MuseScore e dintorni
Member since Nov 2012
E due 😁
Non tutto il male viene per nuocere. La DaD, il lavoro agile, il confinamento. Occasioni per riflettere? Qualcuno lo ha fatto.
In un'altra occasione mi è capitato di citare Fabrizio De André (siamo pur sempre su un sito che si occupa di musica) che diceva che la solitudine è un'occasione per: “avere più facilmente contatto con il circostante…ci si riesce ad accordare meglio con questo circostante, si riesce a pensare meglio ai propri problemi, credo addirittura che si riesca a trovare anche delle migliori soluzioni e siccome siamo simili ai nostri simili, credo si possano trovare soluzioni anche per gli altri.”
Così gianbach58 ha preso in considerazione l'idea di dare il suo contributo a MuseScore per migliorarlo e consigliarlo, come alternativa ai programmi commerciali, a chi la musica la frequenta da vicino anche da lontano.
Le sonnacchiose pagine del nostro forum si sono popolate di consigli, suggerimenti e commenti. Il manuale 3X viene quotidianamente aggiornato come, quando necessario, l'interfaccia del programma.
Credo che chiunque usi MuseScore potrà apprezzarne l'evoluzione e avere come punto di riferimento un manuale tradotto e aggiornato.
Per la cronaca: le modifiche all'interfaccia
Che fatalmente implicheranno un notevole impatto sul manuale.
Otto anni e tre mesi
Non ho molto da aggiungere se non che abbiamo un contributore che sta svolgendo un ottimo servizio alla comunità. Avrete notato che progredisce, quasi quotidianamente, la traduzione del manuale per la versione corrente (3X). Se anche dovesse essere rilasciata la versione 4X il suo lavoro costituirebbe comunque un'ottima base di partenza per chi volesse collaborare.
Per dare una mano, se non ve la sentite di intervenire sul manuale (vi ricordo che è in stile WikipediA, chiunque può aiutare a migliorarlo) inserite i vostri commenti nel forum dedicato: Traduzione. L'ideale sarebbe commentare le eventuali modifiche a più voci, le discussioni sono utili per chiarire certi argomenti.
Sono un semplice utente ma credo che il Team condividerebbe questo modesto riconoscimento:
Sette anni e sette mesi.
2020
Quante cose sono cambiate. MuseScore si evolve continuamente, arricchendosi di nuove funzionalità. Grazie ai preziosi contributori e anche ai suggerimenti di semplici utenti. All’orizzonte c’è la versione 4 che, quando sarà pronta, verrà rilasciata e credo, basandomi su quanto leggo nel forum principale, sarà davvero sbalorditiva.
Come detto quattro anni fa non ho molto da offrire per la causa ma continuo ad affliggere i soliti noti sull’altro lato dello stagno e a commentare nei forum. Come non ringraziare per la tolleranza mostrata da chi sorvola sulle mie inesattezze e mancanze.
Così cerco di sopperire con la mia missione di diffusione e piccolo supporto.
Potrà sembrare un po’ autocelebrativo ma ecco alcuni numeri:
8.623 commenti e 333.299 clic sulle 517 partiture che condivido
L’idea è che le partiture possano incuriosire e spingere a cercare e provare il software.
MuseScore è ormai un software affermato ed apprezzato ma la componente volontariato è ancora importante.
Avete un po’ di tempo libero? Competenze o solo buona volontà?
Coraggio, arruolatevi ;-)
Tre anni e ventiquattro settimane
è il tempo da cui frequento queste pagine. Pressapoco dal rilascio della versione 1.3.
Conoscevo il programma dalle versioni precedenti, lo utilizzavo per sopperire alla carenza cronica di spartiti leggibili. Finalmente basta copie e fotocopie corrette con il bianchetto e ricomposte con la fotocopiatrice. Grandioso!
Ho sempre cercato di diffonderlo parlandone e cercando di farlo conoscere. I miei metodi erano, e sono, piuttosto artigianali non essendo versato in informatica, ma ho cercato di fare del mio meglio per contribuire, spinto dalla riconoscenza nei confronti di un software libero e gratuito.
Poi, benché restio per carattere, mi sono deciso a registrarmi pensando di poter dare una mano. Armato più che altro di buone intenzioni, perché non parlo inglese.
Così ho cominciato a cercare di contribuire alle traduzioni e ad intervenire nei forum. Che fatica… ho a malapena qualche nozione di solfeggio.
Mentre MuseScore progrediva velocemente ho cercato di mettermi al passo. Cosa non facile, come si può immaginare: Musica, Informatica e Lingua generano una curva di apprendimento per me piuttosto ripida. Come affrontarla?
MuseScore non offre solo un ottimo software per la notazione ma anche un supporto formidabile messo a disposizione dal Team e dai contributori.
Ci sono parecchi professionisti, dei vari campi, che non si risparmiano nel dare suggerimenti o condividere le loro conoscenze.
C'è sempre una risposta per aiutare gli utilizzatori a risolvere i loro problemi.
Le richieste di funzionalità aggiuntive vengono commentate e considerate, quando praticabili, per futuri sviluppi.
Ci sono i commenti e le discussioni sulle versioni instabili, lo scambio di idee sulla documentazione a corredo del software, le traduzioni, i plugins per utilizzare funzioni non già incluse nel programma, e le librerie di suoni.
Merita di essere sottolineata la disponibilità e l'inesauribile pazienza di coloro che possono essere considerati come pilastri e di quanti, con i loro interventi, propongono approfondimenti o nuovi argomenti di riflessione. L'accoglienza e la correttezza sono tali da richiedere ben raramente l'intervento del moderatore di turno.
Intanto MuseScore continua ad evolversi. È in gestazione la prossima versione, con il suo carico di interessanti novità, vale la pena di visitare il sito principale dove sono meglio illustrate.
Parafrasando: MuseScore “è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”.
Ci sono tante funzionalità nell'ultima versione, più di quante ne richiedano le mie modeste necessità ed alcune che anche i professionisti, a volte, non hanno ancora scoperto.
Di sorpresa in sorpresa, dopo tre anni e mezzo, scopro che c'è anche il blog. Approfitto di questo canale per ringraziare MuseScore e la sua dinamica comunità.
Buona musica a tutti!
2024 "The Times They Are A-Changin'"
Anche un lungo viaggio prima o poi volge al termine. Se è stato piacevole, se si è stabilita una certa sintonia, forse meglio empatia, con i compagni di viaggio perché rammaricarsi all’arrivo? Resterà molto da ricordare, molto da scoprire nel viaggio successivo.
Certo le cose cambiano, cambiano velocemente e, ci sembra a volte, non sempre in meglio. Ma se il viaggio è nato da una scelta potremo sempre cambiare percorso.
Così per me. Ricordo con gratitudine i vecchi compagni, i proficui scambi di idee, alcuni sono già ripartiti ma non sono assenti.
Potete leggere il testo di Bob Dylan, prendendolo però con leggerezza, per interpretare queste parole. È tempo di lasciare spazio a nuovi compagni, a nuove risorse, di progettare altri percorsi.
A tutti buon viaggio nella musica.
Comments
Bella questa motivazione che bene esprimi. Complimenti e grazie.