni tra le linee di 8va e Volta quando simultaneamente presenti.
C'è una regola generale o si applica quanto suggerito da Recorder485?: "Se la prima Volta ha inizio prima dell'ottava, preferirei invertire l'ordine di sovrapposizione. Non per rispetto dell'elemento quanto per l'azione che ne deriva" (trad. a senso).


Comments

Non so se esista una linea editoriale unica. Forse una buona soluzione potrebbe essere quella di sostituire la linea con "simile" e "loco".

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exem.mscz 4.69 KB

Tutti e 3 gli esempi, a), b), c) nell'esempio linkato, sono errati.
Nell'allegato la corretta scrittura:
la linea dell'8va deve "rispecchiare" l'andamento dell'esecuzione;
le linee di "volta" devono sempre essere poste sopra quelle di 8va.

Per ulteriori approfondimenti inerenti alle linee (8va e Volta) naturalmente vi consiglio il mio ultimo libro "Copista di musica digitalizzata"; ringrazio tutti per sopportarmi quando pubblicizzo questo mio ultimo lavoro: http://www.riffero.it/libri-didattici.html

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esempio.png 19.14 KB

In reply to by Claudio Riffero

Approfitto e chiedo anche, dove mettereste un "ritardando", considerando che il mio stile preferito di cambi di tempo è quello di usare lo stesso font delle indicazioni di tempo quali "Allegretto", etc., piazzandole sopra il doppio pentagramma?
È corretto:
rit..png
?

In reply to by 255

Termini di andamento momentanei o transitori?
Tratto dal manuale di cui sopra: 'Scritti in normale e corsivo, corpo 14 o 12, come i termini di andamento permanenti. Allineati orizzontalmente alla frazione di tempo a 1,5 sp sopra il rigo (o dall'elemento più alto)'.
Fortunatamente l'autore ci segue e potrà precisare come regolarsi quando presenti simultaneamente alla Volta. Io sono musicalmente semianalfabeta ;-)

In reply to by Shoichi

Non ne esistono di "transitori", siccome vanno sempre annullati poi con altre indicazioni, come "a tempo". Un rallentando senza niente dopo implica il rallentare continuamente, fino a che si trova scritto altro. Chiamiamole "variazioni di tempo": "rit.", "rall.", "accel.", ma anche "rubato", etc.
Comunque, qualunque manuale si consulti, va tenuto conto che le regole della notazione variano da periodo a periodo, addirittura da compositore a compositore. Certe cose sono inviolabili, altre lasciano spazio a diverse implementazioni. Il "normale e corsivo" delle variazioni di tempo a volte lo si trova ad esempio in grassetto e non corsivo, tale e quale alle indicazioni di tempo e.g. "Allegro", "Moderato", ma con l'iniziale minuscola.
È uno stile che preferisco, siccome distingue in modo chiaro le variazioni di tempo dalle indicazioni espressive e.g. dolce, crescendo, diminuendo.

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