Questo è il manuale di MuseScore versione 2.0 e precedenti. Scopri come puoi dare il tuo aiuto.
Questo capitolo spiega come installare ed eseguire MuseScore per la prima volta. Il capitolo spiega anche come creare un nuovo spartito.
MuseScore funziona su diversi sistemi operativi, compresi Windows e macOS, così come per molte distribuzioni Linux e diverse varianti BSD .
Di seguito sono riportate le istruzioni per il sistema utilizzato.
È possibile ottenere il programma di installazione di Windows dalla pagina di download del sito MuseScore. Un clic sul collegamento per avviare il download. Il browser Internet vi chiederà di confermare che si desidera scaricare il file. Fare clic su Salva File.
Terminato il download, fare doppio clic sul file per avviare l'installazione. Windows potrebbe chiedere, con un avviso di sicurezza, di confermare l'operazione prima di lanciare il programma. Un clic su Avanti per continuare, potrete brevemente visualizzare
seguita da
e poi
con un clic su Annulla, qui o successivamente, vedrete:
Se invece si fa clic su Avanti per continuare, la procedura guidata di installazione visualizzerà i termini della licenza del software libero.
Assicuratevi che l'opzione Accetto i termini del contratto di licenza sia selezionata e fare clic su Avanti per continuare. La finestra successiva conferma il percorso d'installazione di MuseScore.
Se si installa una nuova versione di MuseScore ma si desidera mantenere la precedente sul computer, potrebbe essere necessario sostituire la cartella (le versioni 2.0 e 1.x possono coesistere e non si sovrascriveranno, così non saranno necessarie modifiche). In caso contrario, fare clic su Avanti per continuare.
Clic su Installa per continuare.
Concedete alla procedura di installazione guidata pochi minuti per installare i file e le configurazioni necessarie. Vedrete:
poi
e, finalmente
Un clic Fine per uscire dall'installazione. Potete cancellare il file di installazione scaricato
Per avviare MuseScore selezionare Start → Tutti i programmi → MuseScore 2 → MuseScore 2.
È possibile disinstallare su Windows a 32 bit con
cd C:\Program Files\MuseScore
Uninstall.exe /S
e su Windows a 64 bit con
cd C:\Program Files (x86)\MuseScore
Uninstall.exe /S
Su Windows XP e Vista, il programma di installazione potrebbe essere bloccato dal sistema. Se non si riesce a installare MuseScore, fare clic destro sul file scaricato e fare clic su Proprietà. Se appare un messaggio "Questo file proviene da un altro computer e potrebbe essere bloccato per proteggere questo computer", cliccare su "Sblocca", "OK" e fare doppio clic sul file appena scaricato.
Puoi trovare il file DMG (immagine disco) sulla pagina download del sito di Musescore. Premi sul link per macOS per iniziare il download. Quando il download è stato completato, doppio clic sul file DMG per montarlo.
Trascina e rilascia l'icona di Musescore sull'icona della cartella Applicazioni.
Se non ti sei loggato come amministratore, macOS chiederà la password: premi Autenticati e scrivi la tua password per procedere.
Quando l'applicazione ha finito di copiare, espelli l'immagine disco. Ora è possibile lanciare Musescore dalla cartella Applicazioni, Spotlight, o dal Launchpad.
Eliminare semplicemente Musescore dalla cartella applicazioni.
As of MuseScore 2.0.3 you can, for the first time, get hold of a copy for Linux straight from the download page, just like Windows and Mac users. This is possible thanks to the AppImage packaging format, which runs on pretty much all Linux distributions. If you prefer, there is still the option to get it the traditional way via your distribution's package manager (but you may have to wait for it to get packaged by the relevant maintainer). Of course, you can always build from source.
The AppImage format is a new way of packaging Linux applications. AppImages are portable - they don't have to be installed - and they run on pretty much any Linux distribution. Dependencies are included in the one AppImage file.
Before you download an AppImage, you need to know your processor's architecture. These terminal commands will show it:
arch
or
uname -m
The output will be something like "i686
", "x86_64
" or "armv7
":
i686
(or similar) - 32-bit Intel/AMD processor (found on older machines).x86_64
(or similar) - 64-bit Intel/AMD processor (modern laptop and desktop computers, most Chromebooks).armv7
(or later) - ARM processor (phones & tablets, Raspberry Pi 2/3 running Ubuntu Mate, some Chromebooks, usually 32-bit at present).Now you can head over to the download page and find the AppImage that best matches your architecture. Once downloaded, the file will be named "MuseScore-X.Y.Z-$(arch).AppImage
".
Before you can use the AppImage you need to give permission for it to be run as a program.
From the Terminal:
This command gives the user (u) permission to execute (x) the AppImage. It works on all Linux systems.
cd ~/Downloads chmod u+x MuseScore*.AppImage
Note: Use the "cd
" command to change directory to wherever you saved the AppImage.
From a File Manager:
If you prefer to avoid the command line, there is usually a way give execute permission from inside a File Manager.
In GNOME Files (Nautilus), simply:
The process may be slightly different in other file managers.
Now you should be able to run the program simply by double-clicking on it!
When you downloaded the AppImage it was probably saved in your Downloads folder, but you can move somewhere else it at any time (e.g. you could put it on your desktop for easy access). If you ever want to remove it then simply delete it.
You can run the AppImage without installing it, but you must install it if you want it to be completely integrated with your desktop environment. This has the following benefits:
To install it, run the AppImage from the Terminal with the "install" option (see immediately below). This copies a desktop file and various icons to your computer. If you want to remove them you will need to run the "remove" option before you delete the AppImage. This does not affect any scores created with any version of MuseScore.
Running the AppImage from the Terminal allows you to use various command line options. The AppImage has some special options in addition to MuseScore's normal command line options.
You will need to change directory (cd) to wherever the AppImage is saved your system, for example:
cd ~/Desktop ./MuseScore*.AppImage [option...]
Or give the path to the AppImage:
~/desktop/MuseScore*.AppImage [option...]
Use the "--help" and "man" options to get more information about the available command line options:
./MuseScore*.AppImage --help # displays a complete list of command line options ./MuseScore*.AppImage man # displays the manual page (explains what the options do)
Import the GPG key:
su rpm --import http://prereleases.musescore.org/linux/Fedora/RPM-GPG-KEY-Seve
Go to the download page of the MuseScore website. Click on the link for the stable Fedora download and choose the correct rpm package for your architecture.
Depending on your architecture, use one of the two sets of commands to install MuseScore
for arch i386
su yum localinstall musescore-X.Y-1.fc10.i386.rpm
for arch x86_64
su yum localinstall musescore-X.Y-1.fc10.x86_64.rpm
If you have difficulty with sound, see Fedora 11 and sound.
See also the hints for the various distributions on the download page.
MuseScore's desktop program will not work natively on Chrome OS, but there are some workaround solutions:
Since Chrome OS 69, certain chromebook models are able to run Linux apps and so you can install MuseScore for Linux as provided on our Download page. Feedback about the installation process and supported hardware is welcome on the forum
Via software-on-demand service such as rollApp: By just visiting this website, you can run MuseScore in the browser. You can access your scores via cloud services such as Google Drive or save them to your online MuseScore account through the menu File→Save Online.... Note that currently, sound and playback does not work on rollApp.
Via Crouton: Involves installing a Linux based operating system which runs in parallel with Chrome OS, and then installing MuseScore on Linux.
Alternatively, it is possible to install MuseScore's Android app on recent Chromebooks. You will need to update to the latest version of Chrome OS first. See the Chromebook support documentation for help installing Android apps on Chromebooks, and a list of supported devices. The app only supports playback of existing scores, not score editing or creation, but you can sign-in to your MuseScore account for easy access to all your scores on MuseScore.com.
MuseScore verrà installato e lavorerà con la lingua di "Sistema" (quella utilizzata per la maggior parte dei programmi e in generale a seconda del paese e delle impostazioni della lingua del PC, o account).
Nella scheda Generale c'è una sezione Lingua:
È possibile modificare e aggiornare anche la traduzione con il tasto Aggiorna traduzioni. Si aprirà una nuova finestra, che mostra, in alto, la vostra lingua - vedi sotto.
Come da avviso dovrete chiudere e riavviare MuseScore per rendere effettive le modifiche.
È possibile aggiornare la traduzione come spiegato sopra, tramite le impostazioni delle preferenze, ma c'è un altro metodo:
Un clic sul tasto Aggiorna
Anche qui sarà necessario chiudere e riavviare MuseScore perchè l'aggiornamento abbia effetto.
Ci sono due modi per controllare gli aggiornamenti.
Ricerca aggiornamenti ...
Ora MuseScore controllerà gli aggiornamenti all'avvio e avviserà se necessario.
Selezionare Aiuto → Ricerca aggiornamenti
Si aprirà una finestra di dialogo con lo stato dell'aggiornamento: "Nessun aggiornamento disponibile" o "È disponibile un aggiornamento per MuseScore:" seguito da un collegamento per scaricarlo.
Il precedente capitolo "Per iniziare" è una guida alla procedura di installazione e a come creare una nuova partitura. Il capitolo "Nozioni di base" offre una panoramica di MuseScore e descrive i metodi generali per l'interazione con lo spartito.
Molti elementi nello spartito possono essere modificati con la Modalità di modifica:
alcuni elementi, nella modalità di modifica, mostrano delle maniglie, che possono essere spostate trascinandole col mouse o con comandi da tastiera.
Legatura di portamento in Modalità di modifica:
Comandi disponibili da tastiera:
Per spostare manualmente gli elementi dello spartito selezionarli con un doppio clic ed utilizzare le frecce direzionali.
Una tavolozza è uno spazio archiviazione contenente un gruppo di simboli musicali correlati. Un insieme di tavolozze è chiamata Nonexistant node nid: 39841 ed è ancorata, per impostazione predefinita, sul bordo sinistro della finestra. Può essere sganciata se lo si desidera, ridimensionata e trascinata in qualsiasi posizione comoda. Può anche essere ancorata sul lato destro, ridotta o a piena ampiezza, condividendo efficacemente lo spazio con l'Ispettore.
Le aree di lavoro possono essere attivate o disattivate con Visualizza → Tavolozze o usando la scorciatoia F9 (Mac: fn+F9).
Clic sul titolo di una tavolozza per visualizzarne il contenuto. I simboli sono applicati alla partitura, da una tavolozza, così:
Ad esempio, è possibile aggiungere rapidamente il simbolo Tenuto (—) ad un gruppo di note:
Per aggiungere altri simboli musicali alla propria tavolozza vedi: Tavolozza personalizzata.
MuseScore fornisce due preselezioni – Avanzata e Essenziale
(quest'ultima è una versione ridotta della prima con meno tavolozze ed un minor numero di simboli). Selezionare una o l'altra utilizzando il menu a tendina in basso a sinistra della finestra, sotto le tavolozze stesse.
È possibile creare la propria Tavolozza personalizzata selezionando un'area di lavoro esistente utilizzando il menu in basso a sinistra della finestra, un clic sul segno più, e inserendo un nome per la nuova area di lavoro. In questo modo è possibile modificare autonomamente le tavolozze e i simboli di questa Area di lavoro.
L'Area di lavoro più ricca di funzionalità contiene le seguenti tavolozze:
I simboli musicali che non fanno parte delle tavolozze nell'Area di lavoro Avanzata si trovano nella Tavolozza generale che si attiva premendo Z o Maiusc+F9 (Mac: fn+Maiusc+F9).
Per la maggior parte degli elementi le opzioni avanzate sono disponibili tramite il pulsante destro del mouse (anche noto come clic secondario) e possono essere visualizzate e modificate da Ispettore.
Per attivare o disattivare l'Ispettore andare su Visualizza → Ispettore o utilizzare la scorciatoia F8 (Mac: fn+F8). L'Ispettore sarà visualizzato, per preimpostazione, sul lato destro della finestra principale.
La finestra dell'Ispettore può essere sganciata con un doppio clic sulla barra del titolo o un clic sul relativo pulsante
Quando un elemento viene selezionato le sue proprietà sono visibili nell'Ispettore.
Nell'Ispettore ci sono diverse opzioni in ciascuna delle categorie.
Gli elementi hanno disponibili i seguenti controlli: Visibile, Colore e spiazzamento Orizzontale/Verticale.
Se la casella di controllo "Visibile" è deselezionata l'elemento diventerà grigio in MuseScore e non sarà stampato o mostrato in caso di esportazione come PDF o immagine.
"Colore" vi permette di scegliere il colore dell'elemento. L'elemento resterà del colore scelto quando la partitura sarà stampata o esportata.
"Spiazzamento orizzontale" e "Spiazzamento verticale" consentono di regolare con precisione il posizionamento di un singolo elemento, inserendo i valori esatti per il suo spiazzamento dalla posizione predefinita alle coordinate X/Y del piano.
Altre categorie possono essere visualizzate solo in casi specifici, mirati, come Stanghetta, che è presente solo quando è selezionata una stanghetta.
Alcuni elementi possono essere correlati tra loro. Un esempio potrebbe essere quello di una nota selezionata che abbia un punto e una coda come quella nell'esempio:
Sono disponibili diverse categorie di opzioni relative alla nota, tra cui accordo, nota e segmento. In fondo, sotto "Selezione", è possibile accedere alle opzioni per gli elementi correlati, inclusi gambo e, in questo esempio, gruppo note e punto.
Se si seleziona una misura, l'ispettore mostrerà solo le opzioni comuni a ogni nota nella battuta: Visibile/Invisibile e colore. Per modificare le proprietà della battuta stessa, fare clic su una parte vuota della battuta e selezionare "Proprietà battuta", come illustrato di seguito.
Quando sono selezionati più elementi, se hanno un diverso valore per una data proprietà, la proprietà viene visualizzata in blu. Se si modifica questa proprietà, essa cambierà per tutti gli elementi selezionati.
Per modificare le proprietà di una misura, fare clic su una parte vuota della misura e selezionare "Proprietà battuta"
Dall'interno di una finestra Proprietà battuta aperta, è possibile spostarsi per modificare la misura precedente o successiva tramite questi pulsanti, in basso a sinistra della finestra: NOT FOUND: Previous:Next Buttons.png (si noti che mentre la finestra cambia, la misura indicata come selezionata nella partitura non lo fa. Fate attenzione).
Le proprietà pentagramma sono accessibili anche facendo clic destro su una battuta o cliccando col tasto destro sul nome di uno strumento.
Le proprietà pentagramma includono attualmente sia la sezione Proprietà del pentagramma che la sezione Proprietà parte:
Le opzioni del pentagramma comprendono colore, numero delle linee, spazio tra le linee, le opzioni "nascondi", dimensioni del pentagramma e così via.
Le opzioni "parte" includono nome dello strumento, nome della parte (utilizzato per l'estrazione parte), trasporto in riproduzione ed estensione delle note utilizzabile.
Allegato | Dimensione |
---|---|
Note inspector.jpg | 67.14 KB |
Staffproperties.jpg | 91.41 KB |
Buttonstaffproperties.jpg | 1.03 KB |
Staffproperties2ndaccess.jpg | 22.51 KB |
View_en.png | 25.03 KB |
Note inspector.png | 133.85 KB |
Measure Properties 1.png | 53.21 KB |
notes.png | 2.65 KB |
inspector_select.png | 3.25 KB |
Barline inspector.png | 10.85 KB |
Measure Properties 2.png | 60.54 KB |
inspector-top-bar.jpg | 3.08 KB |
Previous_Next_Buttons.png | 7.36 KB |
Staff_Properties_en.png | 30.14 KB |
clef_inspector.png | 2.09 KB |
Per aggiungere una battuta alla fine della partitura premere Ctrl+B (Mac: ⌘+B), oppure selezionare dal menu Aggiungi → Battute → Aggiungi una battuta. Per aggiungere più battute premere Alt+Maiusc+B (Mac: Option+Maiusc+B), oppure selezionare dal menu Aggiungi → Battute → Aggiungi battute....
Selezionare una battuta e quindi premere Ins, oppure selezionare dal menu Aggiungi → Battute → Inserisci una battuta per inserire una battuta vuota prima di quella selezionata. Per inserire più battute premere Ctrl+Ins (non ci sono scorciatoie per il Mac), oppure dal menu Aggiungi → Battute → Inserisci battute....
Selezionare la battuta da cancellare e premere Ctrl+Canc (Mac: ⌘+Fn+Canc).
Per modificare le proprietà di una battuta fare clic con il tasto destro del mouse in un'area vuota della battuta e scegliere Proprietà battuta...:
Nella immagine qui sotto la battuta iniziale in levare ha una durata nominale di 4/4 ma una durata reale di 1/4. Le battute centrali hanno sia la durata nominale che quella reale di 4/4. L'ultima battuta con una minima puntata, che è complementare alla prima, ha una durata reale di 3/4:
Escludi da conteggio battute
Si utilizza "Escludi da conteggio battute" in caso di battute "irregolari", cioè quelle che non devono essere conteggiate per la numerazione delle battute. Di solito una battuta iniziale in levare è segnata come "Escludi da conteggio battute".
Aggiungi al numero di battuta
È possibile utilizzare l'opzione "Aggiungi al numero di battuta" per influire sulla numerazione delle battute. È possibile inserire un numero positivo oppure negativo. Notare che questa modifica interesserà le battute successive. Un valore di "-1" avrà lo stesso effetto di escludere la battuta dal conteggio delle battute.
Larghezza battuta
Con questa opzione è possibile aumentare o diminuire lo spazio orizzontale tra gli elementi della partitura (note, pause, ecc.).
Conteggio delle ripetizioni
Se la battuta è alla fine di una ripetizione, è possibile definire quante volte la ripetizione deve essere suonata.
Interrompi le battute d'aspetto
Questa proprietà interrompe una pausa che dura più di una battuta a partire dalla battuta corrente. Questa opzione deve essere selezionata prima di selezionare l'opzione "Crea battute d'aspetto" nel menu Stile → Generale..., all'etichetta "Spartito".
Le battute d'aspetto si interrompono automaticamente in presenza di segni importanti come marcatori di riferimento, cambio di unità di tempo, doppie stanghette, battute irregolari, ecc. La selezione predefinita per le partiture è disattiva, per le parti è attiva.
MuseScore inserisce automaticamente la numerazione nella prima battuta di ogni accollatura (eccetto la prima accollatura della partitura, di fatto eccetto la battuta con il numero 1), ma sono disponibili ulteriori opzioni di numerazione. Dal menu principale selezionare Stile → Generale..., nel riquadro di sinistra selezionare l'etichetta "Intestazione, piè di pagina, numeri". Nella parte inferiore del riquadro di destra c'è la sezione "Numeri delle battute".
Mettere la spunta nella casella di controllo vicino a "Numeri delle battute" per abilitare la numerazione automatica delle battute.
Selezionare "Mostra il primo" se si vuole visualizzare il numero sulla prima battuta.
Selezionate "Tutti i pentagrammi" se si vogliono i numeri su tutti i pentagrammi dell'accollatura. Altrimenti la numerazione sarà mostrata solo sul primo pentagramma di ogni accollatura.
È possibile mostrare i numeri in "Ogni accollatura" (il numero appare nella prima battuta della riga), oppure secondo un "Intervallo" e specificare l'ampiezza dell'intervallo. Per esempio con un intervallo di 1 tutte le battute saranno numerate, con un intervallo di 5 la numerazione sarà visualizzata ogni 5 battute.
È possibile ottenere una battuta più lunga o al contrario una più corta. Si può sempre modificare il conteggio e l'unità di tempo, ma ora c'è una nuova funzione per dividere o unire le battute. Le linee che uniscono i gruppi di note possono essere modificati automaticamente.
Unire
Nota: se si selezionano le battute di un solo un pentagramma, saranno unite anche le battute corrispondenti degli altri pentagrammi dell'accollatura.
Dividere
Nota: se si seleziona una nota di un pentagramma, tutti gli altri pentagrammi dell'accollatura saranno divisi nello stesso punto.
Si possono avere fino a 4 Voci su ogni pentagramma. Una voce è una linea musicale o parte che può avere il proprio ritmo indipendentemente dalle altre voci sullo stesso rigo. Le voci sono anche chiamate 'layers' in altri software di notazione musicale.
In una battuta polifonica la voce 1 mostra gli steli verso l'alto, la voce 2 verso il basso.
Nota: la funzione denominata "Voci" non deve essere confusa con "righi vocali", che possono essere aggiunti dalla finestra di dialogo Strumenti (cui si accede premendo I). Quando si crea un punteggio SATB "chiuso", utilizzare le voci 1 e 2 sia per Soprano e Contralto, sul pentagramma in alto, che su quello in basso per Tenore e Basso - non è consigliabile usare le Voci 3 e 4 per Tenore e Basso.
Assicurarsi di essere in modalità inserimento note: il pulsante della Voce 1 viene evidenziato in blu nella barra inserimento note. Per prima cosa inserire la voce più alta (per un esempio, vedere l'illustrazione seguente). Quando si inseriscono le note alcune di queste possono avere il gambo rivolto in giù, la direzione dei gambi sarà automaticamente invertita quando verrà aggiunta la seconda voce.
Una volta terminato l'inserimento delle note di una sezione della Voce 1 premere il tasto ← ripetutamente per muovere il cursore, nota per nota, fino alla prima nota della sezione (o in alternativa utilizzare Ctrl← per spostarsi di una battuta alla volta). Oppure semplicemente uscire dalla modalità di inserimento note (premere Esc) e fare clic direttamente sulla prima nota.
Per inserire le note della voce 2, assicurarsi di essere in modalità inserimento note e che la nota della Voce 1, all'inizio della sezione, sia selezionata. Fare clic sul pulsante della "Voce 2" (a destra sulla barra), o utilizzare la scorciatoia CtrlAlt2. Inserire tutte le note della parte vocale inferiore (gambi in basso). Il risultato finale potrebbe essere simile a questo:
Notare che è necessario attivare la modalità inserimento note per selezionare un'altra voce.
Solo le pause delle voci 2, 3, 4 possono essere cancellate, quelle della voce principale (1- blu), possono solo essere nascoste.
Per nascondere una pausa selezionarla e premere V o deselezionare la casella "Visibile" nell'Inspettore, che può essere richiamato dal menù Visualizza o con il tasto F8 (Mac: fn+F8). Se avete messo la spunta su Mostra elementi invisibili nel menù Visualizza, la pause saranno visualizzate in grigio sullo schermo. Le pause nascoste non saranno visibili se stamperete o esporterete come PDF, PNG, SVG, ecc.
Nota: La selezione può comprendere il contenuto di qualsiasi voce, ma ne saranno scambiate solo due alla volta.
Copia e incolla è un utile strumento per ripetere una sezione di musica, oppure per spostare un passaggio .
Per poter scegliere esattamente cosa copiare e incollare, è possibile utilizzare un filtro prima di copiare una selezione.
Abilitare il Filtro selezione con il tasto F6 (Mac: fn+F6) oppure Visualizza → Filtro selezione
Il Filtro selezione ha questo aspetto:
La scheda Filtro selezione apparirà sotto la scheda Tavolozze. Può essere staccata dalla finestra principale e diventare una finestra indipendente ("floating window" in inglese); se la si sposta con il mouse sopra la scheda Tavolozze (oppure sulla scheda Ispettore), le schede possono essere selezionate utilizzando la linguetta che appare sul bordo inferiore.
Deselezionare quello che non si vuole copiare
Esempio: Articolazioni e Legature di portamento non sono selezionate.
Copiare e incollare come descritto sopra
(nell'esempio vengono copiate le battute 4 e 5 e si incolla nelle battute 12 e 13)
Risultato: le legature di portamento non sono state copiate
Se si vogliono modificare delle note senza cambiare il ritmo, è possibile combinare le funzioni trasposizione o modifica altezza delle note con copia e incolla.
Ci sono diverse modalità di selezione (metodi per selezionare gli oggetti).
Tutti gli elementi selezionati saranno all'interno di un rettangolo blu.
Nota 1: Alcuni elementi possono essere selezionati come intervalli: note, pause, articolazioni ...
Nota 2: Vedi Copia e incolla: Filtro selezione per selezionare solo alcuni elementi nell'intervallo.
La nota 1 qui sopra si applica ancora.
Sono disponibili diverse opzioni
Esempio: Un diesis (alterazione) selezionato
È possibile contrassegnare (e combinare) le seguenti selezioni:
Possono essere eseguite diverse azioni (una sola scelta): Aggiungi, Sottrai, Sostituisci e Cerca
È possibile visualizzare lo spartito in modalità differenti.
Fatta eccezione per Vista pagina/Vista continua, tutte le seguenti opzioni si trovano sotto il menu Visualizza in MuseScore.
In Vista pagina è possibile visualizzare la partitura formattata come apparirà una volta stampata, o esportata come file PDF o immagine. In Vista continua , la partitura verrà mostrata come un'unica accollatura senza interruzioni.
Notare che nel passaggio da Vista pagina a Vista continua la partitura viene riformattata per la nuova visualizzazione e le regolazioni manuali potrebbero richiedere una revisione.
È possibile cambiare modalità di visualizzazione qui:
In Vista pagina, la partitura è mostrata come una o più pagine di dimensioni specifiche con margini, e si possono vedere tutte le linee e le interruzioni di pagina, comprese quelle aggiunte manualmente e quelle calcolate automaticamente dal software. (Le interruzioni di pagina manuali possono essere utili per avere la pagina ben posizionata quando, per esempio, la si trasforma in parti orchestrali).
In Vista continua , la partitura verrà mostrata come un'unica accollatura senza interruzioni. Se il punto di partenza non è in vista sarà visualizzata una forma sostitutiva dei numeri di misura, nomi degli strumenti, chiavi, tempo e tonalità.
Prima di stampare una partitura, o di Condividere le partiture online, passare a Vista pagina per controllare interruzioni di linea/pagina.
Nota: Poiché il layout è semplificato MuseScore può eseguire più velocemente Vista continua di Vista pagina.
In Vista pagina o Continuo Vista, è possibile modificare il livello di zoom (si noti che questo non pregiudica le dimensioni in stamp) qui:
Nel menu a discesa si può scegliere una percentuale di scala per visualizzare la partitura com'è, oppure Larghezza pagina, Pagina intera, e Due pagine, che sono scalate relativamente alla dimensione della finestra.
Le opzioni Zoom avanti eZoom indietro e relative scorciatoie da tastiera si trovano nel menù Visualizza e si può anche ingrandire e ridurre utilizzando la rotella del mouse mentre si tiene premuto il tasto Ctrl (Mac: Cmd).
Si possono avere gli spartiti affiancati
o sovrapposti
È possibile trascinare il confine che separa i due spartiti per regolare la quantità di spazio nella finestra dedicata a ciascuno.
La modalità Schermo intero espande MuseScore per riempire lo schermo in modo che sia visibile maggior contenuto.
Se la partitura è grande e si desidera sapere in che punto ci si trova, o raggiungere una pagina specifica, utilizzare il Navigatore nella parte inferiore della finestra
La casella blu rappresenta l'area della partitura visibile nella finestra principale. È possibile trascinare la casella blu o la barra di scorrimento o fare clic su un'area per raggiungerla immediatamente.
Per attivare/disattivare il Navigatore, andare al menù Visualizza e selezionare Navigatore o utilizzare la scorciatoia F12 (Mac: fn+F12).
Ctrl + F apre la barra Trova . Si può inserire un numero di battuta o di pagina utilizzando il formato pXX (dove XX = numero di pagina), o il testo dei Marcatori di riferimento.-->
MuseScore ricorda un numero illimitato di azioni annulla/ripeti.
Le scorciatoie standard sono:
Oppure utilizzare i pulsanti della barra degli strumenti:
Le azioni per salvare ed esportare i file sono state distinte in due menu: 'Salva' e 'Salva come' (lo stesso per 'Salva una copia' e 'Salva selezione') per i file nei formati nativi di MuseScore (.mscz e .mscx) e 'Esporta' (e 'Esporta parti') per i formati non nativi (MusicXML, MIDI, vari formati grafici e audio). 'Stampa' è per stampare direttamente su una stampante un file MuseScore
Le voci disponibili sono: 'Salva', 'Salva come...', 'Salva una copia...', 'Salva selezione...', 'Salva Online...', 'Esporta...', 'Esporta parti...' e 'Stampa'
Nota: il formato File MuseScore non compresso è disponibile sia in 'Salva' che in 'Esporta'.
Per esportare file *.mscz di oltre una certa dimensione in file *.wav, può essere utile togliere, agendo su "Visualizza", il Navigatore dalla pagina del file *mscz.
A seconda della stampante utilizzata ci possono essere opzioni differenti. In generale sono disponibili le opzioni relative all'intervallo di pagine (Tutte, Selezione, Pagina corrente, Pagine), numero di copie.
Se è installata una stampante PDF, è possibile utilizzarla al posto di 'Esporta' file PDF.
Andare all'indirizzo musescore.com/sheetmusic per visualizzare altre partiture scritte con MuseScore.
È possibile salvare e condividere le partiture online nel sito MuseScore.com. Potete scegliere di salvare una partitura in forma riservata per un accesso personale da qualunque computer, oppure scegliere di condividere la partitura pubblicamente. MuseScore.com permette di visualizzare e riprodurre le partiture all'interno del browser - una funzione aggiuntiva dal titolo VideoScores
permette la sincronizzazione tra la partitura e un video su YouTube. È possibile utilizzare la partitura al di fuori del browser scaricandola in diversi formati (inclusi PDF, MIDI, MP3, MusicXML e il formato originale MuseScore).
È possibile salvare direttamente online una partitura selezionando dal menù File → Salva Online....
Se non si dispone ancora di un account MuseScore: prima crearne uno cliccando sul collegamento Crea un account. Questo aprirà il vostro browser e vi collegherà a https://musescore.com/user/register
Poi inserire l'indirizzo e-mail o il nome utente MuseScore e la password. Una volta eseguito l'accesso sarà possibile inserire le informazioni della partitura.
È possibile inoltre caricare una partitura direttamente su MuseScore.com.
Nota: Se si raggiunge il limite di caricamento di cinque partiture è ancora possibile Condividere una partitura direttamente da MuseScore, ma solo le ultime cinque saranno visibili. Se si desidera caricarne un numero superiore eseguire prima l'aggiornamento a un Pro Account.
Se volete fare delle modifiche alle partiture pubblicate su MuseScore.com, apportare le modifiche nel file MuseScore sul vostro computer e quindi seguire i seguenti passaggi:
Il pulsante Partitura in Do (in inglese Concert pitch
) nella barra degli strumenti permette di passare dalla visualizzazione con gli strumenti traspositori attivati (come devono essere scritte le note per gli strumenti traspositori) alla visualizzazione delle note reali. Questo comporta anche una diversa visualizzazione dell'armatura di chiave e/o della chiave a seconda dello strumento traspositore interessato.
Nota: Prima della stampa, se la partitura comprende degli strumenti traspositori assicurarsi che il pulsante non sia selezionato.
Nel precedente capitolo "Nozioni di base" si apprendono l'Inserimento note e l'interazione con la tavolozza. Il capitolo "Notazione" descrive i diversi tipi di notazione in modo più dettagliato, compresi alcuni metodi di notazione avanzati
Vedi anche "Argomenti avanzati"
L'Armatura di chiave si inserisce, o modifica, trascinandola dalla tavolozza Armatura di chiave ad una battuta, o su una preesistente.
F9 (Mac: ⌥+⌘+K) mostrare o nascondere la finestra della tavolozza.
Trascinare il simbolo dalla tavolozza sul simbolo già presente nello spartito.
Se si desidera cambiare la tonalità solo per un pentagramma della partitura (ad esempio per la musica contemporanea), premere Ctrl (Mac: ⌘) mentre si trascina l'armatura di chiave sul relativo pentagramma.
Trascinare il simbolo dalla tavolozza a una zona vuota di una battuta: il simbolo della tonalità viene inserito all'inizio della battuta.
Se si desidera cambiare la tonalità solo per un pentagramma (ad esempio per la musica contemporanea), premere Ctrl (Mac: ⌘) mentre si trascina l'armatura di chiave sul relativo pentagramma.
Selezionare il simbolo della tonalità e premere Canc o trascinare dalla tavolozza la cella vuota (dall'area di lavoro avanzata) sulla battuta.
È possibile utilizzare l'Ispettore, o Stile → Generale... → Pagina per inserire "Crea armatura di chiave di cortesia".
L'Ispettore interesserà solo la parte selezionata, l'impostazione da 'stile' interesserà l'intera partitura.
Quando si modifica l'armatura di chiave, è possibile nascondere il naturale/i in alcuni casi. Da Stile → Generale... → Accidenti vedrete le opzioni:
Premere Applica o OK. Se siete in una parte della partitura è possibile applicarlo a tutta la parte con il corrispondente tasto.
In questo esempio, la variazione di tonalità mostra il bequadro.
]
Le pause di più battute vengono interrotte se c'è una modifica nell'armatura di chiave.
Vedi Pause di battuta
L'armatura di chiave di cortesia non viene mostrata prima di un'interruzione di sezione
Vedi Interruzioni e spaziatori: Interruzione di sezione
Premere Maiusc+K per visualizzare la Tavolozza Generale...
È possibile utilizzare il doppio diesis o il doppio bemolle ecc.
Si noti tuttavia che attualmente le tonalità personalizzate non sono supportate in riproduzione.
Le chiavi di uso comune (Violino, Basso, Contralto, tenore) si trovano della tavolozza di base "Chiavi" nell'area di lavoro. L'elenco completo delle chiavi si trova nell'area di lavoro avanzata. (Vedi immagine sotto)
Nota: è possibile personalizzare la visualizzazione delle chiavi a seconda delle proprie necessità utilizzando una tavolozza personalizzata.
Sistema 1—Aggiungere una chiave all'inizio di una battuta, che sia o meno la prima della accollatura.
Sistema 2-Unicamente per il cambio di chiave all'inizio del sistema
Per creare una chiave a metà battuta:
* Selezionare una nota, quindi doppio-clic su una chiave nella tavolozza.
Nota: Se la chiave non è la prima dell'accollatura sarà disegnata più piccola.
Nell'immagine il pentagramma superiore inizia con una chiave di Sol e passa immediatamente ad una chiave di Fa. Poi, dopo una nota e una pausa, torna in chiave di Sol.
Nota: Il cambio di chiave non modifica l'altezza assoluta delle note. Quelle inserite si riposizioneranno sul pentagramma per conservarne l'altezza. Se necessario, utilizzare il Trasporto insieme al cambio di chiave.
Quando si verifica un cambio di chiave all'inizio di una accollatura, una chiave di cortesia viene generata automaticamente alla fine della sezione precedente.
Per mostrare o nascondere tutte le chiavi di cortesia:
È anche possibile mostrare/nascondere le chiavi di cortesia caso per caso:
1- "crea chiavi di cortesia" deve essere già selezionato nel menu "generale" (vedi sopra);
2. Selezionare una chiave e spuntare o meno "mostra cortesia" nell'ispettore;
Nota: questa opzione è utile per gli utenti che utilizzano le tablature e non vogliono che la chiave si ripeta in ogni rigo successivo.
L'indicazione metrica è disponibile nella tavolozza con lo stesso nome sia nell'area di lavoro base che in quella avanzata.
Per aggiungere una indicazione metrica utilizzare una delle seguenti opzioni:
L'indicazione metrica apparirà all'inizio della battuta selezionata
Per sostituire una indicazione metrica utilizzare una delle seguenti opzioni:
*Trascianare e rilasciare una indicazione metrica sopra una già esistente.
*Selezionare una indicazione metrica nello spartito, quindi fare doppio-clic su una indicazione metrica dalla tavolozza.
Per cancellare una indicazione metrica nello spartito selezionarla e premere Del.
Se si necessita di un'indicazione metrica non disponibile nelle tavolozze esistenti, è possibile crearla:
Per spostare una indicazione metrica dalla Tavolozza Generale alla tavolozza personalizzata:
Per visualizzare la finestra di dialogo Proprietà indicazione metrica:
Clic-destro su una indicazione metrica, quindi scegliere Proprietà indicazione metrica....
*Valore globale: Mostra l'indicazione metrica generale ed è impostato automaticamente quando si aggiunge una indicazione metrica alla partitura. È il riferimento per il ritmo (come mostrato nella barra di stato e metronomo.
*Valore corrente: Mostra l'indicazione metrica associata ad un pentagramma. Di solito è uguale alla globale, ma può essere impostata indipendentemente se necessario. Vedi Indicazione metrica locale
*Gruppi di note: Permette di modificare la suddivisione dei gruppi di note associata ad una indicazione metrica. Vedi Modificare i gruppi di note preimpostati.
*Aspetto: Permette di modificare il testo visualizzato senza influenzare l'indicazione metrica sottostante. Per esempio, vedi Ritmi asimmetrici.
Per modificare le code per una specifica indicazione metrica:
Il pulsante Ripristina cancella tutte le modifiche della sessione.
Nota: Dalla versione 2.1, spuntando la casella "Cambia anche le note più brevi", significa che ogni modifica di suddivisione di un livello è automaticamente applicato a quelle di durata inferiore. Nelle versioni prima della 2.1 è necessario modificare la suddivisione delle note di diversa durata indipendentemente.
I ritmi asimmetrici sono utilizzati per definire la divisione dei battiti in una battuta. Per creare un ritmo asimmetrico:
Nota: Anche la sezione indicazione metrica della tavolozza principale permette di creare ritmi asimmetrici (vedi sopra)
In alcuni casi uno spartito può mostrare contemporaneamente pentagrammi con diverse indicazioni metriche. Per esempio nella Variazione Goldberg 26 di Bach:
Nell'esempio sopra, l'indicazione metrica globale è 3/4, ma il pentagramma superiore è stato impostato indipendentemente a 18/16.
Per impostare una indicazione metrica locale per un solo pentagramma:
Occasionalmente è necessario diminuire o aumentare la durata di una battuta senza cambiare l'indicazione metrica -per esempio nelle battute in levare (anacrusi) o in una cadenza. Vedi Operazioni sulle battute: Proprietà, Durata della battuta.
le battute d'aspetto si interrompono quando viene cambiata l'indicazione metrica. Un'interruzione di sezione impedisce la visualizzazione di una indicazione metrica di cortesia alla fine della precedente battuta.
Le stanghette possono essere modificate trascinandone una dalla relativa tavolozza fino a quella da sostituire sullo spartito.
Per nascondere completamente una stanghetta selezionarla e togliere la spunta su Visibile in Ispettore (F8).
Per estendere le stanghette su più pentagrammi selezionatela con un doppio clic (vedi Modalità modifica).
Fare clic sulla maniglia blu e trascinarla verso il basso fino al secondo pentagramma.
Le modifiche saranno effettive dopo aver lasciato la Modalità modifica.
Le Alterazioni possono essere impostate/modificate trascinando il simbolo corrispondente dalla tavolozza Alterazioni fino ad una nota nello spartito.
Se si vuole solo cambiare l'intonazione di una nota è possibile selezionare la nota e premere:
Per modificare un'alterazione esistente in un'alterazione di precauzione (racchiusa tra parentesi), trascinare le parentesi dalla tavolozza alterazioni sull'elemento (non la testa della nota) esistente. Per rimuovere le parentesi, selezionare l'alterazione e premereCanc.
Se successivamente si modifica l'altezza con i tasti cursore, le impostazioni manuali per l'alterazione vengono rimosse.
La funzione del menù Note → Sostituzione enarmonica delle alterazioni cerca di applicare le alterazioni corrette per l'intero spartito.
Gli Arpeggi si inseriscono selezonando la nota di destinazione e facendo doppio clic sul corrispondente simbolo nella tavolozza Arpeggi e Glissandi. L'Ispettore consente di effettuare diverse regolazioni delle proprietà di aspetto e di riproduzione del simbolo.
Per modificare la lunghezza dell'arpeggio, attivarlo con un doppio clic e trascinare la maniglia in alto o in basso.
I Glissando si inseriscono con un doppio clic sul corrispondente simbolo della tavolozza Arpeggi e Glissandi dopo aver selezionato la prima di due note consecutive sullo stesso pentagramma.
Si modifica o elimina il testo di un glissando selezionandolo con un clic e utilizzando l'Ispettore. Se non c'è abbastanza spazio tra due note, MuseScore non visualizzerà il testo.
Il glissato per gli strumenti a corda, come la chitarra, può essere creato modificando la linea glissando predefinita. Normalmente, può essere creato solo un glissato per voce perché MuseScore, per impostazione predefinita, utilizza sempre la nota superiore di un accordo come destinazione. Tuttavia, c'è una semplice soluzione per i glissato di accordi: Costruire l'accordo di destinazione nota per nota, partendo dal basso, e applicare un glissando dalla nota desiderata dopo ogni passaggio. Per esempio:
Un glissato breve può essere creato modificandone le linee, esse hanno infatti le maniglie che consentono la regolazione di lunghezza e angolazione.
Una serie completa di simboli si trova nella tavolozza Articolazioni e Abbellimenti tavolozza nell' Area di lavoro Avanzata.
C'è anche la versione abbreviata nella tavolozza Essenziale
Le Articolazioni sono i simboli aggiunti alla partitura per mostrare come una nota o un accordo devono essere suonati. I simboli principali di questo gruppo sono:
Articolazioni specialistiche sono dispoonibili anche per arco/pizzicato, fiati ecc.
Gli Abbellimenti includono:
Lo __ strumento Bend __ viene utilizzato per trascrivere una serie di curve semplici o complesse (cioè a più fasi) nei pentagrammi ordinari e nelle tablature. Maggiori dettagli possono essere trovati in
Bends …
1.Selezionare una nota o un intervallo di note.
2. Fate doppio clic sul simbolo nella tavolozza.
In alternativa, è possibile aggiungere il simbolo trascinandolo dalla tavolozza direttamente sulla nota.
Attiva/disattiva Marcato: Ctrl+Alt+O (Mac: Cmd+Option+O)
Aggiungere acciaccatura (note di abbellimento): /
In MuseScore è possibile personalizzare le scorciatoie da Preferenze.
Immediatamente dopo l'aggiunta di un'articolazioni o abbellimento dalla tavolozza, il simbolo viene selezionato automaticamente: Può quindi essere spostato verso l'alto o verso il basso dalla tastiera come segue:
È anche possibile modificare la posizione orizzontale e verticale da Ispettore. Per posizionare più di un simbolo alla volta, selezionarli tutti e regolarne le posizioni con l'Ispettore.
Nota: Il simbolo può anche essere riposizionato cliccando e trascinando, ma per un controllo più preciso, è nevessario utilizzare i metodi di cui sopra.
Per posizionare un simbolo sull'altra parte della nota (dove applicabile), selezionarlo e premere X.
Una varietà di bending, semplici e complessi (cioè a più stadi), possono essere creati sia nei pentagrammi ordinari che nelle tablature con il Bend Tool , che si trova nella tavolozza "Articolazioni e Abbellimenti" nell'Nonexistant node nid: 39841 Avanzata.
Per applicare lo strumento, selezionare la nota da cui iniziare e utilizzare una delle seguenti opzioni:
Per impostazione predefinita, lo strumento applica un up-bend di minima. Per modificare la curva clic destro sull'elemento e selezionare "proprietà Bend". Sono disponibili cinque opzioni predefinite, se necessario, nel lato sinistro della finestra.
Ogni unità sull'asse verticale del grafico rappresenta un bending di 1/4 di tono: 2 unità un bending di mezzo tono, 4 unità i toni interi e così via. L'asse orizzontale indica l'estensione del bending: ogni punto aggiunto estende il bending di 1 sp (sp = spazio, la distanza tra due linee del pentagramma).
Un bending viene modificato o creato aggiungendo o eliminando i punti nel grafico. Per aggiungere un punto al grafico, fare clic su un incrocio vuoto. Per eliminarlo, semplicemente cliccare su un punto esistente, o sulla stessa linea verticale del punto. I punti Inizio e Fine del bending possono essere solo spostati su e giù.
L'altezza del simbolo piega viene regolata automaticamente in modo che appaia appena sopra il pentagramma. Questa altezza può essere ridotta, se necessario, con un espediente: creare una nota parallela alla nota in cui inizia il bending, ma in una posizione più alta nel pentagramma (o tablatura); applicare il bending alla nota superiore, regolarne la posizione e, infine, rendere la nota extra invisibile e silenzioso (utilizzando l'Ispettore)
Per regolare la posizione:
Dopo aver creato un bending nella partitura si può salvarlo, per un utilizzo futuro, trascinando il simbolo nella tavolozza mentre si tiene premuto Ctrl+Maiusc (Mac: Cmd+Maiusc). Vedi Tavolozza personalizzata.
Quando una intera battuta è priva di note si utilizza una pausa di semibreve (si utilizza questo simbolo anche se il tempo non è 4/4).
Per creare una pausa che duri tutta la battuta selezionare la battuta interessata e premere Canc. Tutte le note e le pause di questa battuta saranno sostituite da un'unica pausa.
Nota: Per pause di una battuta intera, in battute personalizzate, premere Ctrl+Shift+Canc.
Le pause di più battute, battute d'aspetto, indicano il prolungato silenzio di uno strumento e sono utilizzate di frequente nelle partiture per la musica d'insieme. Vengono interrotte automaticamente in punti significativi, tipo doppie stanghette, marcatori di riferimento, armatura di chiave o unità di tempo ecc.
Sulle battute d'aspetto, sopra il rigo, è presente il numero che indica per quante battute dura la pausa.
Questa opzione di modifica dello stile creerà automaticamente le pause di più battute nella partitura. Si raccomanda pertanto di inserire prima tutte le note e solo dopo selezionare questa opzione.
Vedi anche: Azioni sulle battute: Interrompere battute d'aspetto
Potreste volere una pausa di più battute divisa in due
Questa opzione dovrebbe essere verificata prima di attivare l'opzione "Crea le pause di più battute" in Stile → Generale..., nella scheda "Partitura".
Selezionare la prima battuta dove inserire la seconda battuta d'aspetto e, con un clic del tasto destro selezionare Proprietà battuta... → Interrompi la battuta d'aspetto.
Da notare che le pause di più battute vengono interrotte se c'è un marcatore di riferimento (non un semplice testo di pentagramma), Interruzione di sezione, modifiche di armatura di chiave, unità di tempo o doppie stanghette.
Le Forcelle sono degli oggetti di tipo linea. Per inserire questi simboli per prima cosa selezionare l'intervallo di note cui applicarle.
>: Inserisce il simbolo diminuendo
È possibile inserire questi simboli con un doppio clic nella tavolozza Linee mentre la nota è selezionata.
Dopo aver inserito una forcella nella partitura è possibile regolarla, estenderla o spostarla. Per regolare la lunghezza:
Doppio clic sulla forcella per entrare in Modalità di modifica. Poi selezionare (con un clic) il punto finale da spostare:
Maiusc+→ o Maiusc+← sposta l'ancoraggio del punto finale selezionato, che determina quali note interesserà la riproduzione e consente alla forcella di estendersi attraverso le interruzioni di riga:
→ o ← e Ctrl+→ o Ctrl+← (Mac: Cmd+→ o Cmd+←) sposta il punto finale selezionato senza cambiare quello di ancoraggio. Questo metodo è adatto solo per piccoli aggiustamenti dell'aspetto visivo della forcella. Per estendere la forcella su più o meno note utilizzare Maiusc+→ o Maiusc+← per modificare l'ancoraggio (vedi sopra). Il comando "Reset" Ctrl+R (Mac: Cmd+R) annullerà questi piccoli aggiustamenti, ma non modificherà l'ancoraggio.
In aggiunta alle forcelle ci sono le linee cresc. _ _ _ e dim. _ _ _ con la stessa funzione nella tavolozza Lnee. Per modificare il testo (es. cresc. poco a poco, o decresc. invece di dim), fare clic destro sulla linea e scegliere Proprietà linea .....
Per trasformare una forcella nell'equivalente linea di testo :
La riproduzione di crescendo e diminuendo è efficace solo da una nota a quella successiva; attualmente non è possibile cambiare la dinamica nel corso di una singola nota. Per impostazione predefinita le forcelle influenzeranno la riproduzione solo se prima e dopo di esse sono indicate le dinamiche .
Per esempio, un crescendo che comprende le note tra le dinamiche p ed f causerà un cambiamento dinamico durante la riproduzione. Tuttavia, tra due dinamiche successive solo la prima forcella corretta avrà effetto: un diminuendo tra p ed f sarà ignorato; di due o più crescendo tra p ed f, saranno ignorati tutti tranne il primo.
Una forcella può essere utilizzata senza segni dinamici, regolandone l' "Intensità" con l'Ispettore (valori dell'intervallo tra 0 a 127).
Selezionare la graffa e premere Canc
Trascinare il simbolo della graffa dalla tavolozza Graffe in una zona vuota della prima battuta di un'accollatura.
Trascinare un simbolo dalla tavolozza Graffe sulla graffa già presente nella partitura.
Fare doppio clic sulla graffa per entrare in Modalità di modifica. In Modalità di modifica è possibile modificare l'altezza di una graffa per estenderla arbitrariamente ad altri pentagrammi.
Se è necessario spostare una graffa più a sinistra o destra, fare doppio clic sulla graffa per entrare in Modalità di modifica, e premere Maius+← o Maius+→.
I Gruppi di note sono inseriti automaticamente, ma possono essere modificate manualmente trascinando il simbolo dalla tavolozza Proprietà gruppo note fino alla nota per modificarne il comportamento.
È anche possibile selezionare prima una nota e poi fare doppio clic sul simbolo appropriato nella tavolozza.
Prima nota del gruppo..
Non far finire il gruppo con questa nota.
Questa nota non appartiene a un gruppo
Inizia il secondo livello del gruppo a partire da questa nota.
Inizia il terzo livello del gruppo a partire da questa nota
(ritorno) Modalità automatica: MuseScore sceglie l'impostazione in base all'unità di tempo corrente.
Inizia il fascio di code (più lento) a partire da questa nota.
Inizia il fascio di code (più veloce) a partire da questa nota.
Per modificare l'angolatura delle code o la lunghezza degli steli fare doppio clic sulla coda, per entrare in Modalità di modifica, con la maniglia all'estremità destra selezionata. Le frecce direzionali su/giù consentiranno la variazione dell'angolo. Selezionando la maniglia di sinistra le frecce direzionali destra/sinistra varieranno la lunghezza del gambo. Premere Esc per uscire dalla modalità modifica e rendere effettive le modifiche
Per spostare una trave da sopra a sotto le note, o viceversa, invertire la direzione dei gambi utilizzando il pulsante della barra inserimanto note (prima dei pulsanti Voci) con il simbolo della nota con due steli opposti o utilizzare il tasto X.
I gruppi irregolari sono utilizzati per scrivere una suddivisione ritmica che non rispetta quella prevista dall'unità di tempo indicata nella partitura. Per esempio, un terzina di semicrome dividerà il tempo di croma in tre semicrome anziché due:
In una partitura in 6/8, una duina di crome dividerà il tempo di una semiminima col punto in due crome anziché tre.
Il sistema corretto per inserire un gruppo irregolare dipende dal fatto che si sta operando in modalità inserimento note o "modalità normale" (Cioè non in modalità inserimento note). Cominceremo con un esempio semplice: la creazione di un terzina di crome.
Selezionare una nota o una pausa che abbia la durata complessiva del gruppo irregolare che si vuole inserire. Nel caso di una terzina di crome occorrerà selezionare una semiminima (o una pausa equivalente) come nell'esempio sotto:
Dal menu principale, selezionare choose Note→Gruppi irregolari→Terzine, o premere Ctrl+3 (Mac: ⌘+3). Si otterrà il seguente risultato:
Il programma entra automaticamente in modalità inserimento note e seleziona la durata più adatta -in questo esempio una croma. Ora inserire le note/pause desiderate. Per esempio:
La maggior parte degli altri gruppi irregolari può essere inserita allo stesso modo, sostituendo il comando generale crea gruppo irregolare Ctrl+2–9 (Mac users Cmd+2–9) – nelle istruzioni sopra: è possibile creare gruppi irregolari da una duina (2) a una nonuplina (9). Per i casi più complessi vedi sotto.
Per creare gruppi irregolari non previsti tra quelli predefiniti (es. 13 semicrome nello spazio di una semiminima):
Selezionare il rapporto numerico desiderato (es. 13/4 per tredici semicrome nello spazio di una semiminima) in "Rapporto" nella sezione "Tipo".Specificare "Numero" e "graffe" utilizzando i pulsanti di scelta nella sezione "Formato".
Clic OK per chiudere la finestra.
Per cancellare un gruppo irregolare, selezionare la graffa col numero e premere Canc.
Per personalizzare l'aspetto di un singolo gruppo irregolare, è possibile modificarne le proprietà nell'Ispettore. È comunque possibile modificare lo stile di tutti i gruppi dello spartito.
Per modificare le modalità di visualizzazione di un gruppo irregolare, selezionare la graffa del gruppo e utilizzare l'Ispettore.
Se non sono presenti né il aumento né la graffa, selezionare una nota del gruppo quindi premere il pulsante Gruppo irregolare nell'ispettore per visualizzare la finestra di dialogo di cui sopra.
In "direzione", scegliere "automatico" per posizionare la graffa sullo stesso lato della testa delle note cimeli gambo. Schegliere "Su" o "giù" per posizionare esplicitamente la graffa sopra o sotto la testa delle note, rispettivamente, indipendentemente dalla posizione del gambo.
In "Tipo di numero", scegliere "Numero" per visualizzare un numero intero, "Rapporto" per visualizzare il rapporto di due numeri interi, oppure "Nessuno" per non visualizzare alcun numero.
In "Tipo di graffa", scegliere "automatico" per nascondere la graffa delle note collegate e visualizzarla se il gruppo irregolare comprende note o pause non collegate. Scegliere "graffa" o "Nessuna" per mostrare o nascondere esplicitamente la graffa, rispettivamente.
Da Stile → Generale... selezionando Gruppi irregolari è possibile modificare le proprietà di tutti i gruppi irregolari.
Sono possibili due regolazioni: verticale ed orizzontale
Una legatura è una linea curva tra due o più note che indica che queste ultime devono essere suonate legato -omogeneamente e senza interruzioni. Da non confondere con la legatura di valore, che unisce due note contigue di uguale altezza.
Ci sono diversi modi di aggiungere una legatura in uno spartito, tutti sono pratici a seconda del contesto (Aggiungere una legatura dalla tavolozza linee è comunque possibile ma non raccomandato.
Assicurarsi di non essere in modalità inserimento note e selezionare la prima nota che si intende coprire con la legatura di portamento:
Premere S per aggiungere una legatura che si estende alla nota successiva:
(Facoltativo) Mantenere premuto Maiusc e premere → (tasto freccia verso destra) per estendere la legatura alla nota successiva, ripetere se necessario:
(Facoltativo) Premere X per capovolgere la direzione della legatura:
Premere Esc per uscire dalla modalità di modifica legatura:
Se si desidera unicamente modificare la posizione di una legatura:
Per modificare tutte le proprietà di una legatura di valore (lunghezza, forma e posizione):
Nota: Le due maniglie esterne modificano l'inizio e la fine della legatura di portamento, mentre le tre sulla curva ne modificano il profilo. La maniglia centrale sulla linea dritta è utilizzata per spostare l'intera legatura su/giù/sinistra/destra.
Una legatura di portamento può comprendere diversi pentagrammi e pagine. L'inizio e la fine di una legatura sono legati ad una nota/accordo o pausa. Se la nota è spostata a causa di cambiamenti dell'impaginazione, prolungamenti o stile, anche la legatura si sposta e ne adatta le dimensioni.
In questo esempio una legatura si estende dalla chiave di basso a quella di violino. Utilizzando il mouse, selezionare la prima nota della legatura, tenere premuto Ctrl (Su Mac: ⌘) e selezionare l'ultima nota della legatura, quindi premere S per aggiungere la legatura di portamento.
X flips the direction of a selected slur.
Le legature di portamento con la linea punteggiata sono talvolta utilizzate nelle canzoni dove la presenza di una legatura varia da una strofa all'altra. Sono inoltre utilizzate per indicare un suggerimento dell'editore (differente dalle indicazioni originali dell'autore). Per modificare una legatura esistente, in una punteggiata o tratteggiata, selezionarla e poi da Ispettore (F8) scegliere in Tipo di Linee
: Punteggiata
o Tratteggiata
.
La legatura di valore è una linea curva tra due note con la stessa altezza; indica che devono essere suonate come un'unica nota del valore pari alla somma delle due note. Vedi collegamenti esterni sotto). Le legature di valore abitualmente sono create tra note adiacenti nell'ambito della stessa voce, ma Muse Score permette le legature tra note distanti e in voci diverse.
Nella modalità inserimento note, se si definisce una legatura di valore immediatamente dopo aver inserito una nota o un accordo, il programma genera automaticamente le note corrette necessarie alla legatura. In alternativa creare successivamente una legatura di valore tra due note esistenti.
Nota: La legatura di valore unisce note della stessa altezza, da non confondere con la legatura di portamento che unisce note di diversa altezza per indicare un legato.
Premere Esc per essere sicuri di non essere in modalità inserimento note.
Clic su una nota, o utilizzare Ctrl (Mac: Cmd) + clic per selezionarne più di una.
Premere + o il pulsante legatura .
.
Una legatura di valore sarà creata tra la(e) nota(e) selezionata e quella seguente della stessa altezza.
Per legare tutte le note di un accordo contemporaneamente seguire una delle seguenti opzioni:
Quindi premere + o il pulsante legatura . Le legature di valore saranno create tra tutte le note dell'accordo selezionato e le note seguenti della stessa altezza.
Per creare un'unica legatura di valore durante l'inserimento note:
Nota: Questa scorciatoia funziona, come descritto sopra, solo se non ci sono accordi che seguono la nota selezionata. Se ce ne sono, la durata viene ignorata e la nota legata è aggiunta al posto dell'accordo seguente.
Nota: Questa scorciatoia funziona, come descritto sopra, solo se non ci sono accordi che seguono la nota selezionata. Se ce ne sono, la durata viene ignorata e la nota legata è aggiunta al posto dell'accordo seguente.
Se l'accordo che si vuole legare contiene note all'unisono il miglior modo per essere sicuri della corretta notazione è:
X capovolge la direzione della legatura di valore selezionata, da sopra la nota a sotto o viceversa.
La tavolozza Linee dell'area di lavoro avanzata include i seguenti tipo di linee:
La maggior parte delle linee (ad eccezione di Legatura di portamento, Volta ed Ambitus possono essere inserite dalla tavolozza nei modi seguenti:
Utilizzare uno sei seguenti sistemi:
Per modificare la posizione verticale di una o più linee:
Nota: È possibile modificare la posizione verticale nella modalità modifica.
Arricurarsi di non essere in modalità inserimento note (premere Esc per uscire);
Doppio-clic sulla linea che si vuole modificare per entrare nella modalità modifica;
Click su una maniglia ed utilizzare una delle seguenti scorciatoie da tastiera:
Per modificare la posizione di una maniglia senza modificarne l'ancoraggio:
Nota: È possibile trascinare la maniglia di fine con il mouse.
Le linee possono avere caratteristiche come del testo incorporato o ganci alle estremità (come linee di ottava e volta). Queste possono essere personalizzate una volta aggiunte allo spartito, e possono essere salvate nell'area di lavoro per un utilizzo futuro:
Clic destro su una linea e scegliere Proprietà linea…;
Aggiungere il testo che si vuole visualizzare sulla linea:
*Inizio: il testo aggiunto qui appare all'inizio della linea
*Proseguimento: il testo aggiunto qui appare all'inizio di una linea di proseguimento
*Fine: il testo aggiunto qui appare alla fine della linea.
Clic sul pulsante ... per modificare le Proprietà del testo di ogni posizione, se necessario.
Se è presente un gancio, selezionare la casella "cediglia" per modificarne la lunghezza e l'angolo;
Selezionare una opzione in "Posizione": "sopra o sotto" posiziona il testo lungo la linea; "Sinistra" posiziona il testo alla sua sinistra.
Nota: Ulteriori opzioni di posizionamento sono disponibili nella finestre di dialogo "Proprietà del testo" (vedi passo 2, sopra)
Clic su OK per uscire dalle Proprietà Linea;
Modificare il colore, spessore e tipo di linea (continuo, tratteggiato, punteggiato...) nella sezione "linea" dell'Inspettore. La spunta di "Consenti diagonale" permette di creare una linea diagonale trascinando le maniglie;
Se si desidera salvare la linea ottenuta per un uso futuro, vedi tavolozza personalizzata.
Una volta inserite nello spartito, le linee non possono essere copiate utilizzando le usuali procedure di copia e incolla. Tuttavia è possibile: duplicare le linee di uno spartito: mantenere premuto Ctrl+Maiusc (Mac: Cmd+Maiusc), clic sulla linea e trascinarla nella posizione desiderata.
Per aggiungere una alterazione ad un abbellimento, come una linea di trillo, selezionare la linea e fare doppio-clic sul simbolo nella tavolozza alterazioni
Le lineee di ottava si utilizzano per indicare che una sezione della musica deve essere suonata una o più ottave sopra o sotto al suono indicato dal simbolo della nota: la linea può essere tratteggiata o continua. Le linee di ottava sono nella tavolozza Linee, come nell'area di lavoro sia di base che avanzata.
8─────┐ oppure 8va─────┐: Suona una ottava sopra l'altezza scritta
8─────┘ oppure 8vb─────┘: Suona una ottava sotto l'altezza scritta
Le linee 8va/8vb sono molto comuni nelle partiture per pianoforte, tuttavia sono usate anche nella notazione di altri strumenti. 1 15ma (2 ottave sopra) e 15mb (2 ottave sotto) sono meno comuni.
Utilizzare una delle seguenti opzioni:
Vedi anche, Linee: modificare la posizione verticale.
Vedi Linee: cambiare la lunghezza.
Le linee di ottava possono essere personalizzate come tutte le altre. Vedi Linee personalizzate e proprietà della linea.
Gerou/Lusk. Essential Dictionary of Music Notation (Internet Archive). ↩︎
Le note di abbellimento corte (Acciaccatura) sono disegnate come piccole note con una linea obliqua che attraversa il gambo. Le note di abbellimento lunghe (Appoggiatura) non hanno questa linea. Le note di abbellimento si posizionano prima di una nota normale.
Si inserisce una nota di abbellimento trascinando il simbolo desiderato dalla tavolozza Note di abbellimento
ad una nota regolare nella partitura. È anche possibile creare una nota di abbellimento selezionando la testa di una nota e facendo doppio clic sul simbolo desiderato dalla tavolozza.
Per aggiungere più di una nota di abbellimento, trascinare successive note di abbellimento sulla testa della nota selezionata.
Per aggiungere un accordo di note di abbellimento, inserire la prima e selezionarla, quindi usare Maiusc + la lettera corrispondente al nome della nota (C, D, E, ecc...)
Se si desidera modificare la durata di una nota di abbellimento precedentemente creata, selezionarla e scegliere una durata dalla barra degli strumenti oppure usare le scorciatoie da tastiera 1 ... 9 (vedi Inserimento note).
Le note di abbellimento dopo una nota (ad esempio un trillo finale) deve essere posizionata manualmente con Ctrl + frecce direzionali.
Per inserire un simbolo di respiro selezionarlo dalla tavolozza (dall'area di lavoro Avanzata) e trascinarlo su una nota dello spartitp. Il simbolo di Respiro viene posizionato dopo la nota.
Simbolo di Respiro nello spartito:
La Cesura funziona allo stesso modo.
Il tremolo è la ripetizione rapida di una nota o la rapida alternanza tra due o più note. È indicato da delle linee che attraversano il gambo delle note interessate. Se il tremolo è tra due o più note queste linee sono disegnate tra i gambi delle note interessate. Il simbolo Tremolo è utilizzato anche per trascrivere i rulli di tamburo
La tavolozza tremolo contiene simboli separati per il tremolo di una nota singola (simboli con i gambi) e per il tremolo tra due note (simboli senza gambi).
Per aggiungere il tremolo allo stelo di una singola nota, selezionare la testa della nota e fare doppio clic sul simbolo desiderato nella tavolozza tremolo.
Nel tremolo tra due note ognuna di queste viene indicata col valore dell'intero tremolo. Per esempio, per inserire un tremolo della durata complessiva di 2/4 (minima) inserire due note di 1/4 (semiminima). successivamente trascinare il simbolo del tremolo sulla prima nota: le due note interessate saranno automaticamente visualizzate di durata 2/4 (minima) con il simbolo del tremolo posizionato tra i due gambi.
L'inizio e la fine di ripetizioni semplici (ritornelli) possono essere definite inserendo in maniera opportuna le stanghette. Per le istruzioni di finali di 1a e di 2a volta, vedi Volta.
Per ascoltare le ripetizioni nella modalità riproduzione verificare che il tasto "Attiva/Disattiva ripetizioni" della barra Riproduzione sia selezionato. Nello stesso modo si può arrestare la ripetizione, durante la riproduzione, deselezionando il bottone.
Nell'ultima battuta di una ripetizione si possono impostare le proprietà "Conteggio ripetizioni" per definire il numero di ripetizioni da suonare.
Testo e relativi simboli legati alle ripetizioni si trovano nella tavolozza Salti e Ripetizioni
.
La tavolozza Salti e Ripetizioni contiene i simboli di ripetizione battuta, segno e coda. inoltre 'D.S.', 'D.C.', e il testo Fine:
Per aggiungere un oggetto dalla tavolozza ripetizioni trascinarlo dentro (non sopra) la battuta (la battuta cambia colore). Rilasciandolo si posizionerà sopra la battuta.
I Salti generalmente offrono tre opzioni:
Segno è il nome del marcatore attribuito alla posizione di una misura. Due segni ("inizio" e "fine) indicano l'inizio e la fine di una partitura e non è necessario indicarli esplicitamente.
Esempi:
In corrispondenza del simbolo Da Capo la riproduzione ritorna all'inizio e suona di nuovo l'intero spartito (fino al segno di fine implicito).
In corrispondenza del simbolo Da Capo al Fine la riproduzione ritorna all'inizio e suona di nuovo l'intero spartito fino al segno di Fine .
Dal Segno al Fine (o D.S. al Fine) passa al Segno suona fino al segno Fine
Dal Segno al Coda suona dal Segno fino alla prima Coda. Poi la riproduzione prosegue fino al secondo segno Coda. La proprietà del marcatore può essere modificata con un clic del tasto destro sul simbolo Dal Segno al Coda.
I simboli di Volta o di finali di 1a e di 2a volta sono utilizzati per definire differenti finali in un ritornello.
Per inserire un simbolo di volta nella partitura selezionarlo e trascinarlo (drag-and-drop) dalla tavolozza Linee.
Il simbolo di volta può comprendere una o più battute. Fare doppio clic sul simbolo di Volta per entrare nella Modalità di modifica e spostare le maniglie con:
Questi comandi spostano l'inizio o la fine "logica" del simbolo di Volta, che determina la riproduzione in MuseScore e il layout su più accollature. Se si spostano le maniglie utilizzando i tasti freccia da soli oppure se si usa il mouse, si avrà una regolazione grafica più precisa, ma non sarà modificata la modalità di ripetizione.
Se spostate le maniglie viene mostrata una linea tratteggiata tra la posizione logica (ancoraggio) e quella grafica.
È possibile cambiare il testo e altre proprietà del simbolo di volta utilizzando le proprietà dalla linea nella finestra di dialogo. Fare clic con il tasto destro del mouse sul simbolo e selezionare Proprietà linea.... La figura seguente mostra l'esempio di un testo "1.-5."
È possibile anche cliccare con il tasto destro del mouse sul simbolo di Volta e selezionare Proprietà Volta. Da qui è possibile cambiare sia il testo del simbolo Volta (come da Proprietà Linea qui sopra) sia l'Elenco Ripetizioni. Se si vuole che un finale sia suonato soltanto in alcune ripetizioni e un altro finale sia invece suonato in altre ripetizioni, digitare le ripetizioni desiderate separandole con una virgola. Nell'esempio qui sotto, questa Volta verrà suonata durante le ripetizioni 1, 2, 4, 5 e 7. Un'altra Volta avrà l'altro finale, come 3, 6 ed eventualmente altri numeri più alti quali 8, 9, ecc.
A volte il ritornello deve essere ripetuto per più di due volte. nella figura qui sopra il testo indica che deve essere ripetuto per cinque volte prima di continuare. Se si desidera cambiare il nomero di ripetizioni che MuseScore dovrà riprodurre selezionare la battuta con la stanghetta del ritornello e modificare il parametro conteggio ripetizione
(vedi Operazioni sulle battute: Altro per i dettagli).
Il Trasporto consiste nell’alzare o abbassare l’intonazione di ciascuna delle note di una sezione di brano dello stesso Intervallo. È possibile scegliere di trasportare sia manualmente che utilizzando la finestra di trasporto.
Nota: Nelle versioni precedenti alla 2.1, F2 (Mac: fn+F2) trasporta l’intero spartito e la chiave SOPRA di un semitono. Shift+F2 (Mac: Shift+fn +F2) trasporta l’intero spartito e la chiave SOTTO di un semitono.
La finestra di dialogo Trasporto di MuseScore offre più opzioni per il trasporto delle note.
Nota: Per impostazione predefinita la finestra di dialogo si apre dal menu Note, ma è possibile aprirla anche utilizzando una scorciatoia da tastiera (vedi Preferenze, scorciatoie)
Per trasportare le note sopra o sotto alla chiave più vicina:
Per trasportare le note selezionate su o giù con multipli di semitono:
Per trasportare le note selezionate su o giù di un intervallo diatonico (in base all’armatura di chiave):
1. Selezionare le note che si intendono trasportare; nessuna selezione equivale a “seleziona tutti”;
2. Dalla barra dei menu, selezionare Note → Trasporto…;
3. Selezionare “Trasponi diatonicamente”;
4. Selezionare o meno “Trasporta la tonalità” e “Trasponi i simboli degli accordi” se richiesto;
5. Scegliere “su” o “giù”; quindi selezionare l’intervallo di trasposizione dal menu a tendina;
6. Click OK
Gli strumenti traspositori, come la tromba in Sib o il sax alto in Mib, suonano note più acute o gravi di quelle che hanno scritte sullo spartito. Diverse caratteristiche di MuseScore facilitano l’arrangiamento di questi strumenti.
La modalità di visualizzazione predefinita di MuseScore mostra la notazione nella Partitura scritta, ma è possibile scegliere di visualizzare lo spartito in Partitura in Do. In quest’ultima modalità la notazione musicale di tutti gli strumenti corrisponde ai suoni che si sentono sul playback.
Per passare alla Partitura in DO, utilizzare una delle seguenti opzioni:
Bisogna assicurarsi che il pulsante “Partitura in Do” NON sia selezionato prima di stampare lo spartito principale o una parte.
Gli strumenti traspositori sono già impostati in MuseScore. In ogni caso, se si necessita di uno strumento raro o una trasposizione non disponibile in MuseScore, sarà necessario impostare il trasporto dello strumento manualmente.
È anche possibile utilizzare il pulsante Cambia strumento… nella finestra “proprietà del pentagramma” per modificare automaticamente il trasporto dello strumento corrente o qualsiasi altro predefinito.
La musica per i cordofoni come la chitarra, è comunemente notata utilizzando l'intavolatura (abbreviate in tab) che fornisce una rappresentazione visiva delle corde e dei numeri dei tasti
L'intavolatura può essere anche combinata con la tradizionale notazione del pentagramma
Quando un pentagramma intavolatura viene creato dalla procedura guidata Creare un nuovo spartito viene impostata l'accordatura più comune dello strumento in questione, nel caso di una chitarra, per esempio, assume l'accordatura standard Mi2, La2, Re3, Sol3, Si3, Mi4. Per modificare l'intonazione, o qualsiasi altra proprietà dell'intavolatura fare clic con il tasto destro del mouse sul pentagramma (nella partitura) e selezionare Proprietà pentagramma... Vedi → sotto per i dettagli.
Da Proprietà pentagramma è possibile accedere a Stile proprietà avanzate..., da cui possono essere impostate regolazioni dettagliate.
Per creare un'intavolatura come parte di una partitura utilizzare la la procedura guidata 'Creare un nuovo spartito'. Per aggiungere un'intavolatura ad una partitura esistente utilizzare la finestra di dialogo Strumenti. O, in alternativa, è possibile cambiare tipo di pentagramma. Vedi sotto per i dettagli.
Per creare un'intavolatura in una nuova partitura (per un sistema pentagramma/intavolatura vedere → sotto):
Nella finestra Strumenti selezionare una (o più) opzioni intavolatura sotto "Cordofoni" nella colonna di sinistra (vedi immagine sotto). Poi clic su Aggiungi.
Nota: È possibile utilizzare l'elenco a discesa sopra l'elenco strumenti per cambiare la categoria visualizzata. In alternativa è possibile cercare lo strumento utilizzando il campo "Cerca" sotto l'elenco strumenti.
Se l'intavolatura desiderata non è disponibile nell'elenco Scegli strumenti:
Questo consente di creare intavolature per qualsiasi strumento cromatico-a tasti.
Per aggiungere un singolo pentagramma intavolatura ad una partitura esistente (per la coppia pentagramma/intavolatura) vedi → sotto):
È anche possibile convertire qualsiasi pentagramma di tipo standard nel tipo tablature e viceversa:
Nota: Se in seguito sarà necessario apportare ulteriori modifiche al pentagramma (ad es. accordatura, numero di linee/corde ecc.), fare clic destro sul pentagramma e selezionareProprietà pentagramma....
Versione alternativa (utilizzando solo la finestra di dialogo "Proprietà pentagramma"):
1.Fare clic destro sul pentagramma e selezionare Proprietà pentagramma....
2. Se lo strumento mostrato è nella categoria "Cordofoni", passare al punto 4.
3. Se lo strumento mostrato non è nella categoria "Cordofoni", clic su Cambia strumento e selezionare lo strumento appropriato da "Cordofoni". Clic su OK.
4. Clic su Stile proprietà avanzate..., cambiare il "Modello" nel tipo desiderato e premere < Ripristino a modello.
5. Clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Proprietà pentagramma.
Nota: Altre modifiche del pentagramma (es. accordatura, numero di linee/corde ecc.), possono essere effettuate dalla finestra Proprietà pentagramma.
In MuseScore, i pentagrammi dei cordofoni (convenzionali e intavolature) sono impostati di default per le accordature più comunemente usate. È possibile visualizzare l'accordatura facendo clic destro su un pentagramma della partitura, selezionando Proprietà pentagramma..., e premendo Modifica dati corda.
Modificare l'accordatura di una corda di un pentagramma:
Selezionare Proprietà pentagramma....
Premere il pulsante Modifica dati corda... in fondo alla finestra di dialogo (mostrato solo quando lo strumento è definito come "cordofono"). Si apre la finestra Dati corda:
Qui ci sono diverse opzioni:
Note: Se l'intonazione viene modificata quando l'intavolatura dello strumento contiene già delle note i capotasti verranno modificati per produrre la stessa nota con la nuova accordatura (se possibile).
Qualsiasi modifica apportata all'intonazione della corda avrà effetto solo quel particolare strumento per quella particolare partitura, e non modificherà nessun impostazione predefinita o la definizione incorporata.
Aggiungere una nuova corda. Clic sull'altezza della nota e selezionare Nuova corda.... Selezionare la nuova altezza e premere OK (o doppio clic sulla nuova intonazione). La nuova corda viene inserita sotto quella selezionata.
Eliminare una corda. Clic sull'altezza della nota e selezionare Cancella corda.
Nota: Dopo aggiunta o l'eliminazione di una corda nell'intavolatura è necessario adeguare il numero dei righe nella finestra di dialogo Stile, proprietà avanzate.
Impostare una corda su "Aperta". Selezionare una o più caselle nella colonna "Aperta". Questa funzione viene utilizzata per designare le corde senza capotasti - come nel liuto.
Cambiare il numero di capotasti dello strumento. Selezionare o inserire un nuovo numero nella casella"Numero di tasti". Questo imposta il numero massimo dei tasti che può essere inserito per una corda.
Clic su OK per chiudere la finestra "Dati corda"
Gli strumenti cordofoni, come la chitarra, sono comunemente notati utilizzando insieme: quello convenzionale e l'intavolatura (TAB). Quello convenzionale mostra la notazione musicale mentre l'intavolatura associata mostra le corde ed il numero di capotasti corrispondenti alle note. I pentagrammi abbinati possono essere collegati o scollegati:
Pentagrammi collegati: I pentagrammi associati sono detti collegati se la modifica dell'uno si applica immediatamente all'altro (traslazione reciproca).
Pentagrammi scollegati: Sono detti scollegati se possono essere modificati indipendentemente l'uno dall'altro. Per trasferire la notazione dall'uno all'altro selezionare l'intervallo desiderato e usare copia e incolla per trasferirlo nell'altro pentagramma.
Note: Di tanto in tanto, si possono trovare i numeri segnati in rosso nell'intavolatura. Questo significa che il capotasto non può essere visualizzato perché collide con un altro esistente. È possibile risolvere spostando e regolando i numeri dei capotasti (vedi Modifica note inserite). Comunque una collisione sulla linea più bassa non richiederà regolazioni, questo è "come programmato" e la marcatura rossa non apparirà sulla copia stampata.
Se volete creare ex novo un sistema pentagramma/intavolatura (collegato o scollegato)
Selezionare il pentagramma appena creato nella colonna di destra e scegliere tra le opzioni:
Modificare il Tipo di pentagramma in fondo a destra se necessario ( più dettagliate opzioni di visualizzazione sono disponibili facendo clic con il tasto destro sull'intavolatura e selezionando Proprietà pentagramma… → Stile, proprietà avanzate).
Nota: Per creare i pentagrammi non collegati con canali del mixer separati, invece di "punto 5" (sopra), selezionare un pentagramma Intavolatura nella colonna di sinistra e fare clic su Aggiungi. Proseguire con i punti 6 e 7.
Per aggiungere un'intavolatura ad un pentagramma per cordofono nella partitura (o viceversa):
Note: Per creare i pentagrammi non collegati con canali del mixer separati, invece del "punto 3" (sopra), selezionare un pentagramma adeguato nella colonna di sinistra e fare clic su Aggiungi. Poi procedere con i punti 4–6.
(a) Per modificare una coppia pentagramma/intavolatura nella partitura da collegati a scollegati:
(b) Per modificare una coppia pentagramma/intavolatura nella partitura da scollegati a collegati:
In modalità inserimento note è possibile utilizzare uno dei seguenti metodi per impostare durata della nota nell'intavolatura:
Se non si è in modalità inserimento note si possono utilizzare tre scorciatoie per modificare un marcatore di tasto:
Digitare: | per ottenere: |
---|---|
↑ | Seleziona la corda superiore come attuale. |
↓ | Seleziona la corda inferiore come attuale. |
Maiusc+1 a Maiusc+9 | Seleziona una durata |
Tastierino da 1 a Tastierino 9 | Seleziona una durata |
Q | Diminuisce la durata della nota che si inserisce. |
W | Aumenta la durata della nota che si inserisce. |
da 0 a 9 | Inserisce un marcatore numero/lettera. |
da A a K | Inserisce un marcatore numero/lettera. (I escluso). |
Maiusc+↑ | Aumenta il marcatore corrente. |
Maiusc+↓ | Diminuisce il marcatore corrente. |
Modalità normale
Digitare: | per ottenere: |
---|---|
Maiusc+↑ | Aumenta l'altezza della nota selezionata (MuseScore sceglie la corda). |
↑ | Aumenta l'altezza senza modificare la corda. |
Maiusc+↓ | Diminuisce l'altezza della nota selezionata (MuseScore sceglie la corda). |
↓ | Diminuisce l'altezza senza modificare la corda. |
Ctrl+↑ | Sposta la nota alla corda superiore mantenendo l'altezza. |
Ctrl+↓ | Sposta la nota alla corda inferiore mantenendo l'altezza. |
Maiusc+X | Attiva/Disattiva le note fantasma |
Esempio notazione percussioni:
La notazione per percussioni comprende quasi sempre delle note simultanee che hanno i gambi in direzione opposta. Se non avete esperienza nell'inserimento di più voci in un singolo pentagramma consultate l'argomento Voci per una panoramica. Vedere sotto per le istruzioni specifiche per la notazione delle percussioni.
La maniera più facile per inserire la notazione delle percussioni alla vostra partitura è quella di utilizzare una tastiera MIDI. Alcune tastiere MIDI hanno i simboli delle percussioni su ciascuna nota. Se si preme il tasto relativo allo hi-hat (detto anche charleston) il programma MuseScore inserirà nella partitura la notazione corretta. MuseScore inserisce automaticamente la testa della nota corrispondente e il gambo nella giusta direzione.
sette suoni di batteria sono associati di default ad una scorciatoia (AG) ed è possibile rimappare solo quelle sette scorciatoie per altre percussioni (o modificare altre proprietà del contenuto della tavolozza percussioni) tramite il pulsante Modifica Set Percussioni del pannello inserimento percussioni (vedi →sotto).
Se si desidera inserire una nuova nota nella stessa posizione di una nota esistente - per esempio per indicare che rullante e charleston suonano contemporaneamente - e si stava inserendo la nuova nota tramite la tastiera del computer è necessario tenere premuto Maiusc mentre si inserisce la nuova nota in modo da non sovrascrivere quella esistente. Questo è lo stesso metodo utilizzato quando si inseriscono in MuseScore gli accordi per gli strumenti accordati.
Il sistema per inserire le note per le percussioni a suono indeterminato è differente da quello per gli altri strumenti, quindi si devono seguire questi passaggi specifici:
Facendo clic su Modifica set percussioni sulla sinistra della tavolozza inserimento Percussioni si apre la finestra Modifica set percussioni. In alternativa, fare clic con il pulsante destro del mouse su un pentagramma percussioni e selezionare "Modifica set percussioni". Il lato sinistro della finestra contiene un elenco di numeri/nomi di nota MIDI, degli strumenti associati alle percussioni e le scorciatoie da tastiera.
Un clic su una riga nella colonna di sinistra consente di modificare le proprietà di visualizzazione di tale nota come segue:
Nome: il nome che si desidera visualizzare nella tavolozza di inseriento percussioni quando il mouse inserisce la nota.
Testa della nota: Seleziona una testa della nota per quello strumento da un elenco a discesa di opzioni.
Linea pentagramma: Questo numero indica la linea/spazio del pentagramma spazio su cui verrà visualizzata la nota. "0" significa che la nota viene visualizzata nella riga superiore del pentagramma a 5 righe. I numeri negativi spostano la nota verso l'alto passo dopo passo, mentre i numeri positivi lo spostano verso il basso nello stesso modo.
Direzione stelo: Automatico, su o giù.
Voce di default: Assegnare a una delle quattro voci. Ciò non influisce sull'input di una tastiera MIDI o della tastiera virtuale del pianoforte.
Scorciatoia: Assegnare una scorciatoia da tastiera per inserire quella nota.
Nota: In MuseScore 2.1, alcuni dei suoni dello strumento Tenor Drums non vengono riprodott; C'è un file DRM progettato per risolvere questo problema, che è possibile scaricare [qui] (https://musescore.org/sites/musescore.org/files/MarchingTenorsKeyMap.drm).
Per creare un rullo di tamburi utilizzare Tremolo.
MuseScore incorpora funzionalità di "Suono e riproduzione". Questo capitolo tratta i controlli di riproduzione e come utilizzare i suoni degli strumenti diversi dal suono del pianoforte di base.
Quando è necessario per un musicista raddoppiare un dato strumento, per una sezione di un brano, le istruzioni del cambio strumento sono generalmente posizionate sopra il rigo, all'inizio della sezione. Nello stesso modo viene gestiro il ritorno allo strumento precedente.
MuseScore permette agli utenti di inserire una classe speciale di testo chiamato Cambio strumento per questo scopo. Questa classe di testo è diverso da quelli usati per Pentagramma or Sistema perchè si riflette sulla riproduzione e sul suono attribuito al nuovo strumento. Ci sono tuttavia alcune limitazioni alla funzionalità di questa funzione, in 2.0.x, che è preferibile approfondire prima dell'utilizzo.
La trasposizione automatica alla relativa chiave, da Partitura in Do per gli Ottoni ed i Legni traspositori non è attualmente supportata. Per le modifiche strumenti notati in una chiave diversa (da Flauto in Do a flauto inMi♭; da Oboe a Corno inglese, ecc.), l'utilizzo del normale Testo di pentagramma per indicare il cambiamento è preferibile, e la trasposizione deve essere effettuata dopo l'inserimento della musica (utilizzando Note>Trasporto dal menù principale). Per evitare discordanze nella riproduzione, lo strumento assegnato a quel pentagramma dovrebbe essere disattivato nel Mixer (F10).
Se è necessario ascoltare il suono del nuovo strumento in riproduzione, deve essere utilizzata la funzione del testo Cambio strumento. Comunque, dopo un cambio strumento lungo il pentagramma, dove i due strumenti sul pentagramma non sono notati nella stessa chiave, non bisogna tentare di inserire lle note direttamente dalla tastiera. Possono invece essere (a) incollate o (b) inserite prima di effettuare il cambio dello strumento. L'inserimento nelle battute seguenti il cambio dello strumento sono soggette a due noti bug del programma, che non possono essere risolti nelle versioni 2.0.x attuali senza compromettere la retrocompatibilità. (È stato risolto per la prossima versione stabile v.3.0.) Inoltre Partitura in Do deve rimanere attivato o sarà difforme dalla trasposizione. Per comodità degli utenti una copia della parte può essere salvata come file autonomo e le sezioni che lo richiedono trasposte alla relativa chiave prima della stampa della parte. (Notare che la trasposizione di una parte collegata influenzerà la partitura.)
Quando si passa da uno strumento in Do a un altro, o da uno strumento traspositore ad un altro nella stessa chiave (da Tromba Si♭ a Cornetta in Si♭ cornet o Flicorno ecc.), il Testo Cambio strumento può essere utilizzato per garantire che il suono di riproduzione sia corrispondente al nuovo strumento. L'inserimento può essere fatto in modo usuale, e non è influenzato dai bug menzionati sopra.
Applicare "Instrument" dalla tavolozza Testo
Fare doppio clic sul testo "Instrument" appena aggiunto (o Ctrl+A) per modificarlo
Clic del tasto destro sul testo e selezionare "Cambio strumento…"
Scegliere lo strumento e fare clic su OK
Notare che è possibile formattare il testo Cambio strumentonell'editor di testo che appare nella parte inferiore dello schermo, mentre si è in modalità di modifica del testo. Perchè le modifiche siano effettive il testo può essere prima evidenziato (con Ctrl+A o clic+trascinamento).
La formattazione del testo può anche essere eseguita modificando le Proprietà del testo. Queste sono accessibili con un clic destro sul testo, dopo aver lasciato la modalità di modifica. In alternativa, è possibile applicare uno Stile di testo (che applicherà le stesse modifiche a tutti i Testi Cambio strumento in tutto la partitura).
Un SoundFont è un tipo speciale di file che contiene molti esempi di vari strumenti che suonano note diverse, consentendo a MuseScore di riprodurre il suono dello strumento. Alcuni SoundFonts sono progettati per la musica classica, altri sono stati progettati per il jazz, pop, ecc. Molti SoundFonts sono disponibili sul web. Per un'informazione sui 128 suoni disponibili vedere General MIDI (GM). Se si utilizza un SoundFont non conforme allo standard General MIDI quando si condivide uno spartito o si esporta un file MIDI gli altri potrebbero non sentire correttamente gli strumenti. MuseScore 0.9.6 – 1.3 sono caratterizzati da una libreria di suoni molto leggera TimGM6mb.sf2
, mentre MuseScore 2 è corredato dal più realisticoFluidR3Mono_GM.sf3
.
La dimensione del file e la qualità del suono delle librerie di suoni disponibili sul web varia. SoundFonts più grandi spesso suonano meglio, ma occupano molta memoria e possono essere troppo grandi per funzionare sul computer. Se si nota che MuseScore funziona lentamente dopo l'installazione di una grande libreria di suoni, o il vostro computer non risponde correttamente durante la riproduzione, è opportuno cercare un SoundFont più piccolo.
Una volta installata la libreria di suoni, è possibile utilizzarla in MuseScore (e controllare altri aspetti del suono in uscita) con il sintetizzatore. Per visualizzare il sintetizzatore utilizzare Visualizza → Sintetizzatore.
Dopo aver trovato e decompresso un SoundFont (vedi→sotto), fare doppio clic per aprirlo. Nella maggior parte dei casi, il tipo di file SoundFont sarà già associato a MuseScore, e all'avvio MuseScore mostrerà una finestra di dialogo che chiede se si desidera installarlo. Occasionalmente un'applicazione diversa da MuseScore sarà associato al tipo di file SoundFont; in questo caso, sarà necessario fare clic destro (o control-clic) sul file, sin modo da visualizzare un menu da cui è possibile scegliere di aprire il file in MuseScore. In entrambi i casi, quando la finestra di dialogo chiede se si desidera installare il SoundFont, fare clic su "Sì" per inserire una copia del file SoundFont nella directory SoundFonts di MuseScore. Questa directory può essere visualizzata o modificata da MuseScore, Preferenze, ma il percorso predefinito è:
Windows: %HOMEPATH%\Documents\MuseScore2\Soundfonts
macOS and Linux: ~/Documents/MuseScore2/Soundfonts
Diversamente dalle Librerie di suoni aggiunte dall'utente quella installata di default si trova in una directory di sistema, destinato unicamente a tale scopo, e non dovrebbe essere modificata. Questa directory e il suo file SoundFont di default è:
%ProgramFiles%\MuseScore 2\sound\FluidR3Mono_GM.sf3
Windows (64-bit): %ProgramFiles(x86)%\MuseScore 2\sound\FluidR3Mono_GM.sf3
macOS: /Applications/MuseScore 2.app/Contents/Resources/sound/FluidR3Mono_GM.sf3
Linux (Ubuntu): usr/share/sounds/sf2/FluidR3Mono_GM.sf3
Per disinstallare una libreria di suoni è sufficiente aprire la cartella in cui è installata ed eliminarla.
Il Sintetizzatore è il pannello di controllo principale di MuseScore per l'uscita audio. Una volta che una libreria di suoni è stata installata, è necessario caricarla nel sintetizzatore in modo che MuseScore possa usarlo per la riproduzione. Per impostare un diverso SoundFont come default, caricarlo nel sintetizzatore e fare clic sul Imposta come predefinito.
Per visualizzare il sintetizzatore, utilizzare Visualizza → Sintetizzatore. Per maggiori dettagli vedere: Sintetizzatore.
Di seguito sono riportati alcuni popolari fonts audio GM di diverse dimensioni.
FluidR3Mono_GM.sf3
(12.6 MB).Oltre ai file SoundFont, MuseScore supporta anche il formato SFZ, grazie al nuovo sintetizzatore Zerberus. Ecco alcune banche di suoni SFZ:
Nota: Dal momento che i file SoundFont sono di grandi dimensioni spesso sono compressi in una varietà di formati, tra cui .zip, .sfArk, and .tar.gz. È necessario prima decomprimere questi file per poterli utilizzare.
ZIP è il formato di compressione standard supportato dalla maggior parte dei sistemi operativi.
sfArk è il formato di compressione progettato appositamente per la compressione dei file SoundFont. Usare lo speciale sfArk software per decomprimerlo.
.tar.gz è un formato di compressione popolare per Linux. Gli utenti Windows possono utilizzare 7-Zip; gli utenti Mac possono utilizzare The Unarchiver, o le Utility macOS's built-in Archive . che se si utilizza 7-Zip, è necessario applicare la decompressione due volte: una volta per GZip e una volta per TAR.
Se il pannello degli strumenti di riproduzione è grigio o non visibile, seguire le istruzioni qui sotto per ottenere il funzionamento della riproduzione:
Se si sta configurando una libreria di suoni per la prima volta, si prega di utilizzare una di quelle consigliate, elencate sopra.
Se la riproduzione va a scatti , probabilmente il computer non è in grado di gestire la libreria di suoni utilizzata. Due soluzioni:
Il tempo della riproduzione può essere cambiato utilizzando il pannello Controlli Riproduzione oppure con un'indicazione di Tempo all'interno della partitura.
Per visualizzare i Controlli Riproduzione: Visualizza → Controlli Riproduzione o F11 (Mac: fn+F11)
Modificare i battiti per minuto (bpm) utilizzando il cursore Tempo
Questa impostazione non viene salvata nella partitura ed è usata per sostituire ogni Indicazione di Tempo in essa impostata
Il Metronomo (indicazione di Tempo) denota il ritmo della partitura, e si riflette sulla riproduzione. Viene salvata nella partitura (il valore preimpostato è 120 BPM, se non modificato), e se ne possono inserire quante necessarie.
Per aggiungere un'indicazione di tempo
L'Indicazione di tempo inserita può essere modificata facendo un doppio clic sul testo per attivare la Modalità di modifica. Potete utilizzare Modifica del testo per inserire il simbolo di una semiminima o un'altra indicazione di tempo.
I battiti per minuto (BPM) di un tempo esistente possono essere cambiati modificando direttamente il testo (se in Ispettore è selezionato 'Segui il testo' e sono presenti nell'indicazione di tempo appropriate informazioni). Per le impostazioni avanzate, selezionare l'indicazione di tempo e aprire Ispettore: F8 (Mac: fn+F8)
Nota: Il tempo reale durante la riproduzione potrà essere più lento o più veloce se i BPM nella finestra Controlli Riproduzione hanno un'impostazione del valore percentuale diverso da 100.
Cambi di tempo graduali come ritardando ("rit.") e accelerando ("accel.") possono essere aggiunti alla partitura come i Testi, ma al momento non hanno alcun effetto sulla riproduzione.
Il mixer permette di cambiare il suono degli strumenti e di regolare il volume, il bilanciamento, (il riverbero e il chorus attualmante non sono supportati) di ogni accollatura. Dal menu principale scegliere Visualizza → Mixer oppure premi F10 (Mac: fn+F10) per far apparire il mixer.
Puoi usare la check box Muto per silenziare alcuni pentagrammi. Alternativamente, puoi usare la check box Solo per silenziare tutti i pentagrammi ad eccezione di quello marcato con "solo".
Per girare un quadrante: Fare clic e trascinare verso l'alto o verso il basso o posizionare il puntatore e utilizzare la rotella del mouse.
Un doppio clic su ogni quadrante lo riporta al suo valore predefinito.
Il menù a tendina dei suoni contiene tutti gli strumenti supportati dal SoundFont attualmente in uso.
Se nel Sintetizzatore sono caricati più SoundFont tutti i campioni di tutti i SoundFonts appariranno in un unico lungo elenco-tutti i suoni disponibili del secondo saranno accodati a quelli del primo e così via
Puoi cambiare lo stumento associato ad un pentagramma. Il seguente metodo aggiorna il suono dello strumento, il nome del pentagramma e la trasposizione del pentagramma tutto in un colpo.
Vedi anche Cambio strumento lungo il pentagramma.
Alcuni strumenti sono dotati di più canali nel Mixer che possono essere utilizzati per modificare i suoni a metà dello spartito. Per esempio, gli archi potrebbero utilizzare il pizzicato, o il tremolo, mentre la tromba potrebbe passare a un suono con sordina. Le istruzioni seguenti usano il pizzicato come esempio, ma gli stessi principi si applicano a tutte gli altri cambiamenti di suono.
Dal menù a tendina, seleziona pizzicato
Clicca OK per tornare allo spartito
Ogni nota dopo il testo di pentagramma ora suona come pizzicato. Per tornare a un suono normale, segui gli stessi passi descritti sopra, eccezion fatta per il passo 3 dove scriverai Arco e per il passo 6 dove selezionerai normale.
MuseScore dispone di un sequencer e di un sintetizzatore integrati per riprodurre la vostra partitura.
Premendo il pulsante Play , si entra in Modalità di riproduzione. In Modalità di riproduzione sono disponibili i comandi:
Premere il pulsante di riproduzione di nuovo per interrompere e uscire da Modalità di riproduzione.
MuseScore inizia la riproduzione dal punto in cui la si è interrotta precedentemente. Se si seleziona una nota MuseScore riproduce da quella. La barra degli strumenti ha un pulsante di riavvolgimento per tornare rapidamente a riprodurre la partitura dall'inizio.
Per includere la riproduzione di ripetizioni, attivare il pulsante Riproduci le ripetizioni-.
Il pannello controlli riproduzione presenta vari controlli per la riproduzione tra cui tempo, posizione di partenza fine, e il volume generale per la sessione corrente (niente di tutto questo viene salvato nella partitura). Dal menu principale, scegliete Visualizza → Controlli riproduzione per aprirlo
Nota: è possibile impostare il volume di default tramite il Sintetizzatore(Visualizza → Sintetizzatore).
È possibile attivare e disattivare un 'conteggio' da eseguire ogni volta che si avvia la riproduzione. Il conteggio metronomo suona i battiti pe un'intera battuta (secondo l'indicazione del tempo nominale del punto di partenza della riproduzione); se il punto di partenza è a metà battuta o in una battuta irregolare (anacrusi) riprodurrà battiti sufficienti a riempire quella misura. L'icona del direttore, nel pannello Controlli riproduzione, attiva o disattiva il conteggio.
È possibile attivare/disattivare l'accompagnamento del metronomo durante la riproduzione della partitura (vedere l'icona del metronomo sul pannello controlli riproduzione).
È possibile ripetere la riproduzione di un passaggio. Utilizzare i tre pulsanti, nella parte inferiore del pannello controlli riproduzione, prima per impostare inizio e termine quindi riproduduzione del ciclo. Il ciclo può essere attivato anche con il pulsante nella barra degli strumenti principale di MuseScore.
L'inizio e fine ciclo sono indicati, nello spartito, da una bandiera blu che sarà orientata rispettivamente a destra e a sinistra.
Il Sintetizzatore è il pannello di controllo centrale di MuseScore per l'uscita audio. Tra le altre cose, permette di caricare le Librerie di suoni con strumenti dal suono diverso da utilizzare per la riproduzione, controllare i livelli di equalizzazione e volume, e modificare altri aspetti del suono in uscita.
Per visualizzare il Sintetizzatore, aprire Visualizza → Sintetizzatore.
Le impostazioni del Sintetizzatore hanno effetto solo globalmente.—cioè se vengono aperte contemporaneamente più partiture non è possibile apportare modifiche alle impostazioni del sintetizzatore per una di esse che non si applichino alle altre partiture. Inoltre le, modifiche alle impostazioni del sintetizzatore si applicano alla sessione corrente—al successivo riavvio di MuseScore le impostazioni del sintetizzatore saranno quelle predefinite. Queste impostazioni predefinite possono essere modificate, tuttavia, in qualsiasi momento con un clic sul pulsante Reimposta come predefinito nel sintetizzatore per rendere le impostazioni correnti come predefinite per le sessioni successive.
È anche possibile salvare le impostazioni di una singola partitura e richiamarle, successivamente, con i pulsanti Salva nella partitura e Carica dalla partitura . Le impostazioni del sintetizzatore salvate in una partitura non saranno richiamate automaticamente all'apertura; è necessario indicare manualmente che le impostazioni per la partitura devono essere caricate con il pulsante Carica dalla partitura .
Le modifiche apportate nel sintetizzatore non saranno applicate nei file audio a meno che le impostazioni ssiano state salvate per la partitura con il pulsante Salva nella partitura .
Il dettaglio preciso delle opzioni è visibile nell'esempio di seguito Accordatura (below).
Le Librerie di suoni sono file contenente una serie di suoni che MuseScore può utilizzare per la riproduzione. MuseScore è dotato di un SoundFont chiamato FluidR3Mono_GM.sf3
; altre Librerie di suoni possono essere scaricate da internet (vedi l'Elenco di Librerie di suoni). Una volta proceduto ad Installare una Libreria di suoni, si può scegliere di utilizzarla per la riproduzione e controllare gli altri aspetti del suono in uscita con il sintetizzatore.
Per impostazione predefinita, il SoundFont FluidR3Mono_GM.sf3
deve essere caricato nel sintetizzatore:
Clic sul pulsante Aggiungi per caricare un'altra libreria di suoni installata nella directory SoundFont.
Nota: Se non è stato installato nessun altro SoundFonts, non ci sarà nessun'altra libreria di suoni da caricare. Per utilizzare un SoundFont per la riproduzione, deve essere stata eseguita la procedura Installare una Libreria di suoni (Che è un'azione unica) e poi caricato nel sintetizzatore (può essere fatto caso per caso, o impostato permanentemente).
Un SoundFont caricato può essere rimosso dal sintetizzatore (ma non disinstallare) selezionandolo dalla lista e facendo clic sul pulsante Cancellae se più librerie di suoni vengono caricate il loro ordine può essere organizzato con i pulsanti Su e Giù.
Se non è stato modificato alcun suono nel Mixer, il SoundFont in cima all'elenco sarà quello usato per la riproduzione. Tuttavia, se si sta utilizzando il mixer per suonare strumenti diversi con suoni provenienti da diverse librerie di suoni, riproduzione funzionerà correttamente solo se si hanno gli stessi SoundFonts caricati -nello stesso ordine- nel sintetizzatore Per questo, se si utilizzano più librerie di suoni, si consiglia di fare clic sul pulsante Salva nella partitura nel sintetizzatore, in modo che alla successiva apertura della partitura sia possibile richiamare l'elenco delle librerie di suoni caricate (e le altre impostazioni del sintetizzatore) con il pulsante Carica dalla partitura .
Eventualmente, è possibile utilizzare il pulsante Reimposta come predefinito per modificare le impostazioni predefinite del sintetizzatore in modo da non dover caricare le impostazioni da una partitura la volta successiva. In caso contrario, il sintetizzatore avrà le sue impostazioni originali di default nella vostra prossima sessione di MuseScore.
A destra nella finestra del sintetizzatore ci sono due cursori. Uno controlla il volume di riproduzione, l'altro controlla le opzioni del volume del metronomo incorporato. Come per tutto il resto dei controlli del sintetizzatore, tutte le modifiche fatte qui sono temporanee a meno che siano salvate nella partitura o salvate come nuova impostazione predefinita.
La scheda Effetti generali del sintetizzatore ospita l'unità di riverbero stereo Zita 1 e il compressore stereo SC4. I due slot "Effeto A" e "Effeto B," ntrambi con un elenco a discesa di effetti disponibili – tra cui la possibilità di impostare uno o entrambi i canali su "No Effect".
Per memorizzare una configurazione di effetti come l'opzione di default per il sintetizzatore, fare clic sul pulsante Reimposta come predefiniti . Se in seguito si modifica la messa a punto degli effetti, è possibile ripristinare tutte le impostazioni originali facendo clic sul pulsante Carica predefinito .
È possibile memorizzare una particolare configurazione degli effetti di una partitura con un clic sul pulsante Salva nella partitura ; o caricarli da una partitura con il pulsante Carica dalla partitura.
Il modulo di riverbero stereo Zita 1 onsente di simulare l'atmosfera di qualsiasi cosa, da una piccola stanza ad una grande sala. Pre-delay, tempo di riverbero e il tono del riverbero può essere regolato finemente utilizzando i controlli a condizione che:
Delay: Impostare un pre-delay per il riverbero di 20-100 ms.
Low RT60 (bassa frequenza tempo di riverbero): Utilizzare la manopola grigia per regolare il mid-range (50-1000 Hz) della banda a bassa frequenza che si desidera modificare: le manopole verdi regolano il tempo di riverbero (1-8 secondi) di questa banda di frequenza.
Mid RT60 (Mid-range reverb time): Regola il tempo di riverbero (1–8 secs) della banda di frequenza mid-range.
HF Damping: Regola la componente ad alta frequenza del riverbero. Aumentando questo valore aumenta la frequenza del punto di cut-off e rende il riverbero più brillante e più lungo.
EQ1: Consente di tagliare o enfatizzare (da -15 a +15) una banda di frequenza (midrange = 40-2K Hz) nella parte bassa dello spettro.
EQ2: Permette di tagliare o enfatizzare (da -15 a +15) una banda di frequenza (midrange = 160-10K Hz) nella parte alta dello spettro.
Output: Controlla la quantità di effetto applicato. "Dry" è pari a nessun effetto. "Wet" indica il 100% di riverbero. "Mix" il 50/50 di bilanciameno del segnale wet:dry.
Nota. EQ1 and EQ2 influenzerà solo il tono del riverbero, non il segnale dry (non processato).
Per configurare rapidamente una correzione degli effetti, impostare "Uscita" su"Mix" e regolare il comando "Mid RT60" per il tempo di riverbero desiderato. Poi mettere a punto l'effetto come spiegato sopra.
Per gli strumenti della Partitura in Do MuseScore utilizza l'accordatura standard del diapason: La4 = 440Hz di default. Il valore può essere modificato tramite la scheda Accordatura
del Sintetizzatore.
Come per tutte le altre impostazioni del sintetizzatore anche l'accordatura principale si riflette sulla riproduzione internamente a MuseScore ma non ha effetto sui file audio esportati (WAV, OGG, MP3) a meno che sia selezionata l'opzione Salva nella partitura
Nota: Si applica a tutti gli spartiti. Solo per la sessione corrente (l'accordatura si reimposta di default all'uscita da MuseScore). Si riflette sulla riproduzione internamente a MuseScore ma non ha effetto sui file audio esportati (WAV, OGG, MP3 e MIDI).
Nota: Si applica a tutti gli spartiti. Alla corrente sessione e successive (fino a quando la si modifica di nuovo). Ha effetto sulla riproduzione ma non viene esportata nei file audio (WAV, OGG, MP3, MIDI).
Nota: Si applica alla partitura caricata per la sessione corrente, utilizzando il pulsante Salva nella partitura. Le impostazioni possono essere richiamate nelle successive sessioni con il pulsante Carica dalla partitura. Ha effetto sulla riproduzione e sui file audio esportati (WAV, OGG, MP3, MIDI).
Le partiture supportano lo swing in riproduzione
Fare doppio clic sul testo Swing nella tavolozza Testo
Le impostazioni generali di swing (a livello di partitura) sono disponibili da Stile → Generale... → Partitura.
Di default lo Swing è disattivato. È possibile selezionare la frequenza di battimento.
Le impostazioni individuali dello swing sono disponibili tramite il tasto destro del mouse → Proprietà testo di accollatura → Impostazioni swing.
Se avete una partitura con il suono "swing" e "anche" e volete che questo si rifletta nella riproduzione:
Le proprietà del testo sono quelle dei marcatori di Tempo
Le Dinamiche sono simboli che indicano il volume di una nota o frase musicale. I simboli si trovano nella tavolozza dinamiche, sia nell'Area di lavoro Essenziale che nell'Avanzata:
Nota: Il volume complessivo di riproduzione della partitura può essere modificato utilizzando il cursore del volume nella finestra di dialogo Controlli di riproduzione o nel Sintetizzatore.
Per applicare una dinamica alla partitura, utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per ulteriori dinamiche utilizzare la tavolozza Generale (Shift+F9). È anche possibile creare una tavolozza personalizzata per futuri utilizzi.
Per creare un crescendo o decrescendo, vedere Forcelle.
Cliccare sulla dinamica per selezionarla e regolare la gamma dinamica da Ispettore—più alto per più forte, più basso per più piano.
Da Ispettore è possibile impostare i pentagrammi che saranno influenzati dalla dinamica. Per impostazione predefinita "Gamma dinamica" è impostato su "parte", il che significa che tutti i pentagrammi di uno strumento ne saranno influenzati. La modifica di questa impostazione in "pentagramma " limiterà la dinamica al solo pentagramma su cui è inserita. Modificando questo parametro su "Accollatura" tutti gli strumenti adotteranno questa dinamica.
Nell'area di lavoro Essenziale , ci sono otto opzioni nella tavolozza Dinamiche: ppp, pp, p, mp, mf, f, ff, fff.
In quella Avanzata ci sono tutte le precedenti dinamiche più: fp, sf, sfz, sff, sffz, sfp, sfpp, rfz, rf, fz, m, r, s, z, n.
Nella sezione Dinamica della Tavolozza Generale, ci sono tutte le precedenti più 6 opzioni addizionali: pppppp, ppppp, pppp, ffff, fffff, ffffff.
Qualsiasi dinamica può essere modificata dopo essere stata aggiunta alla partitura, proprio come testo ordinario. Vedi Modifica del testo.
Il capitolo precedente tratta il testo che influenza la velocità di riproduzione, ma ci sono molti altri tipi di testo disponibili in MuseScore: parole, simboli degli accordi, dinamiche, diteggiatura, basso figurato, intestazioni, marcatori di riferimento e molti altri. Tutti questi sono accessibili dal menu principale via Aggiungi → Testo.
Per brevi testi generici utilizzare testo di pentagramma o di accollatura. La differenza tra questi due tipi di testo è che si applicano rispettivamente ad un singolo spartito o all'intera accollatura. I due tipi di testo si comportano differentemente i fase di estrazione delle parti.
To add a text-based element to the score, use one of the following general methods:
Notes: (1) The exact method depends on the type of text you are adding (see Text). (2) For general-purpose text boxes attached to staves, see Staff and system text.
Every text-based element in the score has three levels of formatting:
This is the top level of formatting and affects all text elements in the score of a particular class. All staff text, for example has a unique text style, as do tempo markings, lyrics, chord symbols and so on. MuseScore comes with many predefined text styles, which can be customized, but you are also free to create your own.
To edit the text style of a class of elements, use any of the following methods:
Note: Changing a text style affects all text objects in the score which use that style.
See also, Text styles.
This is the next level down in the formatting hierarchy and affects the style of the text in one specific text object only. To edit the text properties for that object—and no other:
See also, Text properties.
While editing the actual text in a text element, you can also apply specific formatting to individual characters, using basic formatting options such as Bold, Italic, font, font size, subscript and superscript. To edit text:
See also, Text editing.
To position a text object, use any of the following methods:
Per entrare in modalità di modifica del testo ci sono diversi metodi:
Le opzioni di formattazione e di inserimento sono quindi essere accessibili dalla barra del testo nella parte inferiore della finestra.
In modalità modifica del testo, sono disponibili i seguenti comandi:
In modalità modifica del testo i seguenti tasti di scelta rapida possono essere utilizzati per accedere a determinati caratteri speciali:
Ctrl+Shift+B: Bemolle
Ctrl+Shift+F: Forte
Ctrl+Shift+H: Bequadro
Ctrl+Shift+M: Mezzo
Ctrl+Shift+N: Niente
Ctrl+Shift+R: Rinforzando
Ctrl+Shift+S: Sforzando
Ctrl+Shift+Z: Z
Si possono utilizzare i simboli di testo per inserire una semiminima, frazioni e altri simboli o caratteri speciali nel vostro testo. Nella barra del testo fare clic sull'icona , o premere F2 per aprire la finestra Caratteri Speciali
Facendo doppio clic su un elemento nella finestra di dialogo i caratteri speciali vengono immediatamente aggiunti al testo su cui è posizionato il cursore. Elementi multipli possono essere inseriti senza chiudere la finestra di dialogo, e, mentre è aperta si può anche continuare a digitare normalmente, eliminare i caratteri, inserire i codici di caratteri numerici, ecc.
Notare che non è possibile visualizzare la finestra caratteri speciali quando non si è in modalità di modifica del testo, e che questo non deve essere confuso con la voce di menu dallo stesso nome nella versione per macOS di MuseScore i
Tutti i tipi di testo hanno uno stile di base. Per esempio il testo del Titolo è centrato e utilizza caratteri grandi, il testo relativo al Compositore è più piccolo e allineato a destra. Per modificare gli stili del testo selezionare dal menù Stile → Testo... o fare clic destro su un testo e selezionare Stile del testo...
Durante la Modifica del testo è possibile fare delle modifiche a partire dallo stile di base.
Sono suddivise in due categorie
Testo :
Spiazzamento
Allineamento
Cornici
Questo sarà salvato con la partitura quindi non sarà disponibile in un altro file
È possibile applicarle sia alla partitura che alla parte visualizzate se si preme "Applica" e poi "OK".
Se siete in una delle parti della partitura è disponibile l'opzione "Applica a tutte le parti" utilizzando il relativo tasto prima di "OK", in modo da non dover modificare tutte le parti singolarmente.
se avete già modificato lo stile con un'altra versione di MuseScore, e volete che esso corrisponda a quello presente nella versione 2.0, sarà necessario resettare lo stile.
Per procedere: aprire Ispettore, selezionare il testo da resettare e fare clic su "Reimposta il testo a stile". Per reimpostare tutti i testi a stile: fare clic destro su un testo e scegliere l'opzione "Seleziona" poi "Tutti gli elementi simili...".
Per il testo generico utilizzare Testo di pentagramma o Testo di accollatura. La distinzione tra testo di accollatura e testo di pentagramma consiste nell’assegnazione ad un singolo pentagramma o all’intera accollatura. Questo è rilevante per l’estrazione parti: il testo di pentagramma apparirà solo nella parte che contiene lo strumento specifico cui il testo è collegato, mentre il testo di accollatura comparirà in tutte le parti. Inoltre, se si sceglie di nascondere i pentagrammi vuoti, il testo di pentagramma sarà nascosto come il pentagramma cui è applicato. Il Testo di accollatura non viene mai nascosto dalla funzione "nascondere i pentagrammi vuoti".
Il Testo di pentagramma è il testo testo di uso generale associato a un particolare pentagramma in una posizione particolare nella partitura. Per creare un testo di pentagramma scegliere una posizione, selezionando una nota o una pausa, e utilizzare l'opzione del menu Aggiungi → Testo → Testo di pentagramma, o utilizzare la scorciatoia Ctrl+T (Mac: ⌘+T). Viene visualizzata una piccola casella di testo e si può immediatamente iniziare a digitare. Si può uscire dalla casella di testo in qualsiasi momento (anche senza digitare nulla) premendo Esc.
Il Testo di pentagramma può, per esempio, essere usato per applicare indicazioni come "Solo" o "Pizzicato" ad un pentagramma nella partitura. A seconda delle istruzioni impartite al testo di pentagramma può essere modificata la riproduzione MIDI del pentagramma, nel punto di inserimento del testo, facendo clic con il tasto destro sul testo di pentagramma e selezionando Proprietà del testo del pentagramma ...
. Vedi Cambiamenti momentanei di suono (pizz., con sordino, etc.).
Il Testo di accollatura viene utilizzato quando si desidera applicare le indicazioni di testo a un intero sistema e non solo ad un pentagramma. Questo fa la differenza nell’estrazione parti, o se si decide di nascondere i pentagrammi vuoti. Per creare un testo di accollatura scegliere una posizione, selezionando una nota o una pausa, e utilizzare l'opzione del menu Aggiungi → Testo → Testo di accollatura, o utilizzare la scorciatoia Ctrl+Maiusc+T (Mac: ⌘+Maiusc+T). Viene visualizzata una piccola casella di testo e si può immediatamente iniziare a digitare. Si può uscire dalla casella di testo in qualsiasi momento (anche senza digitare nulla) premendo Esc.
I Simboli degli accordi si inseriscono selezionando una nota e premendo Ctrl+K (Mac: ⌘+K). Si crea così un oggetto di testo "Nome accordo" per il nome dell'accordo.
i simboli degli accordi possono essere inseriti e modificati proprio come normale testo. Diesis e bemolle si inseriscono nel modo seguente:
Nota: Dopo aver digitato il simbolo dell'accordo il carattere assumerà automaticamente il formato corretto: un "#" o "b" si trasformerà nel correttto simbolo di diesis o bemolle. Non cercate di utilizzare gli attuali segni di diesis o bemolle o MuseScore non li interpreterà correttamente.
Dopo aver immesso un simbolo accordo è possibile:
Un simbolo accordo esistente può essere modificato come testo normale. Vedi [node: 35996, title="Modifica del testo"]
Notare che per gli accordi semidiminuiti potete naturalmente anche inserire delle abbreviazioni come mi7b5 e saranno resi in questo modo invece di utilizzare il & oslash;
È inoltre possibile utilizzare le estensioni e alterazioni come b9 o #5, sus, alt, e no3. È possibile indicare inversioni e accordi barrati utilizzando notazioni come C7/E. È possibile utilizzare parentesi e virgole all'interno dei simboli degli accordi e si può anche racchiudere un intero simbolo di accordo tra le parentesi.
L'aspetto del testo Simboli degli accordi testo può essere modificato nella finestra Stile del testo. (Tasto destro del mouse su qualsiasi simbolo accordo e scegliere Stile del testo ... ).
Le opzioni di formattazione per i Simboli degli accordi sono disponibili nel menùStile → Generale... → Simboli degli accordi, Schemi tastiera. Le proprietà regolabili sono elencate sotto le seguenti voci:
MuseScore supporta due stili principali di simboli accordo: Standard e Jazz. È possibile scegliere tra questi utilizzando i pulsanti di scelta.
Nello stile standard, gli accordi sono resi in modo semplice, con il tipo di carattere determinato dal vostro stile di testo per i simboli degli accordi.
Nello stile Jazz, il tipo di carattere MuseJazz viene utilizzato per un aspetto più simile al testo scritto a mano, ed apici e altre formattazioni sono resi altrettanto bene
Lo stile Jazz è selezionato per impostazione predefinita se si utilizza uno dei modelli Jazz.
Il terzo pulsante è per lo più per la compatibilità con i vecchi spartiti. È possibile utilizzarlo anche per specificare il percorso del file dei propri accordi personalizzati. Questi possono essere creati copiando uno dei file standard e leggendo la relativa documentazione sulla loro struttura. Questo è raccomandato solo per gli utenti avanzati e non vi è alcuna garanzia che questi file saranno supportati in futuro.
Per impostazione predefinita MuseScore utilizza le lettere per i simboli accordo. Per gli utenti di regioni dove si usano altri schemi MuseScore prevede i seguenti controlli:
Ci sono inoltre le opzioni per controllare le maiuscole. Di default, MuseScore trasforma in maiuscole automaticamente tutti i nomi delle note, come indicato sopra, precedentemente inserite come maiuscole o minuscole. Tuttavia, è possibile anche scegliere altre opzioni automatizzate:
È anche possibile disattivare l'automatismo completamente, in questo caso i nomi saranno visualizzati come digitati.
Le informazioni di posizionamento nello stile di testo vengono onorate normalmente, in modo da compensare l'allineamento orizzontale/verticale del testo, se necessario. Tuttavia, nella finestra di dialogo, ci sono i controlli per lo spiazzamento
Nota:Oltre alle impostazioni descritte qui, la posizione di default dei simboli di accordi applicati è determinata anche dalle impostazioni del menù Stile del testo. L'effetto è cumulativo.
Inserire il numero della posizione di capotasto su cui si desidera visualizzare gli accordi sostitutivi, tra parentesi, dopo aver inserito tutti i simboli di accordo nella partitura.
I simboli per la diteggiatura dei vari strumenti si trovano nella tavolozza Diteggiatura, nell'area di lavoro Avanzata
Per la tastiera si utilizzano i simboli 1–5 che rappresentano le dita delle mani sinistra e destra. La chitarra utilizza i numeri 0–4 per le dita della mano sinistra (T è utilizzato occasionalmente per il pollice); la diteggiatura della mano destra, per chitarra, è indicata dalle lettere p, i, m, a, c; e le corde sono indicate da numeri inscritti in cerchi. Gli ultimi cinque simboli sono usati per la diteggiatura del liuto nella musica storica.
Per aggiungere un simbolo diteggiatura a una nota:
Per aggiungere i simboli diteggiatura a una serie di note:
Quando la diteggiatura viene aggiunta ad una nota, il simbolo rimane evidenziato, in modo da poterlo regolare subito.
Regolare la posizione del simbolo
Utilizzare uno dei seguenti metodi:
Per spostare più di un simbolo
Per riportare un simbolo nella sua posizione predefinita selezionarlo e premere Ctrl+R
La Diteggiatura è una forma di simbolo di testo e può essere modificata e impostata come di consueto. Un clic con il tasto destro mostra le opzioni disponibili.
Alcuni esempi:
Le sillabe possono essere collegate alle successive dal trattino basso Shift+_ per annotare un melisma:
Si inserisce così: soul, Maiusc+___ To Esc.
Digitando ripetutamente - si avanzerà alle note successive, verrà mostrato un solo trattino e a sillaba sarà allineata a destra sotto alla prima nota, in modo analogo al melisma dell'esempio sopra.
Due sillabe sotto una nota possono essere unite con il simbolo di Sinaléfe, una specie di piccola legatura
Cliccare nella barra degli strumenti di testo, nella parte bassa dello schermo, sull'icona o premere F2 per aprire la finestra Caratteri Speciali. La sinaléfe è il penultimo simbolo (U+203F ‿ "undertie"). La sinaléfe sarà uniformemente centrata separando le sillabe con due spazi e inserendola dopo il primo.
Per l'esempio "e͜ A" qui sopra:
Non tutti i set di caratteri includono la sinaléfe. Per verificare quali di essi la prevedono, sul vostro computer, scorrere la "fontlist" ((cercando qualsiasi carattere che mostri un trattino curvo invece di un rettangolo bianco). L'allineamento del carattere varia a seconda del font.
Le parole sono un normale testo cui si può applicare la consueta modifica del testo con l'eccezione di pochi caratteri. Se si desidera inserire uno spazio, un trattino o un trattino basso (underscore) all'interno di una sillaba utilizzare le seguenti scorciatoie:
I Numeri di chiamata sono utilizzati per identificare i punti specifici di una partitura per facilitare le prove. Sono tipicamente lettere consecutive o numeri (A, B, C ..., o 1, 2, 3 ...), o contengono il numero della battuta cui sono collegati (anche se sono generalmente più grandi dei semplici numeri della battuta, spesso in grassetto e/o inscritti in una cornice). Qualunque sia la vostra scelta MuseScore può visualizzare automaticamente le lettere o i numeri appropriati per ogni numero di chiamata. Possono essere utilizzati anche come segnalibri cui si può immediatamente arrivare durante la creazione di una partitura di molte pagine (vedi→sotto).
Il modo più semplice per aggiungere un Numero di chiamata è quello di cliccare su una nota (o pausa) all'inizio di una sezione di prova e utilizzare la scorciatoia da tastiera Ctrl+M (Mac: Cmd+M), o usare il menù Aggiungi → Testo → Numero di chiamata: poi immettere il testo desiderato.
In alternativa, selezionare una nota, aprire la tavolozza Testo, e fare doppio clic sull'icona [B1] del numero di chiamata: la lettera o il numero corretto vengono inseriti automaticamente, secondo le seguenti regole:
Il primo Numero di chiamata inserito sarà etichettato "A," il secondo "B," il terzo "C," e così via. Se si desidera utilizzare un formato diverso (minuscolo, numero o numero di battuta), modificare il primo marcatore prima di aggiungere il secondo. I marcatori aggiunti successivamente seguono il formato del precedente.
Se si aggiunge (dalla tavolozza) un marcatore tra due preesistenti marcatori alfabetici , un "1" viene aggiunto al nome del nuovo marcatore: quello aggiunto tra le lettere "C" e "D" diventerà "C1"," e così via.
Analogamente, se si aggiunge un nuovo marcatore tra due numerici , una "A" verrà aggiunta: quello aggiunto tra i numeri "3" e "4" diventerà "3A" e così via. In seguito, potrete sequenziare automaticamente i marcatori, se necessario (vedi→sotto).
Per creare una serie basata sul numero di battuta, il primo marcatore deve essere modificato (prima di crearne un secondo) in modo da coincidere con il numero di battuta cui è collegato. (Se il numero del marcatore è diverso dal numero di battuta, quelli successivi assumeranno un ordine numerico.)
MuseScore permette all'utente di riordinare automaticamente una serie di numeri di chiamata se sono fuori sequenza per qualsiasi motivo. Utilizzare il seguente metodo:
MuseScore rileva automaticamente la sequenza in base al primo marcatore nella selezione—tutti quelli nella selezione saranno modificati di conseguenza. Sono possibili le seguenti sequenze:
Potete raggiungere un determinato numero di chiamata con Ctrl+F per aprire la casella Cerca, poi inserire il nome del numero di chiamata. Il primo carattere dovrà essere una lettera per essere trovato: i caratteri successivi possono essere lettere o numeri.
Nota: Se nella barra di ricerca sono inseriti solo numeri, il programma presuppone che si stia cercando un numero di battuta. Vedere Visualizzazione e navigazione: Trova..
I Numeri di chiamata sono un genere di Testo di Pentagramma. Appaiono su ogni parte e sulla partitura. Le pause di battuta vengono automaticamente interrotte prima e dopo un numero di chiamata
Per impostazione predefinita i numeri di chiamata sono in grassetto, in grande dimensione del carattere, ed inscritti in cornici con angoli arrotondati. Tutti gli elementi del loro aspetto possono essere modificati a livello globale tramite lo Stile del testo del Numero di chiamata.
Finita la partitura si può stamparla stamparlo. Ma si vuole migliorarne l'aspetto. Questa pagina descrive molti modi diversi, e come lavorano insieme.
Nota: Qui le opzioni saranno quasi sempre applicate a tutti gli elementi della partitura cui si riferiscono, alcune opzioni possono essere applicate individualmente con Ispettore e proprietà degli elementi ad uno o a una selezione di elementi...
Si potranno di impostare l'unità di scala e di margine. Questo è il modo principale per influenzare tanto l'impaginazione che molti altri elementi influenzati da questo fattore. Può essere espresso in mm o pollici (es).
Ampiezza spazi pentagramma→ Spazio pentagramma
Questa è la dimensione dello spazio tra 2 linee di un pentagramma. Poiché le note si adattano in questo spazio controlla anche la dimensione delle teste delle note. Dal momento che la musica è proporzionale alle dimensioni delle note, questo riguarda anche gambi della nota, alterazioni, chiavi e molto altro. Viene indicato con sp in molte altre impostazioni (esempio: distanza accollature "9.2sp"). Così modificando il parametro "Spazio pentagramma" molte altre impostazioni cambiano proporzionalmente.
Per questo motivo talvolta è anche definito "scala".
La modifica della scala può modificare il numero di accollature per pagina, a causa della "soglia riempimento pagina" (vedi sotto). Per visualizzare gli effetti delle modifiche alla scala senza interferenze, impostare la "soglia riempimento pagina" a100%.
Area stampabile → Margini
Da qui si impostano i margini della pagina. Per visualizzare i margini della pagina nella partitura sullo schermo andare su Visualizza → Margini pagina e selezionare (mettere la spunta).
Nota: Si possono avere margini differenti sulle pagine pari e dispari. E si possono vedere in anteprima con il navigatore, appena a destra della finestra.
Dimensioni pagina
È possibile selezionare il formato di carta da utilizzare, con il nome (Letter, A4 ...) o con l'altezza e la larghezza in mm o pollici (es). Quello di default dipende dal vostro paese.
Ci sono due caselle selezinabili: Orizzontale (se non c'è la spunta sarà applicato il formato verticale), e fronte retro (come pari e dispari). Notare che se fronte retro saranno modificabili solo i margini delle pagine dispari ma tali modofiche saranno poi applicate a tutte le pagine
Numero prima pagina
Imposta il numero della prima pagina della singolapartitura
I numeri di pagina Inferiori a 1 non verranno stampati, così ad esempio un -1 comporterà che la prima e la seconda pagina non vengano numerate e la terza sia la pagina numero 1.
Applica a tutte le parti
Quando si modifica una parte della partitura (quando è attiva la scheda della parte quando, si accede a questa finestra di dialogo, piuttosto che quella della partitura, che è quella più asinistra), questo pulsante permette di applicare la modifica a tutte le parti in una volta.
È possibile selezionare le battute, poi ampliarle in modo che ce ne siano meno su un'accollatura ("Aumenta larghezza impaginazione"), o comprimerle perl'effetto contrario ("Diminuisci larghezza impaginazione").
Da qui potete creare le Pause di battuta e se nascondere i pentagrammi vuoti. Queste opzioni possono influenzare significativamente le dimensioni dello spartito; Nascondi pentagrammi vuoti è utile per condensare lo spartito. È inoltre possibile specificare la dimensione minima e la durata minima delle pause di battuta.
"Nascondi il nome dello strumento, se ce n'è solo 1" può essere un valido metodo per risparmiare spazio nelle Parti (o nello spartito per il solista) dato che non scriverà il nome dello strumento all'inizio del pentagramma.
È inoltre possibile modificare il tipo di carattere musicale per testo e simboli. Ci sono 3 tipi di carattere musicali disponibili (per i simboli utilizzati nei pentagrammi): Emmentaler, Gonville, e Bravura. Ci sono 4 font di testo musicale disponibili (per l'uso in testi come dinamiche, indicazioni di tempo, ecc): Emmentaler, Gonville, Bravura e MuseJazz. Di questi Emmentaler è quello predefinito e Bravura quello più completo.
(Per cambiare il font del testo e le proprietà vedere Stile del testo)
Alcune opzioni sono specifiche per l'early music, e riproduzione swing.
Qui ci sono un molte opzioni che possono influenzare la vostra impaginazione. Le caselle selezionabili che possono influenzare l'impaginazione riguardano il mostrare o meno elementi di cortesia (armatura di chiave, unità di tempo e chiavi). Si può anche determinare la presenza di questi tre elementi in ciascuna accollatura.
Interazione della musica con i margini delle pagine
Altre distanze musicali
Margine parole
Margine cornice verticale
Soglia di riempimento ultima accollatura
È possibile visualizzare il contenuto di metadati di una partitura (vedi Informazioni sullo spartito) in un'intestazione o piè di pagina. Per creare un'intestazione o piè di pagina per una partitura con parti collegate, assicurarsi che sia attiva la scheda della partitura. Per creare un'intestazione o piè di pagina per una singola parte, deve essere attiva la scheda della parte.
Se si passa con il mouse sopra la zona del testo dell'intestazione o piè di pagina, verrà visualizzato un elenco di macro, che mostrano il loro significato, così come i metadati esistenti e il loro contenuto.
È possibile modificare intestazioni e piè di pagina sulle pagine pari e dispari.
È anche possibile decidere se e quanto debbano appaiono numeri delle battute.
Nota: Si possono avere diversi testi sulle pagine pari e dispari.
Graffe
Vedi Graffe
Imposta la spaziatura e i margini della battuta. La spaziatura e la larghezza minima della battuta sono le chiavi per controllare il numero di battute per rigo. La modifica delle altre impostazioni sarebbe inusuale.
Per modificare le stanghette all'inizio del pentagramma o di più pentagrammi
Ridimensionare le stanghette della dimensione del pentagramma: Vedi Barline adjustment possibilities
Sono inoltre disponibili le percentuale di spessore e distanza , ma modificarle sarebbe inusuale.
Usando questa tavolozza, è possibile scegliere dove posizionare interruzioni di pagina, linea o di sezione, o aumentare la distanza tra due pentagrammi o singole accollature che utilizzano gli spaziatori. Alcuni decidono queste impostazioni prima, e altri alla fine, dopo aver modificato le impostazioni globali.
Per inserire un'interruzione di pagina, trascinarla fino a una misura. Per inserire una interruzione di linea trascinarla fino all'ultima battuta che si desidera su quel rigo. Per avere lo stesso numero di battute per diverse accollature, selezionarle e utilizzare Modifica → Strumenti → Aggiungi/rimuovi interruzioni di riga.Se alcune battute finiscono da sole sul rigo o sulla pagina, ridurre la scala, o utilizzare Impaginazione → Aumenta/Diminuisci larghezza battuta.
Vedi anche Break or spacer.
Distanza e spessore di una nota e relativi elementi (gambo, tagli addizionali, punti, alterazioni). La modifica di queste impostazioni sarebbe inusuale.
È possibile scegliere tra Serif e Chiave standard per le vostre tablature.
Qui ci sono proporzioni altezza per distanza dalla nota, spessore della linea e gancio.
La modifica di queste impostazioni sarebbe inusuale.
Imposta la dimensione proporzionale di "piccolo" per note e note di abbellimento. La modifica di questo parametro sarebbe insolita.
Il pulsante riporta l'impostazione al valore originale.
Consente di modificare l'aspetto e altre caratteristiche.
Vedi anche Schemi tastiera
Opzioni per i font del basso continuo, Stile e allineamento.
Vedi anche Basso continuo
Posizione delle articolazioni rispetto a note e pentagrammi
Opzioni per i naturali al variare della tonalità
È possibile modificare la spaziatura tra le note nella partitura con i seguenti passaggi.
Nota: potrebbe essere necessario eliminare e quindi reinserire le legature di valore, a volte non correttamente ridisegnate
Con il pulsante Applica è possibile vedere (senza chiudere la finestra) quali sono le modifiche apportate.
OK salverà le modifiche apportate nello spartito e chiuderà la finestra.
Dalla scheda di una parte, mentre si modificano impaginazione e formattazione, è possibile utilizzare il pulsante Applica a tutte le parti per applicare tutte le modifiche (anche da Impaginazione → Impostazioni pagina... che da Stile → Generale...) e le nuove impostazioni a tutte le parti in un solo clic.
È possibile, dopo averlo definito, salvare il vostro stile per applicarlo con facilità a tutti gli spartiti.
*.mss
Nota: è possibile definire uno stile preferito per spartiti e parti Preferenze sezione spartito
Style → General → Measure allows you to adjust the distance between various items within measures.
If you change a measure style property (see image above), MuseScore automatically adjusts the score to maintain the correct spacing between notes and rests according to best music engraving practice. It will also correctly reposition any elements attached to notes or rests, such as fingerings, dynamics, lines etc.
All settings related to measure width and note spacing are minimum values. Measures are automatically stretched, if necessary, to maintain existing page margins.
All the properties listed below use the staff space (abbreviated to "sp") as the basic unit of measurement. See Page settings: Scaling for more details.
Minimum measure width
Sets the minimum horizontal length of measures. In measures containing very little content (e.g., a single whole note or whole measure rest), the measure will only shrink as far as this minimum.
Spacing (1=tight)
Condenses or expands the space after notes or rests. This setting thus affects not only space between notes but also between the last note and the ending barline. For the space between the beginning of the measure and the first note or rest, see Barline to note distance (below).
Note: Changes to an individual measure's Stretch (under Layout → Increase Stretch, Decrease Stretch) are calculated after, and proportional to, the global Spacing setting.
Barline to note distance
Sets the distance between the barline which begins a measure and the first note or rest in that measure. For the initial measures of systems, which start with clefs instead of barlines, use Clef/key right margin (below).
Barline to grace note distance
Sets the distance between a barline and a grace note that occurs before the first actual note in a measure (independently of the "Barline to note distance" setting).
Barline to accidental distance
Sets the distance between a barline and an accidental placed before the first note in a measure (independently of the "Barline to note distance" setting).
Note to barline distance
(To be added).
Minimum note distance
Specifies the smallest amount of space MuseScore will allow after each note (depending on other factors, more space may be allowed).
Clef left margin
Sets the distance between the very beginning of each line and the clef. (This option is rarely needed.)
Key signature left margin
Sets the distance between the key signature and the clef preceding it.
Time signature left margin
Sets the distance between the time signature and the key signature or clef preceding it.
Clef/key right margin
Sets the distance between the material at the beginning of each line (such as the clef and key signature) and the first note or rest of the first measure on the line. (Note that, although not named in the option, if a time signature is present, it is the element from which the spacing begins.)
Clef to barline distance
Sets the distance between a barline and a clef change preceding it.
Multi-measure rest margin
Sets the distance between a multi-measure rest and the barlines on either side.
Staff line thickness
Sets the thickness of the lines of the staff, which allows you to make the staff thicker and darker, if you need greater visibility on your printouts.
Impaginazione → Impostazioni pagina... (Stile → Generale...) consente di modificare l'impaginazione e la formattazione di una partitura. La finestra di dialogo gestisce le opzioni generali di formattazione tra cui Dimensione pagina, Area stampabile, e Ampiezza del pentagramma (Spazio pentagramma). Impostazioni pagina è il primo strumento da utilizzare per aumentare o diminuire le dimensioni della partitura.
Qui è possibile selezionare il formato della carta, in base al nome standard (ad esempio, Lettera o A4), oppure specificando l'altezza e la larghezza in mm o pollici (utilizzare i pulsanti di opzione per scegliere l'unità di misura da utilizzare). La dimensione iniziale, predefinita, della pagina dipende dalla vostra localizzazione, in Italia, il formato carta A4 è di serie.
Si può anche scegliere di formattare la pagina in orientamento Orizzontale (deselezionare la casella di controllo per ottenere il formato Verticale ), ed è possibile utilizzare l'opzione Fronte-retro (ad esempio, in formato libro, con margini diversi per pagine pari e dispari vedere sotto).
Le impostazioni Margini pagina pari e Margini pagina dispari consentono di definire l'area di stampa delle pagine. Oltre che modificare i margini attorno alla partitura sulla pagina, altre impostazioni, come ad esempio le posizioni di intestazioni e piè di pagina, sono calcolate rispetto ai margini qui definiti.
Se si seleziona la casella di controllo "Fronte-retro" in "Dimensione pagina", è possibile impostare i margini in modo differente per le pagine pari e dispari. Altrimenti, se un solo set di margini viene modificato, si applicherà a tutte le pagine.
Per visualizzare i margini della pagina nella partitura sullo schermo (anche se non sulla stampa), utilizzare Visualizza → Mostra margini pagina.
Spazio pentagramma (sp) è la dimensione dello spazio tra due righe di un pentagramma (o un quarto delle dimensioni dell'intero pentagramma di cinque linee). Poiché le note si adattano a quello spazio, esso controlla anche la dimensione delle teste delle note, come, proporzionalmente, la dimensione degli steli, delle alterazioni, chiavi ecc. Inoltre, molte altre opzioni di formattazione sono definite in termini di sp inteso come unità di misura (es. 5.0sp). Poichè la modifica della dimensione spazio pentagramma ha un effetto proporzionale su quasi tutto, è a volte chiamato anche scala.
Nota: La modifica della scala non modifica sempre il numero di sistemi per pagina, perché la distanza del sistema può variare tra limiti fissati da "distanza minima tra accollature" e "distanza massima tra accollature" (vedi Stile → Generale... → Pagina).
Numero prima pagina
Imposta il numero della prima pagina della specifica partitura.
Un numero inferiore a 1 non sarà stampato, così ad esempio -1 darà come risultato che la prima e la seconda pagina non saranno numerate e la terza diventerà la pagina 1.
Applica a tutte le Parti
Quando si modifica una parte della partitura (che significa selezionare la finestra di dialogo mentre si utilizza la scheda di una parte piuttosto che quella dell'intera partitura, che è la prima a sinistra), il pulsante Applica a tutte le Parti permette di applicare la modifica a tutte le parti simultaneamente.
Le interruzioni di pagina, le interruzioni di riga (interruzioni di accollatura) e le interruzioni di sezione possono essere inserite nella partitura trascinando il simbolo corrispondente dalla tavolozza a una zona vuota di una battuta o di una cornice orizzontale. L'interruzione sarà posizionata dopo questa battuta o cornice. I simboli di interruzione sono visibili in azzurro sullo schermo ma non appaiono nella stampa.
Le interruzioni di accollatura all'interno di una battuta sono a volte necessarie (specialmente negli inni a strofe o lieder). Per esempio se si vuole dividere una battuta di 4/4 in una di 3/4 e una di 1/4 in levare si devono creare due battute distinte di minor durata. Per i dettagli vedi Operazioni sulle battute: Dividere e unire.
Gli spaziatori si usano per aumentare la distanza tra due pentagrammi contigui o accollature. Trascinare il simbolo dalla tavolozza al di sopra della battuta nell'area dove si desidera avere più spazio Fare doppio clic sullo spaziatore e trascinare la "maniglia" con il mouse per modificare le dimensioni del distanziatore.
Per aumentare lo spazio tra i pentagrammi in tutta la partitura utilizzare le impostazioni dello Stile Generale. I distanziatori servono per le modifiche in punti specifici.
In alcune occasioni è necessario eliminare interruzioni e spaziatori. Per eliminare interruzioni e spaziatori:
L'interruzione di sezione può essere utilizzata per esempio per separare i movimenti in un concerto.
Può essere utilizzato sia con la riga che con la pagina. Ripristina anche il numero di battuta a 1. Così, come nella prima battuta della partitura, nessun numero appare sulla prima battuta dopo l'interruzione se configurato in questo modo (vedi Proprietà delle battute).
Se si cambia Unità di Tempo o Armatura di chiave all'inizio della nuova sezione, non ci sarà l'indicazione 'di cortesia' al termine dell'ultima battuta precedente. Vedere l'esempio seguente :
L Cornici forniscono lo spazio vuoto al di fuori delle normali battute. Possono anche contenere testo o immagini. MuseScore utilizza tre tipi di cornici: Orizzontale, Verticale e Testo:
Le cornici orizzontali sono usate per creare un'interruzione in un sistema. La larghezza della cornice inserita è regolabile, l'altezza è uguale all'altezza del sistema. (Notare che la 'larghezza negativa' delle cornici orizzontali - creata trascinando la maniglia oltre il confine a sinistra della cornice - non è attualmente riselezionabile) Il loro utilizzo include:
Per aggiungere uno o più oggetti di testo o immagini alla cornice fare clic destro su di essa e selezionare Aggiungi → Testo o Aggiungi → Immagine.
Una cornice orizzontale può essere inserita anche in una Cornice verticale o Cornice di testo facendo clic destro sulla cornice e selezionando Aggiungi → Inserisci cornice orizzontale. Essa è allineata a sinistra automaticamente e riempie l'intera cornice verticale. Fare doppio clic sulla cornice permette di regolarne la larghezza utilizzando la maniglia di modifica. Per allineare a destra, trascinarla attraverso la cornice verticale usando il mouse, dopo averla reso prima più piccola. Un singolo clic sulla cornice consente di modificarne i diversi parametri in Ispettore:
Spazio vuoto a sinistra: ?
Spazio vuoto a destra: ?
Larghezza: Regola la larghezza cornice.
Le cornici verticali creano spazi vuoti, prima o dopo i sistemi. Esse possono contenere uno o più oggetti di testo e/o immagini. L'altezza è regolabile e la larghezza pari alla larghezza del sistema.
Una cornice verticale viene creata automaticamente all'inizio della partitura - mostra titolo, sottotitolo, compositore, autore dei testi, ecc. - quando si riempiono in campi delle informazione presenti nel Creazione guidata nuova partitura.
Se la partitura non dispone di una cornice verticale all'inizio, ne viene creata una automaticamente quando si fa clic su uno spazio vuoto e si selezionaTesto → Titolo/sottotitolo/compositore/paroliere.
La selezione di una cornice consente di regolarne i vari parametri nell'Ispettore:
Spazio vuoto superiore: Regola distanza tra cornice ed elemento superiore (i valori negativi non sono attualmente supportati).
Spazio vuoto inferiore: Regola distanza tra cornice ed elemento inferiore (i valori negativi sono supportati).
Altezza: Regola l'altezza della cornice
Margine sinistro: Sposta a destra gli oggetti di testo allineati a sinistra
Margine destro: Sposta a sinistra gli oggetti di testo allineati a destra
Margine superiore: Sposta in basso gli oggetti di testo allineati in basso (vedi anche Stile → Generale... → Pagina).
Margine inferiore: Sposta in alto gli oggetti di testo allineati in basso (vedi anche Stile → Generale... → Pagina).
Un doppio clic sulla cornice verticale consente di modificarne l'altezza utilizzando la maniglia di modifica. Utile per regolare lo spazio tra sistemi particolari.
Un clic destro sulla cornice porta in primo piano un menù che permette di creare un oggetto all'interno della cornice: questo può essere il testo (Titolo/sottotitolo/compositore/paroliere e nome della Parte), un' immagine o una cornice orizzontale. È possibile creare il numero di gli oggetti deiderati all'interno di una cornice. Ogni oggetto può essere spostato e impostato indipendentemente dagli altri. Gli oggetti di testo possono essere posizionati all'interno o all'esterno dei confini dela cornice.
Ogni oggetto di testo creato all'interno della cornice può essere spostato con un clic del tasto sinistro e trascinando (utilizzare i tasti Ctrl o Maiusc per vincolare il movimento in orizzontale o verticale). È inoltre possibile fare clic sull'oggetto di testo e apportare modifiche a colore, visibilità, spiazzamento orizzontale e verticale nell'Ispettore. Cliccando col tasto destro su un oggetto di testo si apre un menù che consente di applicare uno stile unico per il testo ( "Proprietà del testo") o di modificare lo stile generale per quella classe di oggetti ("Stile testo").
Una cornice di testo appare come una cornice verticale - e condivide alcune delle sue caratteristiche - ma è specificamente progettata per consentire all'utente di inserire il testo rapidamente e facilmente: non appena la cornice è stata creata l'utente può iniziare a digitare. A differenza della cornice verticale, è consentito un solo oggetto di testo per cornice, l'altezza si adatta automaticamente al contenuto e non c'è la maniglia di regolazione dell'altezza. La selezione della cornice (non dell'oggetto di testo) consente di modificare vari parametri in Ispettore:
Spazio vuoto superiore: Regola distanza tra cornice ed elemento superiore (i valori negativi non sono attualmente supportati).
Spazio vuoto inferiore: Regola distanza tra cornice ed elemento inferiore (i valori negativi sono supportati).
Altezza: Non è applicabile alle cornici di testo.
Margine sinistro: Sposta a destra gli oggetti di testo allineati a sinistra
Margine destro: Sposta a sinistra gli oggetti di testo allineati a destra
Margine superiore: Sposta in basso gli oggetti di testo allineati in alto
Margine inferiore: Sposta in alto gli oggetti di testo allineati in basso
È inoltre possibile fare clic sull'oggetto di testo e apportare modifiche al colore, la visibilità, offset orizzontale e verticale nellì Ispettore
Le cornici possono essere inserite o aggiunte dal menù Aggiungi.
Per inserire una cornice, selezionare una battuta e scegliere dal menù Aggiungi → Cornice. La cornice viene inserita prima della battuta selezionata. Per aggiungere una cornice alla fine della partitura non è necessario selezionare una battuta. Scegliere la cornice da aggiungere dal menù Aggiungi → Cornice.
Selezionare la cornice e premere Canc.
È possibile utilizzare Immagini per illustrare spartiti, o aggiungere i simboli che non sono inclusi nelle tavolozze. MuseScore supporta i seguenti formati:
Utilizzare una delle seguenti opzioni:
Per modificare la larghezza/altezza di un'immagine, fare doppio clic su di essa e trascinare una qualsiasi delle maniglie. Se si desidera regolare la larghezza o l'altezza separatamente, deselezionare prima "Blocca rapporto d'aspetto" nella finestra di dialogo Ispettore.
È possibile regolare la posizione di un'immagine semplicemente trascinandola.
Cattura immagine consente di creare frammenti di immagini di spartiti. Può essere attivata con il pulsante attiva/disattiva acquisizione immagine .
Nella modalità di acquisizione di immagini, un rettangolo di selezione può essere generato con Maiusc + trascinamento del mouse.
Il rettangolo di selezione può essere spostato con il mouse, o ridimensionato spostando una delle otto maniglie.
Dopo aver specificato il rettangolo di selezione del frammento immagine che si vuole generare, fare clic destro nel rettangolo per aprie la finestra del menu contestuale:
Il salvataggio nel formato PNG genera questo file:
Se si salva il frammento in "modalità di stampa", apparirà come un ritaglio della partitura come sarebbe stampata. In "Modalità di cattura dell'immagine", l'immagine sarà simile alla partitura sul vostro schermo (incluse interruzioni di linea, marcatori, pause, ecc.) che non vengono stampati (esempio a 100dpi ):
Quando si seleziona e si trascina un elemento
A destra delle finestre per lo spiazzamento, nell'Ispettore ci sono due pulsanti aggancia alla griglia:
Quando Aggancia alla griglia è attivato, è possibile trascinare l'elemento con incrementi di 0,5 sp. unità, e la posizione quando si trascina sarà sempre all'unità di spazio 0,5 sp. più vicina.
MuseScore è dotato di supporto per il lettore dello schermo libero e open source NVDA screen reader per Windows. Al momento non c'è supporto per gli altri lettori come Jaws per Windows, o VoiceOver per macOS.
Questo documento è scritto per gli utenti non vedenti e ipovedenti di MuseScore 2.0.1 Non è destinato a fornire una descrizione completa di tutte le caratteristiche di MuseScore; vi consigliamo di leggere congiuntamente la normale documentazione di MuseScore. Comunque data il continuo sviluppo di MuseScore 2.0.1 la documentazione non è ancora completa.
Questo documento si applica a qualsiasi nightly build recente (dal 1 novembre 2014). Le funzioni di accessibilità sono state introdotte con la versione Beta 1 dell'agosto 2014, ma ci sono stati un gran numero di correzioni e miglioramenti da allora, sia in materia di accessibilità che di funzionalità di base. Le funzioni in questo documento sono state testate su Windows con NVDA. Altri lettori di schermo e altri sistemi operativi possono funzionare in modo diverso, o non funzionare.
In questo momento MuseScore 2.0.1 è in gran parte accessibile come lettore di partiture, non altrettanto per la composizione delle partiture. Quindi questo documento è focalizzato sulle caratteristiche di lettura della partitura e accenna solamente alla compilazione.
Quando si esegue MuseScore per la prima volta, si consiglia di disabilitare in modo permanente la Finestra di Avvio. Per prima cosa chiudere la finestra di avvio, pio dal menù Modifica (Alt+E), selezionare Preferenze e deselezionare la casella Mostra finestra di avvio. Premere applica e OK e chiudere la finestra preferenze
L'interfaccia utente di MuseScore funziona come altri programmi di notazione, o altri programmi di testo in genere. Ha una sola finestra principale del documento in cui lavorare su una partitura. All'interno di questa finestra MuseScore supporta le schede multiple. Supporta anche una visione a schermo diviso per permettervi di lavorare con due documenti alla volta, e si possono avere più schede in ogni finestra.
Oltre alla finestra della partitura MuseScore ha una barra dei menù da cui è possibile accedere, tramite scorciatoie, ai sottomenù:
Tra questi e il menù File quello di maggior interesse quando si usa MuseScore come lettore di partiture. Una volta che si apre un menù, possono essere necessarie diverse pressioni dei tasti Su o Giù prima che tutto sia letto correttamente.
Ci sono anche una serie di barre degli strumenti, tavolozze e sottofinestre all'interno MuseScore, ed è possibile scorrere ciclicamente i relativi controlli utilizzando Tab (o Maiusc+Tab per spostarsi all'indietro attraverso questo stesso ciclo). Al primo avvio di MuseScore, o all'apertura di una partitura, l'attenzione dovrebbe essere focalizzata sulla finestra della partitura. La pressione di Tab vi porta a una barra degli strumenti che contiene una serie di pulsanti per le operazioni come Nuovo, Apri, Riproduci e così via. Tab ometterà i pulsanti che non sono attualmente attivi. I nomi e le scorciatoie (se applicabili) per questi pulsanti devono essere letti da screen reader.
Dopo aver esplorato i pulsanti della barra degli strumenti la successiva finestra che Tab illustrerà è Tavolozza. Questa è utilizzata per aggiungere vari elementi alla partitura, ma attualmente non è accessibile che per due pulsanti visitati con Tab: un menu a discesa per scegliere tra le diverse aree di lavoro (un set di tavolozze salvato), e un pulsante per creare un nuova area di lavoro.
Se avete aperto una delle finestre opzionali, come l'Ispettore, o il filtro di selezione, il tasto Tab esplorerà anche questi. È possibile chiudere le finestre non necessarie dal menù Visualizza assicurandosi che siano deselezionate tutte le caselle di controllo del primo gruppo (quelle prima delle impostazioni dello zoom). Per impostazione predefinita solo la tavolozza Navigatore deve essere selezionata e non è inclusa nell'elenco del tabulatore.
Per ritornare alla finestra della partitura, dopo aver esplorato la barra degli strumenti, o una sottofinestra, premere Esc. Questo elimina anche qualsiasi selezione potreste aver fatto nella finestra della partitura.
Al primo avvio MuseScore 2.0.1 viene caricato di default un esempio "My First Score". Se volete sperimentare le funzionalità di modifica questo è un buon punto di partenza. In caso contrario, si può iniziare caricando un brano. MuseScore utilizza i tasti di scelta rapida standard per accedere ai comandi di sistema come Ctrl+O (Mac: Cmd+O) per aprire un file, Ctrl+S (Mac: Cmd+S) per salvare, Ctrl+W (Mac: Cmd+W) per chiudere, ecc.
Se premete Ctrl+O (Mac: Cmd+O) per caricare una partitura, viene visualizzata con una finestra di dialogo standard (attualmente fornita da Qt). MuseScore è in grado di aprire partiture nel proprio formato (MSCZ o MSCX) come di importare quelli nel formato standard MusicXML, in formato MIDI, o quelli di alcuni programmi come Guitar Pro, Capella, e Band-in-a-Box. Una volta caricato un brano esso viene visualizzato in una nuova scheda all'interno della finestra principale. È possibile spostarsi tra le schede nella finestra utilizzando Ctrl+Tab (non si applica a Mac).
Ci sono un paio di cose interessanti che si possono fare con una partitura caricata, oltre la lettura nota per nota. È possibile premere la barra spaziatrice perchè MuseScore riproduca la partitura. È possibile utilizzare File/Esporta per convertire in altri formati, tra cui PDF, PNG, WAV, MP3, MIDI, MusicXML, ecc. E, naturalmente, è possibile stampare tramite File/Stampa o Ctrl+P (Mac: Cmd+P).
Se un partitura contiene molteplici strumenti, potrebbe aver già generato le parti collegate. Le parti collegate vengono presentate come schede all'interno della finestra della partitura, ma attualmente, non c'è modo di navigare tra queste schede di parte utilizzando la tastiera. Le parti normalmente non contengono informazioni diverse dalla partitura; potrebbero solo essere visualizzate in modo diverso (ogni parte sulla propria pagina). Se la partitura non ha già generato parti, è possibile farlo attraverso File/Parti..., dalla finestra di dialogo accessibile. Se si desidera stampare le parti, è possibile aggirare l'impossibilità di accedere alle relative schede individualmente utilizzando la finestra di dialogo Esporta parti... che esporta automaticamente tutte le parti in PDF (o altri formati) in un solo passaggio.
Quando si carica un partitura, la finestra partitura è attiva, ma non ci sarà nulla di selezionato. Il primo passo per la lettura di un punteggio è selezionare qualcosa, e il punto più naturale da cui partire è il primo elemento del punteggio. Ctrl+Home (Mac: Cmd+Home) lo individuerà. Potreste aver bisogno di utilizzare questo comando qualora aveste cancellato la selezione premendo Esc.
Mentre si naviga tra gli elementi, il lettore dello schermo dovrebbe dare il nome dell'elemento selezionato (molto probabilmente la chiave all'inizio del pentagramma superiore della partitura). Si sentiranno leggere il nome dell'elemento (ad esempio, "chiave di violino") e anche le informazioni di posizione (per esempio, "Misura 1; Battito 1; Pentagramma 1"). La quantità di informazioni lette non è attualmente personalizzabile, ma abbiamo cercato di mettere il più importante al primo posto in modo da poter passare rapidamente all'elemento successivo prima di aver terminato la lettura, o semplicemente ignorare il resto di ciò che viene letto. Premere Maiusc attualmente interrompe la lettura (potrebbe essere utile).
La maggior parte della navigazione in MuseScore è incentrata solo su note e pause - si omettono chiavi, tonalità, unità di tempo, stanghette, e altri elementi. Quindi, se si utilizzano i tasti standardDestra e Sinistra per spostarsi attraverso la partitura si sentiranno solo nomi di note e pause (e gli elementi ad esse collegati). Tuttavia, ci sono due comandi di navigazione speciale che troverete utili per ottenere un riepilogo più completo della partitura:
Questi comandi includono chiavi e altri elementi che gli altri comandi di navigazione saltano, e si spostano attraverso tutte le voci all'interno del pentagramma attuale, mentre altri comandi di navigazione, come Destra and Sinistra navigano solo attraverso la voce attualmente selezionata finché non si modificano in modo esplicito le voci. Per esempio, se siete su una semiminima sul battito 1 della battuta 1, e ci sono due voci nella battuta, premendo il pulsante destro si passa alla nota successiva della voce 1 che sarà sul battito 2 mentre premendoCtrl+Alt+Maiusc+Destra (Mac: Cmd+Opzione+Maiusc+Destra) si rimarrà sul battito 1, ma si passerà alla nota della voce 2. Solo dopo essersi spostati attraverso tutte le note del battito e del pentagramma corrente, con la scorciatoia si passa alla battuta successiva. L'idea è che questo sia essere utile per la navigazione nella partitura, se non se ne conosce già il contenuto.
Quando si accede a un elemento il lettore di schermo dovrebbe leggere le informazioni su di esso. Per le note e le pause, leggerà anche le informazioni sugli elementi ad esse connessi, come testi, articolazioni, simboli degli accordi, ecc. Per il momento, non vi è alcun modo per accedere direttamente a questi elementi.
Una nota importante: Su e Giù da sole o associate a Maiusc, o a Ctrl / Cmd non sono scorciatoie utili per la navigazione! Viceversa cambiano l'intonazione della nota o delle note attualmente selezionate. Fate attenzione a non modificare inavvertitamente una partitura che si sta tentando di leggere. Su e Giù devono essere utilizzati con Alt/Opzione se il vostro intento è solo spostarsi. Vedere l'elenco dei tasti di scelta rapida per la navigazione sotto.
Le seguenti scorciatoie sono utili per lo spostamento "orizzontale" attraverso una partitura
Le seguenti scorciatoie sono utili per lo spostamento "verticale" attraverso una partitura
I comandi Alt+Su e Alt+Giù sono simili ai comandi Ctrl+Alt+Maiusc+Destra and Ctrl+Alt+Maiusc+Sinistra in quanto sono progettati per aiutare a scoprire il contenuto di una partitura. Non hai bisogno di sapere quante note ci sono in un accordo, quante voci sono in un pentagramma o quanti sistemi ci sono in una partitura per spostarti verticalmente attraverso la partitura utilizzando questi comandi.
Escludere alcuni elementi come testi, o nomi degli accordi durante la lettura della partitura è possibile utilizzando il filtro di selezione (F6). Deselezionare gli elementi che non si desidera leggere.
La barra spaziatrice serve sia per avviare che per interrompere la riproduzione. La riproduzione inizia con la nota attualmente selezionata, se se ne è selezionata una; dal punto in cui la riproduzione è stata interrotta la volta precedente. O all'inizio della partitura alla prima riproduzione.
MuseScore supporta la riproduzione ciclica in modo da poter ripetere una sezione di un pezzo per fare pratica. Per impostare i punti di "inizio" e "fine" ciclo per la riproduzione tramite il pannello Controlli di riproduzione (F11):
È inoltre possibile controllare la riproduzioneciclica e controllare altri parametri di riproduzione, come ad esempio modificare tempo di base di un partitura, utilizzando il pannello di visualizzazione (F11)/ Controlli riproduzione.
Attualmente la modifica delle partiture non è molto accessibile - troppi elementi richiedono l'intervento del mouse in modo da inserire gli oggetti su un partitura. Inoltre è a volte necessario un riferimento visivo, e la regolazione manuale della posizione dei vari elementi, a causa del limitato supporto di MuseScore nell'evitare conflitti di elementi.
Per contro MuseScore fornisce un default ampio e una piattaforma per sperimentare con le basi dell'inserimento note.
Per attivare la modalità inserimento note in primo luogo posizionarsi sulla battuta in cui si desidera inserire le note, quindi premere il tasto "N". Quasi tutto ciò che riguarda l'inserimento note è progettato per essere accessibile dalla tastiera e la documentazione standard dovrebbe essere valida per aiutare l'utente attraverso la procedura. Tenete a mente che MuseScore può essere sia in modalità inserimento note che in modalità normale, e non sarà sempre chiaro in quale modalità ci si trova. In caso di dubbio, premere Esc. Se si è in modalità inserimento note questo la sospenderà. Se si è in modalità normale si rimarrà in questa condizione anche se si perderà la selezione.
È possibile personalizzare le scorciatoie da tastiera utilizzando Modifica/Preferenze/Scorciatoie. In alcuni punt, si possono impostare una serie di speciali tasti di scelta rapida ottimizzati per l'accessibilità e/o la possibilità di salvare e caricare gruppi di definizioni di scorciatoie.
Gestione Album permette di preparare una lista di partiture che può essere salvata come file album ("*.album"), stampare tutte le partiture come un unico processo di stampa con i corrispondenti numeri di pagina, e perfino unire gli spartiti in una nuova ed unica partitura di MSCZ. L'ideale per preparare un quaderno di esercizi o unire i diversi movimenti di un'orchestrazione.
Per aprire Gestione Album andare su File → Album...
Se si è creato un album precedentemente, è possibile aprirlo con Gestione Album cliccando sul pulsante Carica.... Apparirà una finestra di dialogo per caricarne il file .album dal vostro computer.
Per stampare un album come un unico documento, clic sul pulsante Stampa Album. Le partiture caricate nella Gestione Album saranno stampate nell'ordine della lista con i corretti numeri di pagina, ignorando i valori offset di numero di pagina del menu Impaginazione → Impostazioni pagina... → Numero prima pagina per tutti gli spartiti tranne il primo. Poiché l'album è stampato in un unico processo di stampa, l'opzione di stampa fronte-retro funziona come previsto.
Per unire diverse partiture in un unico file .mscz, clic sul pulsante Unisci partiture. Gli spartiti saranno uniti nell'ordine della lista in un'unica partitura. Se non sono già presenti, linee- e interruzioni di sezione vengono aggiunti all'ultima battuta o cornice di ciascuna partitura dei file uniti. Tutti gli stili sono presi dal primo spartito, le diverse impostazioni di stile degli spartiti successivi sono ignorati.
Tutte le partiture dovrebbero avere lo stesso numero di parti e pentagrammi perché funzioni correttamente, preferibilmente con gli strumenti nello stesso ordine. Se gli spartiti hanno lo stesso numero di strumenti, ma non gli stessi o nello stesso ordine, il nome dello strumento della prima partitura si sovrascrive a quello delle successive. Se alcuni spartiti hanno meno strumenti del primo, sono creati dei pentagrammi vuoti per la sezione. Ogni parte o pentagramma non presente nella prima partitura viene persa nella partitura unita.
Premendo il pulsante Chiudi verrà richiesto di salvare l'album come file .album. Questo tipo di file non è come una partitura unita; consiste semplicemente nella lista degli spartiti. I file album possono essere caricati nella Gestione Album come descritto sopra.
Sono stati sviluppati alcuni strumenti. Si trovano in Modifica → Attrezzi
Questo strumento aggiunge o elimina automaticamente le interruzioni di linea :
Questo comando opera su una selezione di battute, o, di default, sull'intera partitura.
Modifica → Attrezzi → Aggiungi/rimuovi interruzioni di riga
Premere OK.
Questi comandi consentono di esplodere il contenuto di un pentagramma che contiene una serie di accordi in singole linee melodiche sul successivo pentagramma, o ad implodere pentagrammi contenenti singole linee melodiche in una serie di accordi su un singolo rigo.
Selezionare un intervallo su un pentagramma di origine contenente accordi con più note, eseguire Modifica → Attrezzi → Esplodi. Gli accordi saranno "esplosi" sul pentagramma di destinazione in basso (una nota per pentagramma). Se si parte selezionando l'intervallo su un singolo pentagramma MuseScore userà tanti pentagrammi di destinazione quanti sono necessari - se l'accordo più grande ha quattro note, utilizzerà quattro pentagrammi. Tuttavia, se si avvia selezionando l'intervallo su più pentagrammi MuseScore si limiterà all'ultimo pentagramma selezionato.
Selezionare un intervallo di battute su più pentagrammi che hanno ritmi sostanzialmente simili, eseguire Modifica → Attrezzi → Implodi. MuseScore combinerà il contenuto dei pentagrammi in accordi sul rigo superiore - l'opposto di esplodere. C'è un caso speciale, se si seleziona un solo pentagramma - MuseScore farà essenzialmente la stessa cosa, ma unirà il contenuto di multiple voci di quel pentagramma in accordi nella voce 1.
Questo comando riempie la selezione con barre, una per ogni battito. Le barre saranno centrate sulla linea centrale del personale e sono impostate per non trasporre o riprodurre il suono.
Questo comando converte le note selezionate in notazione ritmica a barre: le note hanno le teste a barra e sono impostate per non trasporre o riprodurre il suono. Per le note delle voci uno o due, le note sono ancorate al rigo centrale.
Per le note delle voci tre o quattro, le note sono ancorate al di sopra o al di sotto del pentagramma e sono rappresentate piccole (detta anche notazione "accentata"). Potrebbe essere utile utilizzare il filtro selezione per escludere le voci uno e due dalla selezione, prima di eseguire questo comando, in modo che solo le note delle voci tre e quattro siano interessate.
Questo comando risequenzia i marcatori di riferimento nell'intervallo selezionato
MuseScore rileva automaticamente la sequenza in base al primo marcatore di riferimento nella selezione - tutti i marcatori di riferimento nella selezione vengono modificati di conseguenza.
La sequenza può essere:
Questo comando, disponibile in MuseScore 2.0.3 e versioni successive, copia tutti i testi di una partitura, in modo da poterli incollare in un altro documento.
Con Spazio l'editore avanza alla nota, o pausa, successiva del pentagramma al quale è stato aggiunto il basso continuo. Per passare a un punto intermedio, o estendere un gruppo di basso continuo a una durata più lunga, vedi sotto Durata gruppo.
Tab sposta la casella di modifica all'inizio della misura successiva.
Maiusc+Spazio sposta la casella di modifica alla nota, o pausa, precedente nel pentagramma.
Maiusc+Tab sposta la casella di modifica all'inizio della battuta precedente.
I numeri vengono immessi direttamente. Gruppi di più numeri sovrapposti in una stessa posizione si inseriscono separandoli con Invio:
Le alterazioni possono essere inserite con i normali tasti:
Per inserire: | digitare: |
---|---|
doppio bemolle | bb |
bemolle | b |
naturale | h |
diesis | # |
doppio diesis | ## |
Questi caratteri si trasformeranno automaticamente nei segni corretti quando si lascia l'editor. Le alterazioni possono essere inserite prima o dopo un numero (e, naturalmente, al posto di un numero, per terze alterate), secondo lo stile richiesto; entrambi gli stili sono allineati correttamente, con l'accidentale 'agganciato' a sinistra o destra.
Numeri tagliati o con una croce si inseriscono aggiungendo \, / o + dopo il numero (combinando i suffissi); la forma combinata corretta verrà applicata al momento di lasciare l'editor:
Il carattere integrato può gestire combinazioni equivalenti, privilegiando la sostituzione più comune:
1+, 2+, 3+, 4+ diventa (o )
e 5\, 6\, 7\, 8\, 9\ diventa (o )
Ricordare che / può essere combinato solo con 5; qualsiasi altra figura 'barrata' è resa con un punto interrogativo.
+ può anche essere usato prima di un numero; iin questo caso non è combinato, ma allineato correttamente ('+' agganciato al lato sinistro).
Parentesi rotonde: '(', ')' e quadre: '[', ']', aperte e chiuse, possono essere inserite prima o dopo un'alterazione, un numero o una linea di prosecuzione; le parentesi aggiunte non interferiranno con il corretto allineamento del carattere principale
Nota:
La linea di durata gruppo si inserisce aggiungendo un '_' (sottolineato) alla fine della linea. Ogni numero di un gruppo può avere una propria linea di continuazione:
Le righe di durata gruppo si estendono per tutta la durata del gruppo di basso continuo (ma attualmente non continuano sul successivo sistema come per il melisma delle parole).
Durata gruppo 'esteso'
Occasionalmente, una riga di durata gruppo deve connettersi con quella di un gruppo successivo, quando un grado di accordo deve essere tenuto tra due gruppi. Esempi (entrambi da J. Boismortier, Pièces de viole, op. 31, Paris 1730):
Nel primo caso, ciascun gruppo ha una propria linea di durata; nella seconda, la linea del primo gruppo confluisce 'nella' seconda.
Questo si ottiene inserendo diversi (due o più) trattini bassi "__" alla fine della linea di testo del primo gruppo.
Ogni gruppo di basso continuo ha una durata, che è indicata, sopra di questo, da una linea grigio chiaro (naturalmente, questa linea è indicativa e non è stampato o esportata in PDF).
Inizialmente, un gruppo ha la stessa durata della nota alla quale è collegato. Una durata diversa può essere necessaria per soddisfare diversi gruppi con una sola lettera o per estendere un gruppo su un arco di più note.
Per questo scopo si utilizzano le combinazioni di tasti sotto elencate; ognuna di loro
Pressing several of them in sequence without entering any figured bass text repeatedly extends the previous group.
Digitare: | per ottenere: |
---|---|
Ctrl+1 | 1/64 |
Ctrl+2 | 1/32 |
Ctrl+3 | 1/16 |
Ctrl+4 | 1/8 (croma) |
Ctrl+5 | 1/4 (semiminima) |
Ctrl+6 | half note (minima) |
Ctrl+7 | whole note (semibreve) |
Ctrl+8 | 2 whole notes (breve) |
(i numeri sono gli stessi utilizzati per impostare la durata delle note)
L'impostazione della durata esatta del gruppo basso continuo è obbligatoria solo in due casi:
Tuttavia è buona norma impostare sempre la durata al valore previsto per l'utilizzo di plugin e MusicXML.
Per modificare l'indicazione di basso continuo già inserita:
La consueta casella di testo si aprirà con il testo convertito in caratteri normali ('b', '#' e 'h' per alterazioni, combinazioni di suffissi, sottolineature, ecc) pronto per una semplice modifica
Poi premere Spazio per spostarsi alla nota successiva, o fare clic fuori della casella di testo per uscirne, come per inserire nuove indicazioni.
Il menù Stile → Generale... permette di configurare l'aspetto del basso continuo. Selezionare "Basso continuo" nella colonna di sinistra della finestra di dialogo per visualizzare:
L'elenco dei Font contiene tutti i caratteri configurati per il basso continuo. Una installazione standard contiene solo un set di caratteri, "MuseScore Figured Bass", che è anche quallo preimpostato.
Dimensione è la grandezza del font (in punti). È collegata al valore di spazio: per spazio predefinito viene utilizzato il valore immesso; per valori di spazio maggiori o minori viene utilizzato un carattereadeguato proporzionalmente.
Posizione verticale è la distanza (in spazi) dal margine alto del pentagramma alla linea di testo del basso continuo. I valori negativi spostano in su (basso continuo sopra il rigo) i valori positivi in basso (basso continuo sotto il rigo: un valore superiore a 4 è necessario per scavalcare il pentagramma).
Altezza linea è la distanza tra la linea di base di ogni basso continuo; è espressa in valore percentuale della dimensione del font.
L'immagine seguente visualizza ciascun parametro numerico:
Il pulsante Allineamento margine superiore/inferiore seleziona l'allineamento verticale: con Superiore a linea superiore di ogni gruppo è allineata con la posizione verticale principale e il basso vi è 'ancorato' (è normalmente utilizzato per la notazione del basso continuo ed è l'impostazione predefinita); con Inferiore, la linea inferiore è allineata con la posizione verticale principale e il gruppo 'siede' su di essa (è talvolta usato in alcuni tipi di notazioni di analisi armonica):
Il pulsante Stile Moderno/Storico seleziona lo stile tipografico delle forme combinate. La differenza tra gli stili è mostrata sotto:
Perchè le sostituzioni rilevanti e le forme combinate siano applicate e correttamente allineate il meccanismo di basso continuo prevede che i testi inseriti rispettino alcune regole (che sono, in ogni caso, le regole per la sintassi delle indicazioni di basso continuo):
Se un testo immesso non segue queste regole, non sarà elaborato: sarà memorizzato e visualizzato così com'è, senza alcuna configurazione.
Digitare: | per ottenere: |
---|---|
Ctrl+G | Aggiunge un nuovo gruppo di basso continuo alla nota selezionata. |
Spazio | Sposta la casella di modifica alla nota successiva. |
Maiusc+Spazio | Sposta la casella di modifica alla nota precedente. |
Tab | Sposta la casella di modifica alla battuta successiva. |
Maiusc+Tab | Sposta la casella di modifica alla battuta precedente. |
Ctrl+1 | Sposta la casella di modifica di 1/64, impostando la durata del gruppo precedente. |
Ctrl+2 | Sposta la casella di modifica di 1/32, impostando la durata del gruppo precedente. |
Ctrl+3 | Sposta la casella di modifica di 1/16, impostando la durata del gruppo precedente. |
Ctrl+4 | Sposta la casella di modifica di 1/8 (croma), impostando la durata del gruppo precedente. |
Ctrl+5 | Sposta la casella di modifica di 1/4 (semiminima), impostando la durata del gruppo precedente. |
Ctrl+6 | Sposta la casella di modifica di una minima, impostando la durata del gruppo precedente. |
Ctrl+7 | Sposta la casella di modifica di una semibreve, impostando la durata del gruppo precedente. |
Ctrl+8 | Sposta la casella di modifica di una breve, impostando la durata del gruppo precedente. |
B B | Inserisce un doppio bemolle |
B | Inserisce un bemolle |
H | Inserisce un naturale. |
# | Inserisce un diesis. |
# # | Inserisce un doppio diesis. |
_ | Inserisce una linea di durata. |
_ _ | Inserisce una linea di durata estesa. |
MuseScore non permette unicamente di creare e stampare una partitura d’insieme ma anche le diverse parti per ogni singolo strumento parti.
Nota: Nella versione corrente di MuseScore non è possibile separare un singolo pentagramma (che contiene due o più voci) in parti separate. Quindi sarà necessario creare un pentagramma indipendente nella partitura completa per ogni strumento che si necessita stampare come parte individuale.
Se avete una partitura orchestrale nella quale ogni strumento ha la sua parte questo è il sistema più semplice per estrarle:
Dal menu, selezionare File → Parts...
Click sul tasto Tutte (Le parti avranno lo stesso nome dello strumento sul pentagramma principale e viene aggiunto un numero progressivo per distinguere le parti che hanno lo stesso nome);
Click su OK.
Ora è possibile avere accesso alle diverse parti selezionando il pannello nella parte superiore della finestra del documento
È possibile definire le parti in qualsiasi momento dopo aver creato un nuovo spartito. È necessario definire le parti solo una volta per ogni partitura ma, se necessario, è possibile apportare cambiamenti. Le seguenti istruzioni utilizzano un quartetto d’archi come esempio ma gli stessi principi si applicano a qualsiasi insieme.
Dal menu, selezionare File → Parts...
Nella finestra Parti click Singola per creare una “definizione di parte”
Nel pannello a destra digitare il nome che si ha intenzione di usare come titolo (che sarà anche il nome del file della parte corrispondente per l’esportazione)
Scegliere gli strumenti che si vogliono usare per la parte selezionando la relativa casella nel pannello di destra. Di solito c’è un solo strumento per parte ma, in alcuni casi, può essere necessario selezionare più di uno strumento (per esempio i diversi righi di percussioni). MuseScore permette di selezionare tutti gli strumenti necessari per ogni parte.
Ripetere nuovamente i passaggi da 2 a 4 per ogni parte che si vuole creare
Una volta ultimato, click su OK per chiudere la finestra “parti”.
La definizione delle parti è ultimata. Non sarà più necessario ripeterla a meno che non si aggiunga o rimuova uno strumento dalla partitura completa.
Questo genererà il file con i nomi "<prefisso>" + "-" + "<nome parte>.<estensione>". Inoltre, durante l'esportazione in formato PDF, questo genererà anche il file "<prefisso>" + "-Partitura_e_Parti.pdf".
Parti e partitura sono "collegati", il che significa che qualsiasi modifica al contenuto di una influenzerà l'altra, ma le modifiche all'impaginazione non lo faranno. Dopo aver creato le parti, esse verranno salvate con la partitura (se si apre lo spartito avrete le schede per la partitura e ogni parte creata).
Comunque, se si desidera salvare una parte singolarmente:
È possibile, tuttavia, salvare ogni parte individualmente, selezionando la linguetta e utilizzando File → Salva come...
Se sul vostro computer MuseScore va in crash, o se viene a mancare l'elettricità, quando si fa ripartire MuseScore un messaggio pop-up chiede se si vuole ripristinare la sessione di lavoro precedente.
Scegliendo No tutto il lavoro della sessione precedente sarà perso. Facendo clic su Si MuseScore tenterà di recuperare i files che erano aperti.
Quando MuseScore recupera i files dopo un crash li rinomina con il percorso completo prima del nome originario del file. Questo nome molto lungo apparirà nel pannello (o pannelli) nella parte superiore della finestra dello spartito attiva. In alcuni sistemi operativi, quando un utente salva uno dei files recuperati, questo è salvato nella cartella di esecuzione del programma. Questa non è necessariamente la stessa directory dove la partitura è stata salvata al momento della sua creazione. Potrebbe non essere possibile trovare il file corretto nella solita cartella.
Per evitarlo, non usare "Salva" per il primo salvataggio di un file recuperato. Utilizzare il comando da menu "Salva come..." prima di fare una qualsiasi revisione alla partitura, in modo da salvare ogni file recuperato con il suo nome originale o uno nuovo. Si aprirà una finestra che permette di trovare la giusta cartella e directory. Questo è importante per essere sicuri di salvare il file nella cartella in cui ci si aspetta di trovarlo successivamente
Nel momento in cui "Salva" è utilizzato al posto di "Salva come..." con un file recuperato, sarà necessario cercarlo nel computer. Il posizionamento di questi files può variare, dipende dal sistema operativo e dalla directory in cui è installato MuseScore.
Per Windows 7, con una installazione di MuseScore nella directory dei files di programma x86, i files recuperati sono salvati automaticamente in C:\Program Files (x86)\MuseScore 2\bin
(attualmente %ProgramFiles(x86)%\MuseScore 2\bin
).
Per Windows 10 cercare in C:\Users\[User Name]\AppData\Local\VirtualStore\Program Files (x86)\MuseScore 2\bin
(actually%LOCALAPPDATA%\VirtualStore\%ProgramFiles(x86):~3%\MuseScore 2\bin
).
Potrebbe essere necessario effettuare una ricerca nell'intero sistema per trovare i files salvati direttamente dopo una sessione recuperata. Utilizzare delle parole chiave del nome del file originale così come i caratteri jolly, e specificare la data di modifica.
Come recuperare una copia di backup di una partitura (in inglese)
MuseScore supporta un'ampia varietà di formati di file, che permette di condividere e pubblicare i punteggi nel formato più adatto alle vostre esigenze.
È possibile importare i file tramite File → Apri... ed esportare da File → Esporta....
Oltre ai formati descritti nel seguito, è possibile salvare e condividere i proprispartiti sul Web all'indirizzo MuseScore.com File → Salva Online.... Vedi Condividere le partiture online.
Questi sono i formati utilizzati da File → Salva o dal pulsante o dalle Scorciatoie tastiera (Ctrl+S) e dalla finestra di dialogo File → Salva come....
*.mscz
)MSCZ è il formato standard dei file MuseScore raccomandato per la maggior parte degli utilizzi.
Una partitura salvata in questo formato occupa pochissimo spazio su disco, ma mantiene tutte le informazioni necessarie. Il formato è una versione compressa (ZIP) di file .mscx
e include tutte le immagini.
*.mscx
)MSCX è la versione non compressa del formato dei file MuseScore.
Una partitura salvata in questo formato conserverà tutte le informazioni, tranne le immagini. È consigliato per quando si modifica manualmente il formato del file (usando un editor di testo).
Le precedenti versioni di MuseScore utilizzano l'estensione del file *.msc
. Poichè questo formato è in conflitto con un'estensione di file utilizzata da Microsoft Windows, e viene bloccato da alcuni provider di posta elettronica, è stato sostituito dalla più recente estensione MSCX.
I formati MSCZ e MSCX di MuseScore 2.0 non possono essere letti da MuseScore 1.3 o precedenti, utilizzare allora →XML o →MXL.
Nota sui font: MuseScore non incorpora i font di testo nel file, tranne che per i set di caratteri FreeSerif, FreeSerifBold, FreeSerifItalic, FreeSerifBoldItalic e FreeSans. Per condividere un file MuseScore con terzi, scegliere questi font per il testo, o un tipo di carattere che anche gli altri abbiano installato. Quando un sistema operativo non dispone dei caratteri specificati nel file, MuseScore utilizzerà un ripiego - e, in questo caso, la partitura apparirà differente.
*.mscz,
o *.mscx,
)I file di backup vengono creati automaticamente e salvati nella stessa cartella dei normali file MuseScore. Il file di backup aggiunge un punto all'inizio del nome del file (.) e una virgola (,) alla fine (es. se il file normale è chiamato "senzatitolo.mscz
", la copia di backup sarà ".senzatitolo.mscz,
").
La copia di backup contiene la versione precedentemente salvata del file MuseScore e può essere importante se la copia normale viene danneggiata, o per guardare una versione precedente della partitura.
Per aprire un file di backup MuseScore, il punto e la virgola devono essere rimossi dal nome. Poichè il file viene salvato nella stessa cartella dei normali file MuseScore, Potrebbe anche essere necessario attribuire un nome univoco (ad esempio, cambiando ".senzatitolo.mscz,
" in "senzatitolo-backup1.mscz
").
Per visualizzare i file di backup di MuseScore, potrebbe essere necessario modificare le impostazioni del sistema a "Mostra file nascosti". vedi anche Come recuperare una copia di backup di una partitura (MuseScore 2).
*.pdf
)Il formato PDF (Portable Document Format) è l'ideale per condividere una partitura con altri che non abbiano bisogno di modificarne il contenuto. La maggior parte degli utenti ha un visualizzatore di PDF sul proprio computer quindi, per visualizzarla, non è richieto software supplementare.
*.png
)PNG (Portable Network Graphics) è un formato di immagine bitmap ampiamente supportato dal software su Windows, macOS e Linux.
Il formato immagine è particolarmente popolare sul web. . Spartiti di più pagine vengono esportati con un file PNG per ogni pagina. genera le immagini come apparirebbero sulla pagina stampata. Nella scheda Modifica → Preferenze... (Mac: MuseScore → Preferenze...) è possibile impostare la risoluzione e l'utilizzo dello sfondo trasparente.
Per creare immagini che mostrano solo alcune parti della partitura, con o senza elementi solo dello schermo come cornici, note invisibili o fuori estensione, colori ecc. utilizzare Acquisizione immagini
*.svg
)I file SVG Scalable Vector Graphics possono essere aperti dalla maggior parte dei browser web (ad eccezione delle versioni precedenti alla 9 di Internet Explorer) e dalla maggior parte dei software di grafica vettoriale. Ma la maggior parte dei software SVG non supportano i font incorporati, quindi i caratteri appropriati per MuseScore devono essere installati per poter visualizzare questi file in modo corretto.
*.wav
)WAV (Waveform Audio Format) è un formato audio non compresso.
Sviluppato da Microsoft e IBM è ampiamente supportato dal software per Windows, macOS e Linux. Si tratta di un formato ideale da utilizzare per la creazione di CD perchè mantiene intatta la qualità del suono. Però i file di grandi dimensioni rendono difficile la condivisione via e-mail o via web.
*.flac
)FLAC Free Lossless Audio Codec è un formato audio compresso.
I file FLAC richiedono circa la metà delle dimensioni di un file audio non compresso e sono di altrettanto buona qualità. Windows e macOS non sono dotati di supporto per FLAC, ma un software come VLC media player può riprodurre i file FLAC su qualsiasi sistema operativo.
*.ogg
)Ogg Vorbis è inteso come un sostituto, libero da brevetto, per il popolare formato audio MP3.
Come per gli MP3 i file Ogg Vorbis sono relativamente piccoli (spesso un decimo di un file audio non compresso), ma un po' della qualità del suono si perde. Windows e macOS non sono dotati di supporto per Ogg Vorbis. Ma, software come VLC media player and Firefox può riprodurre i file Ogg su qualsiasi sistema operativo.
*.mp3
)I file MP3 sono relativamente piccoli (spesso un decimo di un file audio non compresso), ma la qualità del suono è inferiore.
Per poter creare i file MP3, è necessario installare una libreria aggiuntiva: lame_enc.dll (Windows) o libmp3lame.dylib (Mac). MuseScore chiederà la sua posizione. È disponibile su http://lame.buanzo.org/.
Alcuni utenti Mac possono riscontrare che MuseScore rileva un errore durante il caricamento della libreria MP3. Il problema potrebbe essere dovuto al fatto che quella è una libreria a 32 bit. Una build a 64-bit, che funzionerà con MuseScore, è disponibile su http://www.thalictrum.com/en/products/lame.html (nota: è necessario rinominare il file in libmp3lame.dylib per consentire a MuseScore di riconoscerlo).
*.xml
)MusicXML è lo standard universale per gli spartiti.
È il formato raccomandato per la condivisione di spartiti tra diversi programmi notazionali inclusi Sibelius, Finale, e più di altri 100.
*.mxl
)MusicXML compresso crea file più piccoli rispetto al formato MusicXML normale.
Questo è uno standard più recente e attualmente non è ancora ampiamente supportato da altri programmi notazionali.
*.mid
, *.midi
, *.kar
)MIDI Musical Instrument Digital Interface è un formato ampiamente supportato da sequencer e software di notazione musicale.
I file MIDI sono progettati per scopi di riproduzione e non contengono informazioni sull'impaginazione della partitura, sulla formattazione, ortografia delle altezze dei suoni, abbellimenti, articolazioni, ripetizioni, o tonalità ed altri elementi. Per condividere i file tra i diversi software di notazione musicale si consiglia il formato MusicXML. Utilizzate i file MIDI se siete interessati solo alla riproduzione, .
*.md
) (solo importazione)MuseData è un formato sviluppato da Walter B. Hewlett a partire dal 1983 come uno dei primi mezzi di condivisione tra i software di notazione musicale .
Da allora è stato eclissato dal il formato MusicXML, ma sono ancora disponibili online diverse migliaia di partiture in questo formato.
*.cap
, *.capx
) (solo importazione)I file CAP e CAPX sono generati dal programma "Capella".
MuseScore importa dalla versione 2000 (3.0) o successive in modo abbastanza preciso (2.x non funziona, mentre il formato * .all
non è supportato dalle versioni 1.x).
*.bww
) (solo importazione)BWW sono generati dal software di nicchia "Bagpipe Music Writer".
*.mgu
, *.sgu
) (solo importazione)I file BB sono generati dal software per arrangiamenti "Band-in-a-Box".
Il supporto di MuseScore è sperimentale.
*.ove
) (solo importazione)I file OVE sono generati dal software "Overture".
Questo formato è popolare soprattutto in ambienti di lingua cinese, come la Cina continentale, Hong Kong e Taiwan.
Il supporto di MuseScore è sperimentale.
*.GTP
, *.GP3
, *.GP4
, *.GP5
, *.GPX
) (solo importazione)MuseScore 2.0 offre numerose nuove funzioni per creare stampe di musica antica (in particolare medievali e rinascimentali) affini alle edizioni commerciali del 20 ° secolo in poi.
La maggior parte della musica rinascimentale non presentava la divisione in battute. Avere le note lunghe suddivise o collegate da legature di valore al di sopra delle stanghette modifica significativamente l'aspetto della partitura. Riconoscere le grandi linee melodiche e i motivi ripetuti potrebbe diventare più difficile. Così MuseScore fornisce un metodo di visualizzazione, sperimentale, in cui i valori di nota rimangono intatti. Questo metodo può essere attivato barrando la casella di controllo nella sezione Spartito della finestra di dialogo Stile che si apre da Stile → Generale...
Il pulsante Applica esegue la modifica immediatamente.
Notazione originale (De Profundis Clamavi per 4 voci di Nicolas Champion)
Prima delle modifiche di stile
Dopo le modifiche di stile
Notare che la funzione è ancora in fase sperimentale e potrebbe contenere bug. Il valore della nota più lungo supportato è la longa (una longa puntata è ancora divisa e presenta la legatura superiormente).
Per eliminare le stanghette è sufficiente deselezionare la casella "Mostra stanghette" nella finestra Proprietà del pentagramma. Tuttavia, vi è un'altra opzione.
Dal momento che una completa mancanza di stanghette potrebbe rendere ai musicisti moderni più difficoltosa l'esecuzione della musica molti editori hanno stabilito un compromesso chiamato Mensurstrich che prevede le stanghette tra i pentagrammi e non attraverso i righi. Ora questo è possibile: un doppio clic su una stanghetta, trascinare l'estremità inferiore alla parte superiore del pentagramma inferiore e l'estremità superiore alla parte inferiore del pentagramma superiore. Eseguite questa operazione accuratamente (tenendo premuto Maiusc). Quindi deselezionare la stanghetta e le modifiche saranno applicate a tutto il pentagramma.
Può essere più facile utilizzare l'ispettore per modificare manualmente i numeri. Per aprire l'Ispettore premere F8 e selezionare una stanghetta. I valori corretti sono:
Default | Mensurstrich | |
---|---|---|
Pentagrammi estesi | 1 | 2 |
Estendi da | 0 | 8 |
Estendi da | 8 | 0 |
Potreste voler reimpostare le stanghette ai valori di default alla fine della partitura o di una sezione, ricordatevi di tenere premuto Ctrl, o verrà ripristinato l'intero pentagramma.
Prima che si realizzasse l'idea di altezza assoluta agli esecutori era richiesto di trasportare, al volo, la musica vocale ad una tonalità adatta al loro ensemble. Per aiutarli veniva a volte inserito all'inizio del pentagramma un ambitus per indicare l'estensione dell'intervallo della voce. L'ambitus si trova nella tavolozza nella parte inferiore della sezione linee, trascinarlo dalla tavolozza ad una chiave. Rileverà automaticamente l'intervallo.
L'ambitus comprenderà tutte le battute fino alla successiva interruzione di sezione, oltre la quale può essere applicato un nuovo ambitus. Può essere regolato manualmente o automaticamente con l'Ispettore. Selezionare prima l'ambitus da modificare. Per le regolazioni manuali modificare i valori delle note superiore e inferiore. Per la regolazione automatica fare clic sul pulsante Aggiorna intervallo nell'Ispettore.
Nel sistema di notazione mensurale le unità di tempo non definiscono la lunghezza di una battuta ma la lunghezza di breve e semibreve. MuseScore supporta i simboli di tempo mensurali come metodo di visualizzazione nella finestra di dialogo Proprietà dell'unità di tempo, proprio solo come simboli visualizzati. per esempio la proporzione tra minima e semibreve non può essere modificata.
Un utilizzo di questi simboli è la riproduzione delle composizioni del Rinascimento, in cui sono presenti più voci con diverse unità di tempo simultaneamente, senza l'utilizzo di gruppi irregolari. Modificare l'unità tempo in base al singolo pentagramma fino a far coincidere l'inizio e la fine di una battuta in tutti i pentagrammi. Se questo risulta impossibile prendere in considerazione la possibilità di aumentare le dimensioni delle battute in base al minimo comune denominatore.
De Profundis Clamavi per 5 voci di Josquin Des Prez
Negli spartiti per pianoforte è frequente l'utilizzo di tutti e due i pentagrammi (chiave di basso e chiave di violino) per scrivere frasi musicali.
Questo effetto può essere ottenuto in MuseScore come segue:
Per prima cosa inserire tutte le note della frase in un pentagramma:
Ctrl+Maiusc+↓ spostano le note o accordi selezionati nel pentagramma sottostante.(Mac: ⌘+Maiusc+↓.)
Per posizionare le code: un doppio clic sull'elemento per entrare in Modalità di modifica. Trascinare la maniglia per modificarne la posizione.
L'Importazione MIDI è personalizzabile tramite il pannello di importazione MIDI che compare ogni volta che file .mid/file midi/.kar vengono aperti in MuseScore. Con questo pannello, gli utenti ottengono un controllo più preciso dell'elaborazione, selezionando tracce e applicando loro le opzioni disponibili (per esempio l'uso di quantizzazione, note puntate, legature ecc.); Il pulsante "Applica" (in alto) mostrerà tutte le modifiche con effetto immediato. Il pulsante "Annulla" eliminerà immediatamente le modifiche non salvate.
Utilizzare Maiusc+rotella del mouse o Ctrl+rotella del mouse per scorrere le opzioni orizzontalmente; o le tracce, verticalmente, senza modificare le opzioni.
Il risultato dovrebbe essere una migliore qualità nella riproduzione della partitura dal file
Il pannello di importazione MIDI mostra una lista di tracce (sono visualizzabili solo le tracce con eventi nota) e le operazioni disponibili per ogni traccia.
Se ci sono più tracce, ne viene aggiunta un'altra, in cima alla lista, per selezionare tutte le tracce in una sola volta.
Nel pannello, è possibile selezionare le tracce per l'importazione e riordinarle. Vengono visualizzate anche alcune meta informazioni (suono, nome pentagramma, e 'parole' se presenti). La presenza della colonna parole è un'indicazione che il file contiene una traccia per i testi, assegnabile alle diverse tracce tramite l'elenco a discesa disponibile con un clic.
Le operazioni (a destra) sono presenti come coppie: "nome" - "valore". Ogni valore è modificabile e cliccabile. Può essere una combinazione o una casella di controllo (lista di scelte disponibili). La serie di opzioni disponibili può variare da traccia a traccia, a seconda del tipo (suoni determinati o traccia percussioni).
Il pannello di importazione MIDI aggiorna le informazioni rilevanti di qualsiasi file visualizzato se l'utente ne ha aperti diversi . Se non più necessario il pannello di importazione MIDI può essere chiuso facendo clic sul pulsante nell'angolo in alto a sinistra. Il pannello riapparirà dopo aver cliccato sul pulsante "Mostra pannello di importazione MIDI" che appare subito dopo che il pannello è stato chiuso.
Quantizza le note MIDI in base a normali schemi. La risoluzione MAX dello schema può essere impostato tramite il menu a tendina:
Diversi metadati vengono generati automaticamente alla creazione di una partitura, altri possono essere aggiunti in seguito. Possono essere utilizzati nel piè di pagina/intestazione della partitura.
File → Info... mostra i valori dei meta tag esistenti (alcuni possono essere vuot).
Ogni partitura ha i seguenti metadati. Alcuni vengono riempiti automaticamente alla creazione della partitura, come i seguenti dettagli dell'elenco:
Ogni parte ha i seguenti metadati, generati e parzialmente riempiti alla creazione una parte:
I primi tre metadati dell'elenco qui sopra non possono essere utilizzati nell'intestazione o piè di pagina.
Per modificare un metadato di una partitura con parti collegate, assicurarsi che la scheda della partitura sia attivata. Per modificare un metadato di una singola parte, assicurarsi che la scheda della parte sia attivata.
Utilizzare File → Info... e modificare il testo corrente, o compilare il campo vuoto, per uno qualsiasi dei dati elencati.
Per aggiungere un metadato ad una partitura con parti collegate, assicurarsi che la scheda della partitura sia attivata. Per aggiungere un metadato ad una singola parte assicurarsi che la scheda della parte sia attivata.
Utilizzare File → Info... → Nuovo
Inserire il nome del metadato e fare clic su OK (o Annulla). Il metadato sarà aggiunto all'elenco dati. Sarà quindi possibile compilare il contenuto del tag.
È possibile visualizzare il contenuto dei meta tag in un'intestazione o piè di pagina nella partitura. Per creare un'intestazione o piè di pagina per una partitura con parti collegate, assicurarsi che la scheda della partitura sia attivata. Per creare un'intestazione o piè di pagina per una singola parte la relativa scheda deve essere attiva.
Utilizzare Stile → Generale... per aprire la finestra Modifica stile e selezionare Intestazione, piè di pagina, numeri nella sezione a sinistra della finestra.
Se si passa con il mouse sopra la zona del testo dell'intestazione o piè di pagina, verrà visualizzato un elenco di macro, che mostrano il loro significato, così come i metadati esistenti e il loro contenuto.
È possibile utilizzare i tag con $:Nomedeldato:
nelle apposite caselle per creare intestazioni o piè di pagina.
Clic su Applica per vedere come l'intestazione o piè di pagina apparirà nella partitura. Clic su OK per assegnare l'intestazione o piè di pagina alla partitura o alla parte attiva. Se la scheda di una parte è attivata è possibile fare clic su Applica a tutte le parti se è quello che si desidera e poi OK per chiudere la finestra di dialogo. Annulla permette di uscire senza applicare le modifiche.
Dalla versione 2.1 è possibile inserire la notazione utilizzando una delle nuove modalità inserimento note aggiunte alle precedenti un passo alla volta e modifica altezze. Sono accessibili cliccando sulla piccola freccia e il suo menu a cascata accanto al pulsante inserimento note nella barra degli strumenti inserimento note
È la modalità di inserimento note che Muse Score ha dal principio. Si inseriscono le note in modalità un passo alla volta scegliendo una durata, usando il mouse o la tastiera, quindi scegliendone l'altezza utilizzando il mouse, la tastiera, la tastiera MIDI o il pianoforte virtuale. Per i dettagli vedi Inserimento note, nozioni di base
La modalità Modifica altezze La modalità Modifica altezze consente di modificare l’altezza delle note esistenti senza influenzare la loro durata (da non confondere con Sostituzione enarmonica delle alterazioni).
La funzione modifica altezze si può utilizzare per creare un nuovo passaggio partendo da uno precedente con la stessa sequenza di durata copiando e incollando quest'ultimo quindi applicando la funzione modifica altezze
La modalità Ritmo consente di immettere durate con la pressione di un solo tasto. La combinazione di modalità Ritmo e Modifica altezze consente di ottenere un metodo molto efficiente di inserire le note.
Le modalità Tempo reale consente di eseguire il brano con una tastiera MIDI (o la tastiera del pianoforte virtuale di MuseScore) e ottenerne la notazione. Attualmente bisogna tenere conto delle seguenti limitazioni:
Tuttavia queste restrizioni, facendo valutare a MuseScore meno parametri durante l'analisi dell'input, permettono di rendere la modalità Tempo reale accurata.
Nella versione automatica dell'inserimento in Tempo reale, si suona ad un tempo fisso indicato dal clic del metronomo. È possibile modificare il tempo cambiando il ritardo tra i clic dal menu Modifica → Preferenze... → Inserimento note (Mac: MuseScore → Preferenze... → Inserimento note).
La partitura smette di avanzare non appena si rilascia il tasto. Se si desidera che la partitura continui ad avanzare (ad esempio per consentire di inserire le pause) è possibile utilizzare la scorciatoia Real Time Advance per avviare il metronomo.
Nella versione manuale di inserimento Tempo reale è necessario indicare il tempo di inserimento premendo un tasto o un pedale, ma è possibile suonare a qualsiasi velocità desiderata, e non deve essere costante. Il tasto predefinito per impostare il tempo (detto "Tempo reale Avanzato") è Invio sul tastierino numerico (Mac: fn+A capo, ma è consigliabile cambiarlo con un tasto MIDI o nel pedale MIDI (vedi sotto).
La scorciatoia di avanzamento in Tempo reale (Real Time Advance) è utilizzata per picchiettare i battiti nella modalità manuale in tempo reale o per avviare i clic del metronomo in modalità automatica in tempo reale. Viene chiamata "Real-time Advance" perché sposta il punto di inserimento in avanti, "avanza" nella partitura.
Il tasto predefinito per Real Time Advance è Invio sul tastierino nuerico (Mac: fn+A capo, ma è consigliabile cambiarlo con un tasto MIDI o nel pedale MIDI dai controlli remoti Midi di MuseScore. I controlli remoti Midi sono disponibili in Preferenze > Inserimento note.
In alternativa, se si dispone di un pedale USB o un pedale del computer che può simulare i tasti della tastiera, è possibile impostarlo per simulare l'immissione sul tastierino numerico.
I plugin sono delle piccole parti di codice che aggiungono a MuseScore particolari caratteristiche. Se si installa un plugin verrà aggiunta una nuova voce nel menù Plugin che permetterà eseguire una determinata azione nella partitura o in una parte di essa. I plugins consentono agli utilizzatori, con un minimo di competenze come programmatori, di aggiungere nuove funzionalità al programma.
Alcuni plugin sono già forniti con MuseScore, vedi →sotto. Potete trovare altri plugin nel repository dei plugin. Alcuni plugin funzionano con MuseScore 2; altri funzionano solo con le versioni precedenti di MuseScore.
Notare che alcuni plugin per poter lavorare possono richiedere l'installazione di altri componenti (come font, ecc.). Leggere la documentazione del plugin per maggiori informazioni.
La maggior parte dei plugin è fornita come file zip: scaricare il file ed estrarlo in una delle cartelle elencate più avanti.
Alcuni possono essere forniti direttamente come file .qml, scaricarli e metterli in una di queste cartelle.
MuseScore cerca i plugin nella cartella %ProgramFiles%\MuseScore 2\Plugins
(o %ProgramFiles(x86)%\MuseScore 2\Plugins
per le versioni a 64 bit) e in %LOCALAPPDATA%\MuseScore\MuseScore 2\plugins
su Vista e Sette o C:\Documents and Settings\USERNAME\Local Settings\Application Data\MuseScore\MuseScore 2\plugins
(da adattare in base alla lingua del sistema) su XP.
Con macOS, MuseScore cerca i plugin nel bundle di MuseScore nella cartella /Applications/MuseScore 2.app/Contents/Resources/plugins
e in ~/Library/Application Support/MuseScore/MuseScore 2/plugins
. Per essere in grado di spostare i file nel bundle app, fare clic con il tasto destro su MuseScore.app e selezionare "Show package contents" scoprire qual'è la cartella Contents
. Fare attenzione a utilizzare Contents/Resources/plugins
e non Contents/plugins
.
Con Linux MuseScore cerca i plugin nella cartella /usr/share/mscore-2.0/plugins
e in ~/.local/share/data/MuseScore/MuseScore 2/plugins.
Per poter accedere ai plugin installati dal menu Plugin è necessario attivarli in Gestione Plugin...:
È possibile creare un nuovo plugin o modificarne uno esistente ed eseguirlo da Creatore Plugin...:
Qui è anche possibile trovare la documentazione di tutti gli elementi disponibili
Alcuni plugin sono pre-installati con MuseScore ma non sono attivati, per impostazione predefinita. vedi →sopra per abilitare i plugin.
Questo plugin importa un testo ABC da un file o dagli appunti. È necessaria una connessione a Internet, in quanto utilizza una connessione esterna per la conversione, che utilizza abc2xml e inviati i dati ABC, restituisce MusicXML e li importa in MuseScore.
Questo plugin inserisce le interruzioni di riga nell'intervallo di misure selezionate o, se non sono selezionate le misure, nell'intera partitura. Esso non viene più distribuito ed è stato sostituito da Modifica → Strumenti → Aggiungi/Rimuovi interruzioni di riga. Se avete mai usato una versione beta iniziale di MuseScore 2 potrete vedere che il plugin è ancora presente
Questo plugin colora le teste di tutte le note in tutti i pentagrammi secondo la convenzione BoomWhackers. Ogni altezza di nota ha un colore diverso. Do e Do# avranno colori differenti. Do# e Reb avranno lo stesso colore.
Per ricolorare in nero tutte le note eseguite nuovamente il plugin (sulla stessa selezione). Potete anche utilizzare, a questo scopo, il plugin 'Remove Notes Color' plugin.
Questo plugin dimostrativo crea una nuova partitura. Esso crea una nuova partitura per pianoforte con Do Re Mi Fa in 4/4. E 'un buon punto di partenza per imparare a compilare una nuova partitura e aggiungere note da un plugin.
Questo plugin dimostrativo mostra alcune operazioni di base.
Questo plugin attribuisce i nomi alle note. Mostra i nomi delle note in inglese (come Stile del testo), per le voci 1 e 3 sopra il rigo, per la 2 e la 4 sotto il rigo, gli accordi in un elenco separato da una virgola a partire dalla nota superiore.
Una versione tradotta, che utilizza nomi delle note secondo la lingua impostata, è disponibile presso il repository dei plugin.
Questo plugin dimostrativo crea un pannello GUI.
Crea una partitura casuale.
Anche questo crea una partitura casuale.
Questo plugin dimostrativo esegue un comando esterno. Probabilmente funziona solo su Linux.
Questo plugin in fase test scorre l'elenco delle partiture.
Plugin dimostrativo dell'uso di ScoreView
Questo plugin in fase test "passeggia" attraverso tutti gli elementi di una partitura
Alcuni strumenti agiscono come plugin nell' "automatizzare" alcune cose, vedi Strumenti, effettivamente alcuni di quelli ivi menzionati erano plugin.
Lavorando con MuseScore è possibile utilizzare uno stile generale predefinito o determinate cartelle.
Queste preferenze si possono modificare via Modifica → Preferenze... (Mac: MuseScore → Preferenze...):
Si aprirà la finestra delle preferenze con il alto le linguette per navigare nelle diverse schede :
La modifica di alcune preferenze richiede il riavvio di MuseScore. In questi casi comparirà una finestra di messaggio quando si fa clic su Applica oppure OK.
Selezionando Reimposta predefinite si ritorna alle preferenze predefinite (quelle presenti al momento dell'installazione).
Selezionando Cancella si annullano le modifiche appena effettuate.
In questa scheda si possono definire:
In questa scheda si possono selezionare il colore e l'immagine da utilizzare come sfondo e come carta della partitura.
Nell'area Miscellanea
, l'opzione Usa funzione anti-aliasing
(selezionata di default) renderà le linee diagonali e i contorni delle figure più lisci (meno dentellati). Distanza tra elementi selezionati
definisce la distanza che ci può essere tra il mouse e un oggetto e poterci ancora agire. Valori bassi richiedono maggiore precisione, quindi è più difficile fare clic su oggetti piccoli. Valori alti comportano minor precisione, rendendo più difficile la selezione non intenzionale di oggetti vicini. Selezionare un valore valido per lavorare senza difficoltà.
In questa scheda si possono selezionare le preferenze per l'inserimento note e per il controllo remoto MIDI. Qui si può selezionare:
Le preferenze per la partitura comprendono:
Questa scheda è per selezionare le preferenze di Input e Output
Queste impostazioni determinano come vengono importati i file da altre sorgenti:
Queste impostazioni determinano come vengono esportati i file di MuseScore:
In questa scheda sono elencate tutte le azioni possibili con MuseScore e le relative scorciatoie, se presenti. Selezionando il pulsante Imposta è possibile definire una nuova scorciatoia per un'azione. È possibile utilizzare fino a quattro tasti per definire una scorciatoia. Inoltre è possibile azzerare le scorciatoie personalizzate ripristinando quelle predefinite, oppure cancellare una singola scorciatoia.
(Notare che alcune scorciatoie, comprese alcune predefinite, non possono essere utilizzate con alcune tastiere. Verificare la possibilità.)
In questa scheda l'impostazione Controllo automatico aggiornamenti
indica a MuseScore di controllare all'avvio la presenza di eventuali aggiornamenti del programma.
Il controllo della presenza di aggiornamenti può essere eseguito manualmente selezionando Aiuto → Controlla per gli aggiornamenti
In MuseScore, il pentagramma di ogni strumento ha un numero di proprietà che possono essere modificate. Ogni pentagramma appartiene a uno dei 3 gruppi:
Alcune delle proprietà di un pentagramma dipendono dal gruppo di appartenenza. Le proprietà generali possono essere esaminate e modificate con la finestra di dialogo Modifica proprietà pentagramma/parte questa finestra di dialogo consente di rivedere e modificare le proprietà specifiche del gruppo.
I gruppi di pentagrammi cui il pentagramma di uno strumento può appartenere dipendono dallo strumento: qualsiasi pentagramma può essere un pentagramma standard, ma solo quelli degli strumenti a percussione possono essere (o essere trasformati in) pentagrammi percussioni e soltanto quelli degli strumento a corda possono essere (o essere trasformati in) pentagrammi tablature.
Ogni partitura viene inizialmente creata con 17 modelli di pentagrammi incorporati: quello standard, tre percussioni e 13 modelli di tablature. Ogni modello si rivolge ad un bisogno specifico, abbastanza comune o abbastanza standardizzato da meritare un modello specifico; ogni modello può essere modificato (indipendentemente per i pentagrammi di ogni partitura) e nuovi modelli possono essere creati per soddisfare esigenze specifiche.
Questa finestra di dialogo è accessibile facendo clic destro su un punto vuoto di un pentagramma, selezionando Proprietà del pentagramma...
e poi premendo il pulsante Stile, proprietà avanzate..., che per un pentagramma normale si presenta così:
Per un rigo di percussioni così:
Per un pentagramma tablature così:
e così:
La finestra di dialogo mostra diversi elementi a seconda del gruppo del tipo di pentagramma selezionato: standard, tablature e percussioni.
Alcuni elementi di dialogo, tuttavia, sono comuni a tutti i tipi:
Ci sono anche alcuni pulsanti:
Visualizza l'elenco di tutti i modelli di pentagramma disponibili nelle partiture che possono essere applicati al pentagramma attuale.
Ripristina tutte le proprietà del pentagramma alle proprietà del modello selezionato.
Aggiunge la proprietà corrente impostata per la partitura come un nuovo modello (non ancora implementato).
Chiude la finestra di dialogo, accetta le modifiche.
Chiude la finestra di dialogo, rifiuta le modifiche.
Questo gruppo di proprietà definisce la comparsa dei simboli dei tasti.
Quando le linee delle corde dovrebbero passare 'attraverso' i marcatori di tasto o interrompersi prima.
Esempio di numeri sulle linee spezzate:
Esempio di lettere sopra linee continue:
Esempio di tablatura 'capovolta' (stesso contenuto esempio numeri di cui sopra):
Questo gruppo di proprietà definisce l'aspetto dei simboli che indicano il valore delle nota.
Simboli sotto forma di note saranno mostrati sopra il rigo. Quando questa opzione è selezionata, i simboli sono mostrati solo quando cambia il valore della nota, senza essere ripetuti (per impostazione predefinita) per una sequenza di note tutte dello stesso valore.
Esempio di valori indicati da simboli della nota:
I gambi delle note e le travi saranno visualizzati. I valori sono indicati per ogni nota, utilizzando le stesse caratteristiche tipografiche di un pentagramma regolare; tutti i comandi della tavolozza Proprietà gruppo note possono essere applicati a questi elementi
Esempio di valori indicati con il gambo della nota:
Visualizza una breve partitura in formato tablatura con applicati tutti i parametri correnti.
Musescore permette di creare schemi tastiera (o diagrammi di accordi) per gli strumenti a corda. Troverete i diagrammi per gli accordi più comuni per chitarra (maggiori, minori e di settima) già disponibili nella tavolozza Schemi tastiera, nell'Area di lavoro Avanzata.
È possibile personalizzare qualsiasi schema tastiera a proprio piacimento, ed eventualmente aggiungerlo alla tavolozza personalizzata per futuri utilizzi.
Per aggiungere lo schema tastiera alla partitura, aprire la tavolozza Schemi tastiera (che potrebbe essere la tavolozza predefinita Schemi tastiera nell'area di lavoro avanzata, o una tavolozza personalizzata) e:
Ad esempio, per creare l'accordo Fa (che è disponibile per impostazione predefinita come il decimo diagramma della tavolozza) dall'accordo Do (che è disponibile per impostazione predefinita come primo diagramma della tavolozza):
Dopo aver posizionato il diagramma Do, Proprietà schema tastiera, fare clic sulle relative posizioni sui tasti per stabilire i punti di diteggiatura.
Creare il barré utilizzando Maiusc e clic sul primo tasto della sesta corda, in questo modo:
Risultato:
Si noti che il principio è lo stesso se si desidera un barrè su quattro corde (o altro). In questo caso un accordo di La7 Maiusc, e clic , secondo capotasto. Il risultato sarà:
Dimensione ("Scale"), colore e posizione di uno schema tastiera possono essere modificati con un clic e la modifica delle impostazioni nell'Ispettore.
La posizione può essere regolata anche più direttamente con la Modalità modifica:
Doppio clic sul diagramma (o clic e premere Ctrl+E (Mac: Cmd+E) , o clic sull'elemento e selezionare "Modifica elemento").
Premere le frecce direzionali per regolazioni fini (0.1 sp at a time); o premereCtrl+Freccia (Mac: Cmd+Freccia) per regolazioni più ampie (1 sp alla volta).
Alcune proprietà di default dei diagrammi (spessore barre, posizione verticale, dimensioni, ecc) possono essere modificate da Stile → Generale… → Simboli accordi, Schemi tastiera…. Tutte le modifiche apportate qui influiscono sugli schemi esistenti come su quelli inseriti successivamente.
La tavolozza generale consente di accedere a tutti i possibili elementi che potrebbero essere aggiunti alle tavolozze personalizzate e, in caso di Unità di tempo e Armature di chiave, creare quelli personali.
Si accede da Visualizza → Tavolozza generale o utilizzando la scorciatoia Maiusc+F9 (Mac: fn+Maiusc+F9).
Passando il mouse sopra un elemento viene mostrato un suggerimento (una breve definizione in nero su sfondo giallo).
Le teste delle note sovrapposte (in diverse voci) sono particolarmente comuni nella musica per chitarra classica e fingerstyle. MusScore permette la sovrapposizione della testa della nota di default (per le tablature funziona in modo diverso: vedi sotto) quando entrambe le note sono una semiminima o valore inferiore - non sono necessarie ulteriori regolazioni da parte dell'utente.
Se una testa della nota sovrapposta ha un valore superiore alla semiminima (ad esempio, semiminima puntata, minima, minima puntata ecc), MuseScore posiziona separatamente le due note. esempio:
Questo spiazzamento può essere ignorato facilmente, nascondendo la testa della nota di valore minore con la scorciatoia V, deselezionando l'opzione "visibile" o modificando il tipo di testa della nota adeguandola a quella di valore maggiore (n questo caso da "Auto" a "Semibreve") da Ispettore:
Se si desidera anche una riproduzione corretta, togliere in Ispettore la spunta a "Riproduci" per la nota di valore minore.
Nelle tablature collegate, le teste delle note sovrapposte si traducono in due note separate. Per correggerle nascondere semplicemente una delle note del pentagramma tablatura con la scorciatoia da tastiera V o deselezionando l'opzione "visibile" da Ispettore.
Per una panoramica sulle nuove funzionalità vedi Le novità di MuseScore 2, MuseScore 2.0 Note di rilascio e Modifiche di MuseScore 2.0.
La documentazione delle nuove funzionalità è disponibile nei relativi capitoli (ad eccezione di quelle riferite all'aggiornamento da 1,3 a 2,0) , ma per gli utenti delle versioni 1.x ecco una raccolta di collegamenti per afferrare a colpo d'occhio cosa si può fare ora ...
Scaricare e installare l'ultima versione dalla pagina di Nonexistant node nid: 27 come descritto in Installazione. Se si desidera rimuovere 1.x, controllare la pagina Installazione del manuale 1.x
L'installazione MuseScore 2 non disinstalla 1.x - entrambe le versioni possono coesistere pacificamente e possono anche essere utilizzate in parallelo. Quindi questo non è realmente un aggiornamento ma l'installazione di un nuovo e diverso programma.
MuseScore 2.0 ha migliorato significativamente la qualità della composizione tipografica per rendere gli spartiti attraenti e facile da leggere. I miglioramenti riguardano numerosi elementi quali l'inclinazione delle travi, l'altezza gambi, la disposizione delle alterazioni negli accordi e in generale la spaziatura delle note. Tuttavia questo significa che gli spartiti realizzati con MuseScore 1.x sono leggermente diversi da quelli realizzati con 2.x.
Significa anche che gli spartiti salvati con 2.0 non si apriranno con 1.x.
Per prevenire la sovrascrittura accidentale delle partiture 1.x, 2.0 li considera come un'importazione, il che significa:
Se non avete regolato manualmente l'impaginazione di una partitura 1.x MuseScore utilizza il motore di composizione 2.x per l'impaginazione della partitura. Se avete regolato l'impaginazione della partitura in 1.x essa dovrebbe rimanere uguale dopo l'apertura in MuseScore 2.x. Se volete utilizzare il motore di composizione 2.x per l'impaginazione, selezionare l'intera partitura (Ctrl+A) e utilizzare Ctrl+R per reimpostare l'impaginazione.
Anche se il suono in 2.0 è stato molto migliorato, potreste preferire quello di MuseScore 1.x. In questo caso, è possibile avere il suono della 1.x nella 2,0 scaricando la libreria di suoni della versione 1,3 e aggiungendola alla 2.0. È possibile farlo in due fasi:
Questo capitolo descrive come trovare aiuto per utilizzare MuseScore: i posti migliori dove guardare, il modo migliore per porre una domanda sui forum, e suggerimenti per la segnalazione di un bug.
Per cortesia usate la funzione ricerca sulla pagina per verificare se qualcuno ha riscontrato lo stesso problema
Prima di inviare la richiesta nel forum:
Se si invia un commento nel issue tracker (per errori confermati) o nel forum (per richieste o discussioni):
Per cortesia aggiungete la maggior parte possibile delle seguenti informazioni in vostro possesso e limitatevi a segnalare un problema per intervento:
Avete una traduzione da aggiungere? Questo può essere fatto facilmente via web, come indicato in Sviluppo / Tradurre ...
Qui c'è una spiegazione tecnica: Continuous translation for MuseScore 2.0
Le versioni più recenti di MuseScore hanno incorporata l'opzione di ritornare alle impostazioni predefinite o "impostazioni di fabbrica". Questa opzione a volte può essere utile se le impostazioni personalizzate sono corrotte. Attenzione il ripristino alle impostazioni di fabbrica rimuove tutte le modifiche apportate alle preferenze, tavolozze, o le impostazioni della finestra. Questa non è una procedura comunemente necessaria; consultare il forum prima, può esserci un modo per risolvere il problema senza reimpostare tutto.
Nelle versioni recenti è possibile ripristinare dall'interno MuseScore, a condizione che MuseScore sia in grado di avviarsi.
Vai a Aiuto → Ripristina impostazioni di fabbrica. Apparirà una finestra di avviso:
Un clic su Si ripristina tutte le impostazioni di MuseScore come se il programma fosse installato per la prima volta e MuseScore viene immediatamente riavviato. No annulla in modo sicuro il ripristino.
Nelle versioni precedenti di MuseScore o nelle versioni successive, se non si avviano, è necessario eseguire questa procedura tramite la riga di comando.
Fare clic su Apri per lasciare la finestra di dialogo "sfoglia" e tornare alla finestra di dialogo "Esegui". Nella finestra di dialogo compare ora una linea di testo tipo
"C:\Programmi\MuseScore2\bin\MuseScore.exe"
Per Windows 64-bit, la posizione è
"C:\Program Files (x86)\MuseScore2\bin\MuseScore.exe"
Fare clic dopo le virgolette, aggiungere uno spazio seguito da un trattino e una F maiuscola: -F
Dopo pochi secondi MuseScore si avvia e tutte le impostazioni sono state ripristinate a "impostazioni di fabbrica").
Per gli utilizzatori esperti, le principali preferenze sono nel file:
Le altre preferenze (tavolozze, sessioni...) sono nel file:
Digitare (oppure copiare e incollare) la seguente linea di comando (incluso il carattere '/' all'inizio):
/Applications/MuseScore\ 2.app/Contents/macOS/mscore -F
Questo ripristina le impostazioni di MuseScore a "impostazioni di fabbrica" e avvia immediatamente MuseScore. Notare che non è possibile chiudere il terminale senza uscire da MuseScore. Si può uscire tranquillamente da MuseScore, uscire dal terminale, e quindi riaprire MuseScore normalmente, pronto a continuare ad utilizzarlo.
Per gli utilizzatori esperti: il file in cui sono registrate le principali preferenze è ~/Library/Preferences/org.musescore.MuseScore2.plist.
Le altre preferenze (tavolozze, sessioni...) sono nel file: ~/Library/Application\ Support/MuseScore/MuseScore2/
Quanto segue si applica per Ubuntu, e molto probabilmente per tutte le altre distribuzioni Linux e sistemi operativi di tipo UNIX.
1.Se MuseScore è aperto per prima cosa dovete chiuderlo (File → Esci)
2. Dal menù principale di Ubuntu selezionare Applicazioni → Accessori → Terminale. Apparirà una finestra per una sessione "Terminale"
3. 3. Digitare (oppure copiare e incollare) la seguente linea di comando (Ctrl+Shift+V per copiare nel terminale):
mscore -F
Oppure, se si utilizza la versione AppImage, è necessario prima utilizzare il comando cd
per cambiare directory ovunque sia stato salvato AppImage. Ad esempio, se è stato salvato sul desktop:
cd ~/Desktop
./MuseScore*.AppImage -F
Questo ripristina le impostazioni di MuseScore a "impostazioni di fabbrica" e avvia immediatamente MuseScore. È possibile chiudere il terminale e continuare ad utilizzare MuseScore.
Per gli utilizzatori esperti, le principali preferenze sono nel file: ~/.config/MuseScore/MuseScore2.ini. Le altre preferenze (tavolozze, sessioni...) sono nel file: ~/.local/share/data/MuseScore/MuseScore2/
I software qui elencati mandano in errore MuseScore (crash) all'avvio del programma:
MuseScore richiede l'accesso alla connessione internet con AVG.MuseScore non necessita di una connessione ad internet per poter funzionare, ma AVG lo blocca e MuseScore si arresta.
Se AVG lo richiede, Autorizzare MuseScore and check "e selezionate l'opzione "Salva la mia risposta come regola permanente e non chiedere la prossima volta".
Se non lo richiede,
Può accadere che MuseScore mostri dei quadrati al posto delle note, questo quando alcuni font sono danneggiati in ambiente macOS.
Per correggere questo errore:
In questo intervento nel forum un utente segnala il font "Adobe Jenson Pro (ajenson)" come possibile causa di questo malfunzionamento, anche se il sistema operativo non lo segnala come danneggiato oppure con dei problemi. Il problema è stato risolto cancellando il font. Vale la pena verificare.
Se il font di default per l'ambiente grafico desktop è selezionato come "grassetto" (bold), MuseScore non mostrerà correttamente le note.
Per risolvere il problema (gnome 2.*/MATE users):
Per gli utilizzatori di GNOME 3/SHELL
Alcuni utenti hanno segnalato che la finestra di dialogo "Salva come..." appare vuota. con Debian 6.0 e Lubuntu 10.10
Per risolvere il problema:
Aprire un terminale e scrivere:
which mscore
Come risposta al comando sarà mostrato il percorso dove trovare questo file. Modificare questo file con un programma editor di testo (es. Gedit) inserendo all'inizio la seguente riga:
export QT_NO_GLIB=1
Riavviare MuseScore: il problema dovrebbe essere stato risolto.
Benchè tutti i membri del team di sviluppo abbiano fatto del loro meglio per rendere il software facile da usare e privo di bug, ci sono alcuni problemi e limitazioni note di MuseScore 2.0.
'Salva selezione ...' è attualmente piuttosto limitata: Se la selezione non contiene una chiave, tempo e tonalità, la partitura sarà salvata in chiave di violino, unità di tempo 4/4, e tonalità di Do maggiore, anche se tutte le altezze delle note sono salvate, aggiunte le necessarie alterazioni e mantenute anche le misure irregolari.
La funzione di unità di tempo locale, che consente di avere diverse unità di tempo in diversi pentagrammi, allo stesso tempo, è molto limitata. È possibile aggiungerne una solo alle misure vuote e solo se non ci sono parti collegate. Quando si aggiungono le note alle misure con le unità di tempo locali, è possibile inserire le note normalmente tramite la modalità di inserimento note, ma copia e incolla non funziona correttamente e può portare alla corruzione o addirittura al blocco. I comandi Dividi e Unisci battute sono disabilitati per quelle con unità di tempo locali.
con pentagramma standard e tablatura collegati se si inseriscono le note multiple degli accordi nel pentagramma standard ogni accordo dovrebbe essere 'costruito' inserendo le note dall'alto al basso, altrimenti i tasti assegnati alle note, nel pentagramma tablatura, potrebbero essere inattese
(Nota: non si applica a:
a) inserimento note direttamente nel pentagramma tablatura;
b) inserimento note in un pentagramma standard non collegato alla tablatura: in entrambi i casi l'ordine di inserimento è indifferente).
La modifica di uno strumento non implica la trasposizione, ma gli strumenti interessati potrebbero richiederlo, in questo caso è necessario utilizzare diversi pentagrammi e l'opzione "Nascondi pentagrammi vuoti". In realtà non vi è alcun cambiamento reale dello strumento ma solo un cambio di suono, quindi non solo la trasposizione non è presa in considerazione ma nemmeno l'estensione dello strumento, e il nome della parte rimane invariato.
La modifica dei valori nel mixer non rende lo spartito 'sporco'. Ciò significa che se si chiude una partitura non si riceve l'avviso "Salvare le modifiche dello spartito prima di chiudere?". I valori del mixer modificati non sono annullabili.
Non vi è alcun modo per modificare Intestazione e piè di pagina in modo WYSIWYG. I campi in Stile → Generale → Intestazione, piè di pagina, numeri sono semplice testo. Possono contenere "HTML" come sintassi, ma lo stile del testo, l'impaginazione ecc. non possono essere modificati
o con un editor WYSIWYG.
Molte scorciatoie da tastiera possono essere personalizzate selezionando Modifica → Preferenze... → Scorciatoie tab (Mac: MuseScore → Preferenze... → Scorciatoie tab). Di seguito si riporta un elenco delle impostazioni iniziali di queste scorciatoie.
Inizio della partitura: Home
Fine della partitura:: Fine
Spartito successivo: Ctrl+Tab
Spartito precedente: Maiusc+Ctrl+Tab
Zoom avanti: Ctrl++ o Ctrl + rotella del mouse
Zoom indietro: Ctrl+- o Ctrl + rotella del mouse
Pagina successiva: Pg Dn or Maiusc + rotella del mouse
Pagina precedente: Pg Up or Maiusc + rotella del mouse
Battuta successiva: Ctrl+→ (Mac: ⌘+→)
Battuta precedente: Ctrl+← (Mac: ⌘+←)
Nota successiva: →
Nota precedente: ←
Nota inferiore (dentro un accordo o in un pentagramma inferiore): Alt+↓
Nota superiore (dentro un accordo o in un pentagramma superiore): Alt+↑
Nota più alta dell'accordo: Ctrl+Alt+↑ (Ubuntu invece utilizza questa scorciatoia per le aree di lavoro)
Nota più bassa dell'accordo: Ctrl+Alt+↓ (Ubuntu invece utilizza questa scorciatoia per le aree di lavoro)
Attivare la Modalità inserimento note: N
Lasciare la Modalità inserimento note: N o Esc
1 ... 9 selezionano la durata. Vedi anche Inserimento note.
Dimezza la durata della precedente scelta: Q
Raddoppia la durata della precedente scelta: W
Voci 1: Ctrl+I Ctrl+1 (Mac ⌘+I ⌘+1)
Voce 2: Ctrl+I Ctrl+2 (Mac ⌘+I ⌘+2)
Voie 3: Ctrl+I Ctrl+3 (Mac ⌘+I ⌘+3)
Voce 4: Ctrl+I Ctrl+4 (Mac ⌘+I ⌘+4)
L'altezza delle note da inserire può essere selezionata con con le lettere corrispondenti alla notazione inglese (A-G), oppure utilizzando una tastiera MIDI. Vedi Inserimento note per maggiori dettagli.
Ripeti l'ultima nota inserita: R
Aumenta l'altezza di un'ottava: Ctrl+↑ (Mac: ⌘+↑)
Diminuisce l'altezza di un'ottava: Ctrl+↓ (Mac: ⌘+↓)
Aumenta l'altezza di un semitono (utilizza i diesis): ↑
Diminuisce l'altezza di un semitono (utilizza i bemolle): ↓
Aumento diatonico dell'altezza: Alt+Maiusc+↑
Diminuzione diatonica dell'altezza: Alt+Maiusc+↓
Circolo enarmonico delle note: J
Pausa: 0 (zero)
Aggiunge un intervallo sopra la nota corrente: Alt+[Numero]
Inverte la direzione (gambi note, legatura di valore o portamento, graffe dei gruppi irregolari, ecc.): X
Rovescia la testa della nota: Maiusc+X
Staccato: Maiusc+S
Crescendo: <
Decrescendo: >
Testo di pentagramma: Ctrl+T
Testo di sistema Ctrl+Maiusc+T
Testo Tempo: Ctrl+Alt+T
Marcatori di riferimento: Ctrl+M
Inserire il testo su una nota: Ctrl+L
Sillaba precedente: Maiusc+Spazio
Sillaba successiva: se la corrente e la successiva sono separate da '-': -, o Spazio
Spostare la sillaba a sinistra di 1sp: ←
Spostare la sillaba a destra di 1sp: →
Spostare la sillaba a sinistra di 0.1sp: Ctrl+←
Spostare la sillaba a destra di 0.1sp: Ctrl+→
Spostare la sillaba a sinistra di 0.01sp: Alt+←
Spostare la sillaba a destra di 0.01sp: Alt+→
Strofa precedente (su una riga): Ctrl+↑ (Mac: ⌘+↑)
Strofa successiva (giù una riga): Ctrl+↓ (Mac: ⌘+↓)
Per altre scorciatoie per parole vedi Parole.
Navigatore: F12 (Mac: fn+F12)
Controlli rirpoduzione: F11 (Mac: fn+F11)
Mixer: F10 (Mac: fn+F10)
Tavolozze: F9 (Mac: fn+F9)
Ispettore: F8 (Mac: fn+F8)
Questo glossario è un "lavoro in corso", per favore date un contributo, se potete. Potete discutere sul contenuto di questa pagina nel forum inglese documentation forum o nel forum documentazione,
La lista sottostante è un glossario di termini usati frequentemente in MuseScore, con una breve descrizione.
È possibile avviare MuseScore dalla riga di comando digitando
mscore [options] [filename] (Mac e Linux)
MuseScore.exe [options] [filename] (Windows)
[options] e [filename] sono opzionali.
Vedi anche Ripristinare le impostazioni predefinite per le istruzioni dettagliate su come e dove trovare ed eseguire il file eseguibile MuseScore dalla riga di comando sulle varie piattaforme supportate.
Sono disponibili le seguenti opzioni
Attiva modalità test