Simboli di accordi vs. Sigle accordali

• Apr 24, 2021 - 09:03

Una proposta per uniformare interfaccia e manualistica. Perché non sostituire il termine "Simboli" con "Sigle", che è un termine universalmente utilizzato in ambiente professionale?
Anche Sigle accordali (non bellissimo) com'è nella finestra dell'interfaccia mi pare comunque già più aderente e comprensibile.
Però se voleste sapere la mia preferenza mi permetterei di suggerire "Sigle degli accordi"


Comments

Se non ricordo male Sigle accordali fu suggerito da Claudio Riffero, aspettiamo commenti per il manuale? Per l'interfaccia vado a vedere.
Sigla accordale, ora compare 14 volte. Facile da rintracciare se vorremo modificarla in Sigla/e.

In reply to by Shoichi

Io sarei favorevolissimo. Difatti nella mia attività non ho mai sentito utilizzare il termine "Simboli" ma sempre e solo "Sigle". Non saprei dire però se in altre parti d'Italia diverse dalla mia sia in uso anche il termine "Simboli".
Intendiamoci, io qui scrivo Sigle per brevità, ma in un manuale una ulteriore specifica ci vuole!
Quindi sarebbe da mettere pure nella documentazione "Sigle accordali" che secondo me può stare, ma se preferiste "Sigle degli accordi" andrebbe bene anche - solo che poi bisognerebbe intervenire pure nell'interfaccia. In definitiva è solo il termine "Simboli" che trovo inusuale. Is up to you.

In reply to by Shoichi

In effetti in Armonia tradizionale si utilizza correntemente il termine Realizzazione, che peraltro tu già hai utilizzato nel menu Attrezzi per indicare lo sviluppo della Sigla accordale in notazione rotonda.
Voicing è più un termine da jazzista

In reply to by gianbach58

Non così, o non ancora, nella finestra Stile

Come non detto la stringa era corretta, l'aggiornamento ha tardato.
Per la serie "la pulce nell'orecchio": Stile e dintorni->
Gruppi irregolari (4369/1924)
Articolazioni (33, 1107)
Batteria (130)
Travature (1144)
Direzione gambo (1579)
Legatura (1660)
Gambo (1721)
Numerazione battute (2123)

In reply to by Shoichi

Lungi da me il chiedervi di rallentare, anzi. Ma dovete lasciare il tempo a Transifex di digerire e reiterare l'aggiornamento traduzioni dopo ogni modifica suggerita e applicata.
Tre Pc, 5 sistemi operativi in uso (Puro Mint/Windows-Mint) dopo i biblici aggiornamenti Windows, quelli snelli di Linux i vari aggiornamenti di MsS.
La giornata mondiale dell'aggiornamento c'è già?

In reply to by gianbach58

Infatti, essendo la scrittura del basso continuo una funzione diversa da quella della scrittura delle sigle degli accordi avevo consigliato voicing anche per quello, visto che l'uso di quella funzione è principalmente in ambito jazzistico. Poi come detto prima è anche una questione di preferenze, anche realizzazione è comunque una buona soluzione se si decide di tradurla.

In reply to by Gianni_Moggio

Io avevo proposto di lasciarlo non tradotto perché quella voce è utilizzata quasi esclusivamente in ambito pop/jazz, e a mio parere era più chiara lasciarla non tradotta. In ambito accademico (classico) è una funzione che non è quasi mai utilizzata (ad esclusione dei bienni e trienni pop o Jazz che iniziano a crearsi anche nei conservatori), perché l'accordo è sempre scritto con le note e difficilmente si trova con le sigle. Per questo davo la mia preferenza a voicing. Dopodiché anche il termine realizzazione va bene e da l'idea di cosa fa la funzione, ma la trovo meno efficace della parola in inglese. Poi queste sono le tipiche cose se sono soggette ad opinioni e gusti. Anche perché con lo stesso principio dovremmo tradurre anche "drop 2" o "drop 3"... come le traduciamo?

In reply to by Saturno

Nel manuale si può mantenere il termine tra parentesi (cosa che i due lavoratori stanno già facendo).
Per l'interfaccia si potrebbe fare lo stesso Realizzazione (Voicing) avremmo un piccolo scostamento dall'originale.
OT: drop mi ricorda l'esercito. Pad invece (mi riferisco ad altro dubbio) si riferisce anche a spessore, distanziatore. L'imbottitura sul ginocchio dei pantaloni da lavoro, il parastinchi.
Nulla è irreversibile.

In reply to by Shoichi

Il drop 2 sarebbe l'abbassamento di un'ottava della seconda nota partendo da quella più acuta di una accordo scritto a parti strette. Sto cercando tra i libri di armonia in mio possesso tradotti in italiano (sia classica che jazz) se esiste una traduzione di Drop 2. Per ora non ho trovato niente, in quelli di armonia classica non è presente questa pratica, quelli di armonia jazz usano sempre il termine inglese Drop 2. Continuo la mia ricerca ...

In reply to by Saturno

Scusate allora se avete dubbi lasciate Voicing e basta, senza appesantire l'interfaccia. Tanto anche un musicista classico - diciamo così - basta che tiri giù la tendina e capisce immediatamente il concetto.
La mia proposta, oltre al fatto che in teoria musicale si dice "realizzazione" quando da quasiasi tipo di notazione simbolica (B. C:, Simbologia dell'Armonia funzionale - i numeri romani - ma anche le sigle di cui ne sono una variante moderna) si passa ad esprimere le altezze in notazione rotonda, si basava sulla considerazione che -coerentemente - anche qui nel "menu Attrezzi" era stato utilizzato questo termine col medesimo significato:
Voicing_o_realizzazione.png

In reply to by gianbach58

Capisco il punto che hai fatto notare, e devo dire che comunque nelle traduzioni purtroppo ce sempre un margine di discrezionalità ... il problema che mi sono posto quando ho proposto voicing è che anche musescore in inglese ha questa differenza. Nel menù tools, troviamo la scritta "Realize Chord Symbols" e nell'ispettore e nelle opzioni di stile troviamo voicing. Diciamo che la differenza dovrebbe essere che voicing si riferisce al come sono disposte le voci, realize è l'azione di scrivere l'accordo in notazione rotonda. Il mio consiglio di lasciare voicing era perché le sigle accordali sono utilizzate maggiormente in ambito pop e jazz che non da musicisti di estrazione classica, che hanno appunto a che fare più spesso con B.C. E in qualsiasi caso i musicisti di estrazione classica comunque se hanno bisogno delle sigle accordali credo gli sia già chiaro il significato di voicing (spero). Poi come detto prima anche realizzazione va bene, è chiaro a chiunque abbia fatto degli studi di armonia, a volte è una questione di preferenze, ho consigliato quello che mi sembrava più chiaro all'utenza di rifermento delle sigle accordali, ma questo è un mio criterio personale, e come tutte le cose personali, discutibili.

In reply to by Saturno

Caro Saturno, in fondo in un certo senso diciamo la stessa cosa. Però converrai con me che, per lo meno, anche "Root note" (e forse "Bass note") sono termini correnti per i jazzisti, cioè per chi maggiormente utilizza le sigle, e utilizzati da MsS_en per descrivere aspetti significativi di una sigla accordale.
Sono certo però che concorderai con me che in un'interfaccia localizzata di un sw musicale i termini debbano essere "Fondamentale" e "Basso di rivolto".

In reply to by gianbach58

Concordo :-) ... Comunque a questo punto direi di mettere la traduzione in italiano che avevo proposto nell'altro post, che è "disposizione" o "disposizione voci" che è la traduzione corretta di voicing. Perché quel menù è la parte che dice come sono disposte le voci all'interno dell'accordo (parti strette, drop 2, ecc), ma nella realizzazione concorre anche la voce interpretazione (letterale o jazz) e la durata dell'accordo. Mi sembra che disposizione sia un temine usato comunemente da tutti e dovrebbe essere chiaro a cosa si riferisce ai musicisti di tutte le estrazioni (disposizione è un termine che trovo usato da tutti i libri di armonia che ho a casa, che siano di per corsi tradizionali o jazz) e ottiene lo scopo di localizzare in italiano la parola. Che ne pensi?

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